Sommario
1. Introduzione a MAPEI STRUCTURAL DESIGN
1.2. Caratteristiche tecniche del software
1.4. Modalità di accesso al software
2.1. TRAVE – Norma Italiana – NTC 2018
2.2. TRAVE – Normativa USA -ACI 440.2R-17
2.3. TRAVE – Norma canadese - CSA S-806
2.4. PILASTRO – Norma Italiana – NTC 2018
2.5. PILASTRI – Norma USA – ACI 440.2R-17
2.7. COLUMN – Canada standard - CSA S-806
4.1. Caratterizzazione meccanica delle murature esistenti
5.1. Antiribaltamento tramezzature e tamponature
L’applicativo web è stato sviluppato da EUCENTRE (Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica) in linguaggio JAVA ed è stato implementato sulla base dei precedenti software sviluppati e distribuiti gratuitamente da più di 15 anni da MAPEI S.p.A. e precedentemente sviluppati prevalentemente dall’università Federico II di Napoli.
Tale applicativo è stato sviluppato con una interfaccia utente per la generazione, analisi e verifica del sistema strutturale da rinforzare con la possibilità dell’utente di interagire direttamente dall’interfaccia e ottenere una relazione finale e diversi output di calcolo.
Il presente manuale descrive le principali modalità di utilizzo di MAPEI STRUCTURAL DESIGN dedicato al dimensionamento di interventi di rinforzo eseguiti su strutture esistenti in:
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Calcestruzzo armato
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Muratura
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Legno |
Elementi secondari |
In particolare, i sistemi di rinforzo oggetto della presente collaborazione sono:
- sistemi con tecnologia FRP (Fiber Reinforced Polymers);
- sistemi con tecnologia HPC (High Perfomance Cementitius Concrete);
- sistemi con tecnologia FRCM (Fiber Reinforced Cementitius Matrix)
- sistemi con tecnologia CRM (Composite Reinforced Mortar).
- Sistemi della linea MAPEWRAP EQ SYSTEM
Nella seguente immagine sono riassunti i principali interventi di rinforzo che è possibile eseguire mediante l’utilizzo del presente software.
Per ciascuna dei moduli precedentemente descritti, le verifiche possono essere effettuate utilizzando diverse normative internazionali.
In particolare, le normative implementate nel software sono nel seguito riportate:
- Italia
· D.M. Infrastrutture e Trasporti 17/01/2018 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2018).
· Circ. Min. Infrastrutture e Trasporti n.7 del 21/01/2019. Istruzioni per l'applicazione dell’«aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» di cui al D.M. 17 gennaio 2018
· CNR DT 200 R1 2013 - “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati FRP”
· CNR DT 204 - Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Strutture di Calcestruzzo Fibrorinforzato (FRC o HPC)
· CNR DT 215 - Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica FRCM
· FIB Model Code for Concrete Structures 2010 (per interventi di rinforzo con sistemi HPC)
-
EUROPA
· Eurocode 2: Design of concrete
structures
· fib Bulletin 90 "Externally
applied FRP reinforcement for concrete structures"
-
U.S.A.
· ACI 440, Guide for the Design and
Construction of Externally Bonded FRP Systems for Strengthening Concrete
-
Canada
· CSA - S806-12 - Design and
construction of building structures with fibre-reinforced polymers
A prescindere dalla tipologia di elemento strutturale che si andrà a considerare, il flusso di calcolo è nel seguito schematizzato:
Attraverso il tasto posto in basso sullo schermo è possibile accedere al presente HELP on-line.
All’ingresso alla pagina del MAPEI STRUCTURAL DESIGN sarà possibile anche visualizzare il Disclaimer di utilizzo e le note legali dell’applicativo.
Il programma di calcolo MAPEI STRUCTURAL DESIGN è un “Applicativo Web” ovvero un’applicazione risiedente in un Server Web alla quale si accede tramite un browser Internet o un altro programma con funzioni di navigazione operante secondo gli standard del World Wide Web.
MAPEI STRUCTURAL DESIGN è un software sviluppato per essere fruito in modalità web, quindi non è necessario installare nessun software.
I requisiti di sistema consistono in un pc , tablet o smartphone che supporti un browser di ultima generazione.
Il sistema è stato testato sui seguenti browser:
· Google Chrome
· Firefox
· Safari
· Mircosoft Edge
Non è necessario disporre di elevata potenza di calcolo, in quanto le elaborazioni vengono svolte sui server Mapei.
L’algoritmo computazionale del MAPEI STRUCTURAL DESIGN relativo alle sezioni in calcestruzzo armato si basa su un complesso approccio numerico che consente di operare con sezioni dalle geometrie semplici fino a quelle più articolate o con cavità interne, consentendo l’inserimento di armature di acciaio semplice o da precompressione e computando il contributo in termini di resistenza di materiali compositi (FRP) e malte fibrorinforzate (HPC).
Nel caso di pilastri in c.a. soggetti a compressione e flessione biassiale, l’algoritmo di calcolo proposto consente la determinazione di diagrammi deformativi pre e post rinforzo nonché di visualizzare i domini di interazione tridimensionali nello spazio N-Mx-My.
Tale risultato è possibile grazie ad una discretizzazione delle sezioni in elementi finiti rettangolari che permette di determinare, mediante un’integrazione numerica, il campo delle tensioni dei materiali. Le procedure di calcolo inerenti alla progettazione/verifica di sezioni soggette a sollecitazioni di presso flessione deviata sono iterative e richiedono una integrazione al passo delle tensioni agenti sulla sezione.
La sezione è suddivisa in elementi finiti di dimensioni ridotte e a ciascun elemento si associa un valore medio di deformazione e tensione. L’integrazione numerica è quindi sviluppata considerando il valore di tensione e deformazione baricentrico all’elemento. La deformazione nelle barre di armatura interna è assunta pari al valore baricentrico (non essendovi la necessità di considerare elementi finiti come nel caso del calcestruzzo poiché si assume che il diametro delle barre sia trascurabile rispetto alle dimensioni medie della sezione in c.a.). Ragionamento simile è fatto per il rinforzo esterno in FRP e HPC. Le lamine sono considerate come linee esterne al perimetro della sezione in calcestruzzo di spessore trascurabile rispetto alle dimensioni della sezione. La deformazione è quindi assunta uniforme in ogni singolo elemento in cui è suddivisa la lamina e pari al valore baricentrico.
Discretizzazione della sezione
Eccentricità predefinita e carico assiale variabile
L’analisi dei fenomeni di distacco locale dei sistemi di rinforzo viene considerata in funzione delle relative normative di riferimento.
La valutazione del dominio di resistenza è eseguita facendo variare la sola profondità dell’asse neutro per garantire l’equilibrio tra lo sforzo normale esterno applicato e quello emergente interno e ripetendo la procedura per differenti valori dell’inclinazione dell’asse neutro. In questo modo si valuta una sezione del dominio tridimensionale a sforzo normale N costante.
Le ipotesi alla base del metodo di calcolo utilizzato nel MAPEI STRUCTURAL DESIGN sono nel seguito riportate:
1) Conservazione delle sezioni piane (ipotesi classica nel calcolo tecnico delle sezioni in c.a. conosciuta anche come ipotesi di Bernoulli-Navier);
2) I legami costitutivi non lineari dei materiali costitutivi sono noti a priori;
3) Le tensioni sono dipendenti dalla sola deformazione dell’elemento per trascurare gli effetti di viscosità e ritiro nel tempo;
4) Si assume perfetta aderenza alle interfacce tra calcestruzzo e acciaio (o FRP) delle armature presenti;
5) Si assume che l’applicazione del carico e la conseguente deformazione abbiano luogo in modo monotono; in questo modo non si considera esplicitamente il comportamento sotto carico ciclico.
Nel caso di sezioni soggette a presso flessione biassiale, infatti, il MAPEI STRUCTURAL DESIGN è in grado di risolvere due equazioni non lineari, al fine di garantire l’equilibrio e la direzione del piano di sollecitazione.
Calcolo della capacità deformativa della sezione al variare del valore dello sforzo normale
I risultati calcolati con l’algoritmo proposto sono stati confrontati con risultanti sperimentali e con risultati ricavabili con modelli reperibili in letteratura.
I riferimenti bibliografici relativi a questa tipologia di approccio sono nel seguito riportati:
· M. Di Ludovico, G.P. Lignola, A. Prota, E. Cosenza (2007). Analisi non lineare di sezioni in c.a. soggette a pressoflessione deviata. XII Convegno Anidis, Pisa
· M. Di Ludovico, G.M. Verderame, I. Iovinella, E. Cosenza (2008). Analisi della capacità deformativa di sezioni rettangolari in c.a. in pressoflessione deviata. XVII Congresso CTE, Roma
· M. Di Ludovico, G.M. Verderame, I. Iovinella, E. Cosenza (2008). Domini di curvatura di sezioni in c.a. in pressoflessione deviata. Parte I: analisi a fibre. Convegno Reluis su "Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in c.a.”, Roma
· M. Di Ludovico, G.M. Verderame, I. Iovinella, E. Cosenza (2008). Domini di curvatura di sezioni in c.a. in pressoflessione deviata. Parte II: valutazione semplificata. Convegno Reluis su "Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in c.a.”, Roma
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN è un applicativo web che si distingue rispetto a software tradizionali in quanto non richiede nessuna installazione in quanto è un applicativo web ovvero un’applicazione risiedente in un Server Web alla quale si accede tramite un browser Internet o un altro programma con funzioni di navigazione operante secondo gli standard del World Wide Web.
I principali vantaggi dell’applicativo web rispetto ai tradizionali software sono riassunti nei seguenti punti:
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Archiviazione progetti |
Verifiche strutturali complesse |
Aggiornamenti automatici |
Possibilità di utilizzo da smartphone |
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Creazione relazione di calcolo |
Multilingua |
Norme internazionali |
Utilizzo anche in cantiere |
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN permette la realizzazione delle relazioni di calcolo editabili.
Possibilità di stampare la relazione di calcolo
L’accesso a MAPEI STRUCTURAL DESIGN è totalmente gratuito ed è possibile accedere all’applicativo previa registrazione sul sito MAPEI www.mapei.com o login sul sito della specifica filiale MAPEI nel mondo.
L’applicativo è utilizzabile da PC, smartphone e tablet ed è necessaria una minima connessione internet.
All’interno dell’applicativo è possibile eseguire interventi di rinforzo strutturali su elementi in c.a. utilizzando differenti tecniche di nel seguito riassunte:
Calcestruzzo armato |
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Trave
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Pilastro
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Solaio
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Nodo trave-pilastro
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FRP HPC |
FRP HPC |
FRP HPC |
FRP |
In questa sezione verranno riassunte le modalità di rinforzo di travi in c.a. esistenti.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (calcestruzzo e acciaio) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche medie del calcestruzzo (fcm) e le resistenze medie dell’acciaio (fym).
· Geometria dell’elemento strutturale (base e altezza della sezione)
· Distribuzione dell’armatura, che consideri i copriferri e i corretti quantitativi di armatura a flessione e a taglio della trave esistente.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Dimensioni dell’elemento strutturale (luce della trave, interassi, aree di influenza, ecc.)
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Una volta aver individuato le sezioni in cui le sollecitazioni agenti ( o ) risultino superiori alla loro capacità ( o ), sarà possibile eseguire il calcolo e dimensionare il rinforzo affinché le seguenti relazioni siano soddisfatte.
Rinforzo a flessione:
Rinforzo a taglio:
In questa parte dell’applicativo (Sezione esistente) dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame.
Al termine di questa prima fase, saranno visualizzate le capacità strutturali della sezione esistente (pre-rinforzo).
Dimensioni della sezione
Dopo aver selezionato la normativa di riferimento e la geometria della trave, sarà possibile definire la geometria della sezione (rettangolare, a T, a doppia T) e le sue dimensioni.
L’applicativo permette il calcolo delle seguenti tipologie di sezioni ed un’anteprima della sezione effettiva viene visualizzata nell’immagine interattiva:
Sezione rettangolare |
Altezza - H [mm]: altezza della sezione rettangolare. Larghezza – B [mm]: larghezza o base della sezione rettangolare |
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Sezione a T |
Altezza - H [mm]: altezza totale della sezione a T (compresa anima e ala superiore). Altezza ala superiore – h1 [mm]: Spessore dell’ala superiore Larghezza anima - B [mm]: Larghezza dell’anima della trave a T. Larghezza ala superiore - b1 [mm]: Larghezza dell’ala superiore |
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Sezione a doppia T |
Altezza - H [mm]: altezza totale della sezione a T (compresa anima e ali). Larghezza anima – B [mm]: Larghezza dell’anima della trave a T. Altezza ala superiore – h1 [mm]: Spessore dell’ala superiore Larghezza ala superiore - b1 [mm]: Larghezza dell’ala superiore Altezza ala inferiore – h2 [mm]: Spessore dell’ala inferiore Larghezza ala inferiore – b2 [mm]: Larghezza dell’ala inferiore |
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Proprietà meccaniche dei materiali
In questa parte è possibile identificare le proprietà geometriche dei materiali (acciaio e calcestruzzo).
Fattore di confidenza - FC: coefficiente che riduce le resistenze medie ottenute dalle indagini in situ. Tale coefficiente dipende dal numero delle prove eseguite e nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC = 1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC = 1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC = 1.
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
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LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Coefficiente di omogeneizzazione - n: valore numerico che contraddistingue il rapporto tra moduli elastici dei materiali che compongono il calcestruzzo armato: conglomerato cementizio ed acciaio. Al fine di poter studiare il calcestruzzo armato come un materiale perfetto, le norme tecniche per le costruzioni, per il metodo alle tensioni ammissibili o verifiche agli SLE (Stati limiti di Esercizio), tiene conto dell'effetto concomitante di fluage e di ritiro nel modulo n fissandolo pari a 15. Tale assunzione risulta indipendente dalla classe di resistenza del calcestruzzo, e rappresenta un valore intermedio tra quello per carichi istantanei e quello per carichi permanenti.
Resistenza a compressione media del calcestruzzo - fcm [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a compressione del calcestruzzo sono i valori medi fcm derivanti dalle prove in situ.
Qualora questo valore non fosse disponibile, è possibile fare riferimento al punto 11.2.10.1 delle NTC 2018 nel quale la resistenza a compressione media viene calcolata secondo la seguente relazione:
fcm = fck + 8
A partire da questo valore l’applicativo calcolerà automaticamente in funzione del fattore di confidenza FC (variabile in funzione del livello di conoscenza della struttura LC) e della duttilità del meccanismo di collasso le seguenti resistenze meccaniche:
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo (meccanismi duttili) - fcd,d [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso di meccanismi duttili (flessione):
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo (meccanismi fragili) - fcd,t [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso delle verifiche a taglio, all’interno dell’applicativo tale valore viene ulteriormente ridotto del coefficiente di sicurezza dei materiali γm = 1.5.
Nella seguente tabella sono riportati i valori delle resistenze meccaniche delle principali tipologie di calcestruzzo previste dalle norme italiane.
Resistenza a trazione media dell’acciaio - fym [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a trazione dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento sono i valori medi derivanti dalle prove in situ. A partire da questo valore l’applicativo calcolerà automaticamente la seguente resistenza meccanica:
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fyd [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento.
Modulo elastico – Es [MPa]: modulo di elasticità delle armature metalliche.
Nella seguente tabella sono riportati i valori tipici di resistenze e moduli elastici delle principali tipologie di acciai riportati nelle principali normative italiane dal 1939.
Sollecitazioni
Momento agente al momento del rinforzo - M0 [KN m]: Momento flettente sollecitante la sezione di c.a. all’atto dell’applicazione del rinforzo. Pertanto si suggerisce di considerare il momento dovuto al peso proprio e ai carichi permanenti non strutturali (non incrementati per coefficienti parziali di sicurezza).
Distribuzione geometrica delle armature a flessione e taglio
In questa sezione dell’applicativo è possibile inserire il quantitativo di armature esistenti a flessione e a taglio.
Di default è previsto la possibilità di inserire un’armatura superiore e inferiore, ma secondo le necessità è possibile aggiungere ulteriori armature (ipotizzando un copriferro calcolato a partire dall’estremo inferiore della trave).
Armatura superiore e inferiore
Copriferro C1, C2,…, Cn [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura, misurato tra la superficie esterna dell’armatura longitudinale e la superficie dello stesso calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali: numero di barre che costituiscono l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Diametro Barre [mm]: diametro della singola barra che costituisce l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Sezione complessiva [mm2]: area di armatura longitudinale calcolata come prodotto del numero di armature per l’area di ciascuna di esse (dato il diametro iniziale).
Armatura trasversale
Numero braccia in direzione Y – nst,y: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
Numero braccia in direzione X – nst,x: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
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Diametro staffe – φst [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Passo staffe – s [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Angolo di inclinazione staffe [°]: Angolo di inclinazione delle staffe rispetto all’asse principale dell’elemento.
Armatura da precompressione (opzionale)
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio da precompressione fym [MPa]: resistenza a trazione di progetto decurtata delle cadute di tensione a lungo termine (effetti di viscosità, ritiro del calcestruzzo e del rilassamento dell’acciaio armonico)
Copriferro C [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura da precompressione, misurato tra la superficie esterna dell’armatura longitudinale e la superficie dello stesso calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali: numero di barre che costituiscono l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Diametro Barre [mm]: diametro della singola barra che costituisce l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Sezione complessiva [mm2]: area di armatura longitudinale calcolata come prodotto del numero di armature per l’area di ciascuna di esse (dato il diametro iniziale).
Risultati
Verifiche S.L.U.
Al click del tasto “Calcola Sezione” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Capacità a flessione
Momento resistente positivo – M+x,Rd: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori).
Momento resistente negativo – M-x,Rd: Momento ultimo negativo della sezione (fibre tese superiori).
Capacità a taglio
Resistenza a taglio dell’armatura trasversale – Vy,Rd,s: Contributo a taglio offerto dalle staffe in direzione y (verticale).
Resistenza a taglio del calcestruzzo– Vy,Rd,c: Contributo a taglio offerto dal calcestruzzo in direzione y (verticale).
Resistenza a taglio della sezione esistente – Vy,Rd: Taglio massimo della sezione in direzione y (verticale).
Asse neutro – x+: profondità dell’asse neutro calcolato per il momento ultimo negativo della sezione (fibre tese inferiori).
Deformazione acciaio teso - εs: Deformazione massima dell’acciaio in zona tesa.
Deformazione calcestruzzo compresso - εs: Deformazione massima del calcestruzzo in zona compressa.
Tensione acciaio compresso – σ’s: tensione dell’acciaio compresso.
Tensione acciaio teso - σs: tensione dell’acciaio teso.
Verifiche S.L.E.
Una volta aver selezionato il tipo di combinazione dei carichi (rara o quasi permanente), al click del tasto “Calcola SLE” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Profondità dell'asse neutro – yc [mm]: Posizione dell’asse neutro calcolato in campo elastico imponendo il momento statico nullo (Sx=0);
Momento d'inerzia - Iy [mm]: Momento di inerzia della sezione esistente
Verifiche tensioni dei materiali:
Tensioni agenti sul calcestruzzo σcls [MPa]
Tensioni agenti sull’acciaio σacc[MPa]
Le limitazioni massime sui materiali sono quelle previste dall’N.T.C. 2018 e riassumibili nei seguenti punti:
· Calcestruzzo
o σcls ≤ 0,60 fck per combinazione caratteristica (rara);
o σcls < 0,45 fck per combinazione quasi permanente;
· Acciaio
o σacc < 0,8 fyk per combinazione caratteristica (rara).
Al click del Tab “Sezione rinforzata” si potranno selezionare le diverse tipologie di rinforzo nel seguito riassunte:
· Sistemi FRP, Fiber Reinforced Polymers, costituiscono una vasta gamma di materiali compositi costituiti da una matrice polimerica di natura organica (resina epossidica) con la quale viene impregnato un rinforzo in fibra lunga e continua di elevate proprietà meccaniche.
Nel caso in cui venga selezionato un rinforzo con un sistema FRP, è possibile scegliere fra 3 diverse modalità di rinforzo:
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Rinforzo a taglio |
Rinforzo a flessione |
Rinforzo a taglio e flessione |
· Malte della linea HPC, malte cementizie fibrorinforzate con fibre strutturali d’acciaio diffuse omogeneamente all’interno di una matrice cementizia ad elevatissime prestazioni meccaniche.
In aggiunta sarà possibile, in virtù anche dello spessore di ringrosso scelto, prevedere anche l’inserimento di barre di armature ausiliarie a flessione.
Verifiche SLU
In questa parte dell’applicativo sarà possibile selezionare il materiale per il rinforzo della trave che comparirà nell’immagine al momento dell’individuazione geometrica del rinforzo.
Una volta definito il materiale, verranno visualizzati i principali valori dei parametri meccanici del rinforzo adottati nel calcolo.
Coefficiente parziale per i materiali - γf,d: Per il solo Stato Limite Ultimo di distacco dal supporto sono suggeriti valori di γm = γf,d variabili, a giudizio del progettista, da 1.20 a 1.50 in funzione della maggiore o minore possibilità di prevedere, per la specifica applicazione, l’effettivo comportamento del composito nei riguardi del distacco dal supporto.
Condizione di carico - kq: L’introduzione del coefficiente kq è giustificata sulla base di risultati di prove sperimentali ed analisi numeriche per distinguere tra la condizione di carico distribuito (kq = 1.25) e quella di carico concentrato (kq = 1), atteso il palese effetto benefico della prima condizione rispetto alla seconda. Il valore kq = 1.25 (carico distribuito) rappresenta comunque una scelta cautelativa, dato il ridotto numero di prove sperimentali con carico distribuito attualmente disponibili.
Esposizione - ηa: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
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Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
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Carbonio / Epossidica |
0.95 |
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Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
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Carbonio / Epossidica |
0.85 |
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Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
Larghezza bFRP1 e bFRP2 [mm]: Larghezza del rinforzo FRP applicato sul lato superiore bFRP1 e sul lato inferiore bFRP2 della trave. Si ricorda di tenere conto delle larghezze standard di lamine (tipicamente 50-100-150 mm) e tessuti (tipicamente 100-200-300-400-500 mm) riportati sulle schede tecniche. Si ricorda che è anche possibile provvedere all’applicazione di sistemi di rinforzo affiancati.
Numero di strati nFRP1 e nFRP2 [-]: numero di strati di tessuto applicato sul lato superiore nFRP1 e sul lato inferiore nFRP2 della trave.
All’interno del CNR DT 200 R1 2013 §2.2.3 Sistemi impregnati in situ, come i tessuti della linea MAPEWRAP, viene fortemente sconsigliato l’impiego di un numero di strati di tessuto superiore a 5 strati. Nel caso dell’applicazione di lamine in carbonio della linea CARBOPLATE il numero massimo consigliato è di 3 strati. Per necessità specifiche suggeriamo di contattare il servizio di assistenza tecnica dedicata.
Nel caso di un rinforzo applicato sulla parte estradossale dell’elemento oggetto di rinforzo, verificare la possibilità di eseguire tale rinforzo anche in prossimità di pilastri o setti in c.a. mediante, laddove necessario, mediante il posizionamento di un opportuno sistema di ancoraggio (MAPEWRAP C FIOCCO).
Verifiche SLE
Modalità di carico: la modalità di carico serve per identificare il coefficiente h1 per le verifiche agli SLE secondo la seguente tabella:
Viscosità del calcestruzzo: Il fenomeno dello scorrimento viscoso del calcestruzzo dipende dalla parziale migrazione dell'acqua chimicamente non combinata verso i vuoti disponibili, il che ha come conseguenza una contrazione volumetrica del gel di cemento. È quindi legato alla composizione del calcestruzzo, alle dimensioni dell'elemento e all'umidità relativa dell'ambiente ma anche all'entità dei carichi di lunga durata applicati alla struttura e alla maturazione del calcestruzzo al momento dell'applicazione dei carichi.
tale fenomeno viene definito mediante un coefficiente di viscosità determinato da tabelle presenti nei seguenti documenti:
· EC 2 §3.1.4 Viscosità e ritiro
Condizioni interne - RH = 50%
Condizioni esterne - RH = 80%
· NTC 2018* 11.2.10.7 Viscosità.
Dove:
· h0 è la dimensione fittizia (in mm) pari al rapporto 2Ac / u
· Ac è l’area della sezione in calcestruzzo
· u è il perimetro della sezione in calcestruzzo esposto all’aria
Momento dovuto ai sovraccarichi M: momento flettente sollecitante la sezione di c.a. rinforzata con FRP dovuto ai carichi applicati successivamente all’intervento.
Risultati
Verifiche S.L.U.
Momento resistente positivo – M+x,Rd: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione esistente e della sezione esistente e rinforzata
Momento resistente negativo – M-x,Rd: Momento ultimo negativo della sezione (fibre tese superiori) della sezione esistente e della sezione esistente e rinforzata
Asse neutro – x-: profondità dell’asse neutro calcolato per il momento ultimo negativo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione esistente e della sezione rinforzata
Taglio resistente della sezione – Vy,Rd: Taglio massimo della sezione in direzione y (verticale) della sezione esistente e della sezione rinforzata
Deformazione calcestruzzo compresso – εc: Deformazione del calcestruzzo in zona compressa prima e dopo il rinforzo
Deformazione acciaio teso - εs: Deformazione dell’acciaio in zona tesa prima e dopo il rinforzo il rinforzo.
Tensione acciaio compresso – σ’s: tensione dell’acciaio compresso prima e dopo il rinforzo.
Tensione acciaio teso - σs: tensione dell’acciaio teso prima e dopo il rinforzo il rinforzo.
Lunghezza ottimale di ancoraggio - led: corrisponde alla lunghezza minima di ancoraggio che assicura la trasmissione del massimo sforzo di aderenza. Nell’ipotesi che il distacco coinvolga i primi strati di calcestruzzo e che le lunghezze di ancoraggio siano maggiori o uguali di quella ottimale, la tensione di progetto del sistema di rinforzo è ipotizzata come il valore della massima tensione alla quale il composito può lavorare senza che si verifichi il distacco di estremità pari a ffdd.
Deformazione FRP - εf: Deformazione massima del rinforzo in FRP.
Tensione FRP - σf: Tensione massima del rinforzo in FRP.
Modalità di rottura: Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN evidenzia la tipologia di rottura e il collasso per distacco dal supporto del rinforzo a flessione fra i seguenti quattro modi.
· Modo 1 (Distacco di estremità);
· Modo 2 (Distacco intermedio, causato da fessure per flessione nella trave);
· Modo 3 (Distacco causato da fessure diagonali da taglio nella trave);
· Modo 4 (Distacco causato da irregolarità e rugosità della superficie di calcestruzzo).
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN effettua il calcolo partendo dall’ipotesi che siano rispettate le lunghezze di ancoraggio led e che quindi la modalità di rottura non possa avvenire per distacco di estremità.
Diagrammi delle deformazioni
Nei seguenti diagrammi sono riassunti i risultati in forma grafica relativi alle deformazioni della sezione esistente con quella della medesima sezione rinforzata con FRP.
Verifiche S.L.E.
Una volta aver selezionato il tipo di combinazione dei carichi (rara o quasi permanente), al click del tasto “Calcola SLE” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Profondità dell'asse neutro – yc [mm]: Posizione dell’asse neutro calcolato in campo elastico imponendo il momento statico nullo (Sx=0) comprendendo il rinforzo con FRP;
Momento d'inerzia - Jy [mm]: Momento di inerzia della sezione esistente comprendendo il rinforzo con FRP.
Verifiche tensioni dei materiali:
Tensioni agenti sul calcestruzzo σcls [MPa]
Tensioni agenti sull’acciaio σacc[MPa]
Tensioni agenti sull’FRP σFRP[MPa]
In questa parte dell’applicativo sarà possibile selezionare il materiale per il rinforzo della trave che comparirà nell’immagine al momento dell’individuazione geometrica del rinforzo.
Una volta definito il materiale, verranno visualizzati i principali valori dei parametri meccanici del rinforzo adottati nel calcolo.
Geometria del rinforzo
Tipologia di rinforzo longitudinale:
Le strisce di composito possono essere applicate in adiacenza le une alle altre in forma continua, o in alternativa in maniera a strisce (discontinua) se i tessuti di larghezza bf sono distanziati da un interasse pf.
Tipologia di rinforzo trasversale:
Così come indicato nel capitolo 4.3.2(6) del CNR DT 200 R1 2013, la disposizione del sistema di rinforzo attorno alla sezione può avvenire nei seguenti modi: ad U o in totale avvolgimento.
Nel caso di sistemi di rinforzo ad U su sezioni rettangolari o a T, è possibile migliorare le condizioni di vincolo delle estremità libere dei compositi (non avvolte completamente attorno agli angoli delle sezioni), ad esempio mediante l’applicazione di barre, lamine o strisce di FRP. In tale eventualità, se è dimostrata l’efficacia del vincolo offerto dai suddetti dispositivi, il comportamento del sistema di rinforzo ad U può considerarsi equivalente a quello del rinforzo in avvolgimento.
Nel caso di sezione con una geometria a doppio T, è consigliabile effettuare una verifica puntuale in prossimità del cambio di sezione (bulbo inferiore o superiore) mediante il dimensionamento di un opportuno sistema di connessione costituito da tessuti o connettori a fiocco in grado di contrastare la forza di “spinta a vuoto” esercitata dal rinforzo a taglio in CFRP.
Il calcolo di tale forza generata dalla “spinta a vuoto” calcolabile considerando che in ciascun punto della superficie il rinforzo è soggetto a due forze uguali e contrarie pari al massimo sforzo di trazione sopportabile dal rinforzo stesso.
Nel punto di cambio pendenza queste forze danno origine ad una risultante diretta verso l’esterno (di seguito “spinta a vuoto”) che tende a staccare il rinforzo dal supporto come mostrato in figura.
Figura 1
Conoscendo le caratteristiche geometriche della trave nonché il valore della sollecitazione di trazione presente nel tessuto è possibile determinare la direzione e conseguentemente dimensionare un opportuno sistema di connessione. Per tale calcolo si raccomanda di contattare il servizio di assistenza tecnica MAPEI.
Esposizione: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale a che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni. L’applicativo in forma automatica individua i diversi fattori di conversione in funzione del tipo di fibra e della condizione di esposizione individuata.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
Numero strati: All’interno del CNR DT 200 R1 2013 §2.2.3 Sistemi impregnati in situ, come i tessuti della linea MAPEWRAP, viene fortemente sconsigliato l’impiego di un numero di strati di tessuto superiore a 5 strati.
Larghezza strisce bf [mm]: La larghezza delle strisce, misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre (nel caso di strisce poste in adiacenza o di elementi di rinforzo bidimensionali si assume bf/pf =1.0). Nel caso in cui venga selezionata la modalità di rinforzo “Continuo” tale cella scomparirà.
Passo strisce pf [mm]: Passo delle strisce, misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre. Nel caso di sistemi di rinforzo discontinui costituiti da strisce di materiale composito, la larghezza, bf, ed il passo, pf, delle strisce, misurati (in mm) ortogonalmente alla direzione delle fibre, devono rispettare le seguenti limitazioni: 50 mm ≤ bf ≤ 250 mm e bf ≤ pf ≤ min{0.5·d, 3·bf, bf + 200 mm}.
Nell’eventualità in cui dovesse risultare min {0.5·d, 3·bf, bf + 200 mm} < bf, si deve ricorrere ad un sistema di rinforzo differente (per geometria o per caratteristiche meccaniche). Nel caso in cui venga selezionata la modalità di rinforzo “Continuo” tale cella scomparirà.
Angolo di inclinazione delle fibre [a°] Angolo di inclinazione delle fibre rispetto all’asse longitudinale di quest’ultima.
Rinforzo a taglio in forma ad “U” in forma discontinua e continua con inclinazione di 90°
Rinforzo a taglio in forma ad “U” in forma discontinua e continua con inclinazione di 45°
Rinforzo a taglio a completo avvolgimento in forma discontinua e continua
Coefficiente parziale per i materiali (γf,d): Per il solo Stato Limite Ultimo di distacco dal supporto sono suggeriti valori di γf,d variabili, a giudizio del progettista, da 1.20 a 1.50 in funzione della maggiore o minore possibilità di prevedere, per la specifica applicazione, l’effettivo comportamento del composito nei riguardi del distacco dal supporto.
Raggio di curvatura (rc): Negli interventi di rinforzo a taglio, torsione e confinamento è opportuno procedere ad un preventivo arrotondamento degli spigoli degli elementi rinforzati, allo scopo di evitare pericolose concentrazioni di tensione ivi localizzate, che potrebbero provocare una rottura prematura del composito. Così come previsto al punto 4.8.2.2 (2) il raggio di curvatura rc dell’arrotondamento deve essere almeno pari a 20 mm.
Risultati
Resistenza a taglio dell'armatura trasversale – VRd [KN]: Contributo della resistenza al taglio offerta dalle armature trasversali
Resistenza a taglio del calcestruzzo - VRd,c [KN]: Contributo della resistenza al taglio offerta dal calcestruzzo
Resistenza a taglio della sezione esistente - VRd,s [KN]: Taglio resistente della sezione pre-rinforzo
Contributo a taglio del sistema di rinforzo FRP - VRd,FRP [KN]: Contributo della resistenza al taglio offerta dall’FRP
Resistenza a taglio della sezione rinforzata VRd,F [KN]: Taglio resistente della sezione post-rinforzo
In questa sezione è possibile scegliere il materiale ed inserire le caratteristiche geometriche del ringrosso. Nel calcolo è importante considerare che lo spessore minimo del rinforzo dovrà essere superiore a 2 cm e con uno spessore massimo di 5 cm. Per spessori superiori è necessario posizionare delle opportune armature di contrasto. Per necessità specifiche suggeriamo di contattare il servizio di assistenza tecnica MAPEI.
È possibile scegliere il materiale dall’elenco proposto nel software.
Spessore del rinforzo lato 1 – b1 [mm] Spessore del rinforzo lato 2 – b2 [mm] Spessore del rinforzo inferiore – h1 [mm]: Altezza solaio - Hsol [mm]: |
|
All’interno di tale ringrosso della sezione è possibile inserire delle ulteriori barre di armatura a flessione all’interno del ringrosso inferiore h1. In tal caso è necessario contattare il servizio di assistenza tecnica al fine di verificare la possibilità di tale integrazione in virtù degli spessori del ringrosso.
Numero barre e diametro barre [mm]: diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano nel lato inferiore del rinforzo.
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fym [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura aggiuntiva annegata all’interno del rinforzo.
Risultati
Verifiche S.L.U.
Momento resistente positivo della sezione esistente– M+x,Rd: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione esistente e della sezione rinforzata
Momento resistente positivo rinforzata con HPC– M+x,Rd,HPC: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione esistente e della sezione rinforzata
Incremento delle prestazioni a flessione
Resistenza a taglio della sezione esistente - VRd,s [KN]: Taglio resistente della sezione pre-rinforzo
Resistenza a taglio dell'armatura trasversale – VRd [KN]: Contributo della resistenza al taglio offerta dalle armature trasversali
Resistenza a taglio del calcestruzzo - VRd,c [KN]: Contributo della resistenza al taglio offerta dal calcestruzzo
Resistenza a taglio del calcestruzzo della sezione rinforzata con HPC - VRd,HPC [KN]: Contributo della resistenza al taglio offerta dal ringrosso con HPC
Resistenza a taglio della sezione rinforzata VRd,F [KN]: Taglio resistente della sezione post-rinforzo
Viene inoltre effettuata una verifica allo scorrimento confrontando le sollecitazioni taglianti (ricavate dalla capacità a taglio dell’elemento) e le resistenze a scorrimento derivanti da opportune prove sperimentali.
L’elemento in c.a. da rinforzare ha una sezione trasversale di larghezza 40.0 cm e di altezza 60.0 cm con copriferro di 4.0 cm. La sezione è armata longitudinalmente con 2.0 barre Ø10.0 + 5 barre Ø16.0 inferiori e con 2.0 barre Ø10.0 superiori.
L’armatura a taglio è costituita da staffe Ø 6.0 passo 25.0 cm.
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive è stato individuato il Livello di Conoscenza LC3 dei diversi parametri coinvolti nel modello e definito il correlato Fattore di Confidenza FC = 1.0 da utilizzare nelle verifiche di sicurezza.
Le caratteristiche meccaniche di progetto del calcestruzzo esistente sono:
· Resistenza a compressione di progetto (elementi/meccanismi duttili) fcd 20.0 MPa
· Resistenza a compressione di progetto (elementi/meccanismi fragili) fcd 13.33 MPa
Le caratteristiche meccaniche di progetto dell’acciaio esistente sono:
· Resistenza a trazione di progetto (elementi/meccanismi duttili) fyd 300.0 Mpa
· Resistenza a trazione di progetto (elementi/meccanismi fragili) fyd 260.87 Mpa
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi duttili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi fragili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto, e per il coefficiente di sicurezza parziale del materiale. Per il calcestruzzo il coefficiente parziale di sicurezza ϒc è pari a 1,5, per l’acciaio ϒs è pari a 1,15 (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Nell’immagine successiva sono riassunti i passaggi per il calcolo della sezione esistente.
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
Momento massimo positivo MRd,SLU,pos 187.47 kNm
Momento massimo negativo MRd,SLU,neg -30.09 kNm
Taglio massimo resistente VRd 29.74 kN
Le caratteristiche resistenti allo S.L.E. della sezione esistente sono:
L’intervento di rinforzo prevede il rinforzo della sezione mediante l’applicazione di 1 strato di tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 con una larghezza bf = 40cm all’intradosso della sezione.
Le prestazioni del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 per il rinforzo a flessione sono nel seguito riportate:
Spessore equivalente tf 0.164 mm
Tensione caratteristica di rottura ff,uk 3400.0 MPa
Modulo elastico Ef 225000.0 MPa
Deformazione ultima εfk 1.5 %
Numero di strati nf 1.0
Raggio di curvatura rc 20 mm
Coefficiente di sicurezza FRP ϒf 1,1
Fattore di conversione ambientale ηa I – 0.95
L’applicazione avverrà in ambiente interno e con una condizione di carico distribuito.
Ipotesi:
ü Conservazione delle sezioni piane;
ü Perfetta aderenza dei materiali;
ü Resistenza a trazione del calcestruzzo nulla;
ü Legami costitutivi del calcestruzzo e dell’acciaio conformi alle normative vigenti;
ü Legame costitutivo del composito elastico lineare fino a rottura.
La rottura per flessione avviene per raggiungimento di una delle due deformazioni ultime:
1. deformazione calcestruzzo
2. deformazione del composito fibrorinforzato
dove:
dove:
è
la deformazione di calcolo dell’armatura pre-esistente
è
la deformazione pre-esistente all’applicazione del rinforzo in corrispondenza
del lembo teso
è la tensione massima di progetto ed è pari a
dove:
è
un coefficiente correttivo
per carichi distribuiti e per carichi concentrati
Caso 1. Momento ultimo per raggiungimento della massima deformazione nel calcestruzzo
Deformazione composito
Deformazione calcestruzzo compresso
Deformazione acciaio in compressione
Deformazione acciaio in trazione
Se gli acciai sono in fase elastica, le tensioni di lavoro sono pari al prodotto tra la deformazione e il modulo elastico, altrimenti sono da assumere pari al limite di snervamento.
Caso 2. Momento ultimo per raggiungimento della massima deformazione nel composito
Deformazione composito
Deformazione calcestruzzo compresso
Deformazione acciaio in compressione
Deformazione acciaio in trazione
dove:
è la deformazione pre-esistente all’applicazione del rinforzo in corrispondenza del lembo teso.
Per entrambi i tipi di rottura, la posizione dell’asse neutro è ricavata dall’equilibrio alla traslazione ed è pari a
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il valore del momento ultimo
Con , e
In definitiva:
Lunghezza ottimale di ancoraggio di progetto:
Modalità di rottura:
Delaminazione intermedia FRP
Profondità dell’asse neutro:
Le deformazioni agenti allo S.L.U. sulla sezione rinforzata sono:
Le tensioni agenti allo S.L.U. sulla sezione rinforzata sono:
σ’s = 43.24MPa
σs = 300.0 MPa
σf = 1033.72 MPa
MOMENTO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
VERIFICA DELLE TENSIONI (S.L.E.)
Sotto i carichi di esercizio è necessario verificare che i livelli tensionali nei materiali siano opportunamente limitati allo scopo di evitare lo snervamento dell’acciaio e di mitigare i fenomeni di viscosità nel calcestruzzo e nel rinforzo esterno.
Le verifiche in condizioni di esercizio possono essere svolte in campo elastico-lineare tenendo conto sia del comportamento per sezione interamente reagente che per sezione fessurata, nonché dell’eventuale deformazione preesistente al momento dell’applicazione del rinforzo. Le tensioni nei materiali sono valutabili per sovrapposizione degli effetti.
Le Istruzioni CNR DT200-R1/2013 al punto 4.2.3.2 prevedono che in condizioni di esercizio le tensioni nel composito fibrorinforzato, calcolate per la combinazione di carico quasi permanente, devono soddisfare la limitazione:
essendo la tensione caratteristica di rottura del rinforzo ed il fattore di conversione, i cui valori sono suggeriti nel § 3.5. Le tensioni nel calcestruzzo e nell’acciaio vanno limitate in accordo con quanto prescritto nella Normativa vigente (NTC 2018), in base alla quale, valutate le azioni interne nelle varie parti della struttura, dovute alle combinazioni caratteristica e quasi permanente delle azioni, quindi le massime tensioni nel calcestruzzo e nelle armature; si deve verificare che tali tensioni siano inferiori ai massimi valori consentiti.
Al fine di valutare i livelli tensionali nei materiali sotto i carichi di esercizio, note le caratteristiche geometriche della sezione, le proprietà meccaniche e di resistenza dei materiali e la
tipologia del rinforzo in FRP, è necessario determinare:
· La profondità dell’asse neutro yc della sezione in C.A. prima e dopo l’applicazione del rinforzo, imponendo l’annullamento del Momento Statico della stessa rispetto all’asse neutro (trascurando il contributo del cls teso) tramite l’equazione:
dove
è il coefficiente di omogeneizzazione acciaio-calcestruzzo
è il coefficiente di omogeneizzazione calcestruzzo-FRP
con
Momento dovuto ai carichi agenti (peso proprio)
Asse neutro sezione in c.a.
Momento di inerzia sezione in c.a.
Tensioni nei materiali per effetto di
Nel caso di elementi piani (solette, pareti, …) gettati in opera con calcestruzzi ordinari e con spessori inferiori a 50 mm i valori limite vanno ridotti del 20%
Momento dovuto ai sovraccarichi effettivamente agenti a seguito dell’applicazione del sistema di rinforzo FRP =10 KNm
Asse neutro sezione in c.a. + FRP
Momento di inerzia sezione in c.a.
Tensioni nei materiali per effetto di
Nel caso di elementi piani (solette, pareti,…) gettati in opera con calcestruzzi ordinari e con spessori inferiori a 50 mm i valori limite vanno ridotti del 20%
TENSIONI AGENTI ALLO S.L.E. NELLA SEZIONE RINFORZATA
VERIFICA S.L.E.: Tensioni
L’intervento di rinforzo prevede il rinforzo della sezione mediante l’applicazione in forma di “U” di 1 strato di tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 con una larghezza bf = 100mm e passo strisce pf 200.0 mm.
Le prestazioni del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 per il rinforzo a taglio sono nel seguito riportate:
Spessore equivalente tf 0.164 mm
Tensione caratteristica di rottura ff,uk 3400.0 MPa
Modulo elastico Ef 225000.0 MPa
Deformazione ultima εfk 1.5 %
Numero di strati nf 1.0
Raggio di curvatura rc 20 mm
Coefficiente di sicurezza FRP ϒf 1,1
Fattore di conversione ambientale ηa I – 0.95
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Resistenza di progetto a taglio
dove:
è la
capacità a taglio-trazione dell’armatura trasversale valutata come da normativa
vigente
è la
capacità a taglio-trazione del rinforzo in FRP
è la capacità a taglio-compressione del calcestruzzo valutata come da normativa vigente
L’incremento di resistenza a taglio di elementi fibrorinforzati si valuta mediante le formule riportate al punto 4.3.3.1 che nel caso di sezione rettangolare calcola il contributo del rinforzo in FRP, VRd,f , in base al meccanismo a traliccio di Moersch come:
Contributo del rinforzo per sezione rettangolare
Contributo del rinforzo per sezione circolare in avvolgimento continuo
dove:
è il
coefficiente parziale per il modello di resistenza
è l’altezza
utile della sezione
è il
diametro della sezione
è lo
spessore del rinforzo
è l’angolo
di inclinazione delle fibre rispetto all’asse dell’elemento
è l’angolo
di inclinazione delle fessure da taglio rispetto all’asse dell’elemento (da
assumere pari a 45°)
è la
larghezza delle strisce (nel caso di rinforzo discontinuo )
è il passo delle strisce (nel caso di rinforzo discontinuo )
I valori di e devono essere misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre e nel caso di strisce poste in adiacenza il rapporto deve porsi pari a 1.
Resistenza di calcolo del rinforzo per disposizione ad U su sezione rettangolare
Resistenza di calcolo del rinforzo per disposizione in avvolgimento su sezione rettangolare
di cui il contributo del secondo termine va considerato solo se positivo
dove:
è l’altezza
utile della sezione
è l’altezza
dell’anima della trave
è la resistenza di progetto del rinforzo ed è pari a
è un coefficiente pari a
Nella valutazione della resistenza efficace di calcolo del rinforzo ffed, compare la grandezza le, definita lunghezza ottimale di ancoraggio e corrisponde alla lunghezza minima di quest’ultimo che assicura la trasmissione del massimo sforzo di aderenza, prima che subentrino fenomeni di delaminazione. Tale lunghezza può essere stimata mediante la relazione seguente:
dove:
e
sono il
modulo di elasticità normale alla direzione della forza e lo spessore del
rinforzo
è il valore di progetto dell’energia di frattura e pari a
dove:
e
sono i valori medi delle resistenze a compressione ed
a trazione del calcestruzzo valutate in situ, in mancanza di dati sperimentali
le resistenze possono essere dedotte dalla in
accordo a quanto indicato dalle NTC
è un coefficiente correttivo di tipo geometrico ed è pari a:
dove:
nel
caso di rinforzo discontinuo
nel caso di rinforzo continuo
con rapporto tra la larghezza del rinforzo e la larghezza dell’elemento rinforzato:
è
un coefficiente correttivo da porsi pari a 0,023 mm per i compositi preformati
e 0,037 mm per i compositi impregnati in situ
è pari a
con valore ultimo dello scorrimento tra FRP e supporto
fattore
correttivo
è la resistenza di progetto alla delaminazione ed è pari a
con variabile tra 1,20 e 1,50
Resistenza di calcolo del rinforzo per disposizione in avvolgimento () su sezione circolare
dove:
è il modulo
di elasticità normale del composito nella direzione delle fibre
TAGLIO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Il [AL1] rinforzo della sezione viene effettuato mediante la realizzazione di una camicia di HPC costituito da una malta cementizia ad elevata fluidità ed elevatissime prestazioni meccaniche a ritiro compensato fibrorinforzata con fibre in acciaio e ad elevata duttilità tipo Planitop HPC Floor che presenta le seguenti caratteristiche meccaniche:
Resistenza caratteristica a compressione fck 80.0 MPa
Resistenza caratteristica a trazione per flessione Fftuk 3.11 MPA
Tensione tangenziale caratteristica interfaccia τk 3.4 MPa
Modulo elastico Ec 44400.0 MPa
Deformazione ultima εcu 0,35 %
Coefficiente di sicurezza FRC ϒc 1,5
Resistenza di progetto a compressione fcd 45.33 MPa
Resistenza di progetto a trazione per flessione Fftud 2.07 MPa
Tensione tangenziale di progetto interfaccia τd 2.27 MPa
SPESSORE DEI RINFORZI
Spessore h1 30.0 mm
Spessore b1 30.0 mm
Spessore b2 30.0 mm
FLESSIONE
Il calcolo viene eseguito con la semplificazione dello stress block applicata sia al calcestruzzo esistente che al rinforzo FRC assumendo i seguenti fattori correttivi:
Flessione
Eseguendo il calcolo con il metodo dello stress block, dall’equilibrio alla traslazione si ottiene il valore dell’asse neutro
Dove le deformazioni delle armature tese e compresse dipendono dalla deformazione ultima del calcestruzzo. In particolare, la deformazione dell’armatura superiore è pari a:
La deformazione dell’armatura inferiore è pari a:
Nelle equazioni precedenti, se gli acciai sono in fase elastica, le loro tensioni di lavoro sono ottenibili moltiplicando il valore delle deformazioni per il modulo di elasticità normale, altrimenti sono da assumersi pari al valore di snervamento.
Si ottiene, risolvendo la relazione dell’equilibrio alla traslazione, un valore dell’asse neutro pari a:
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il momento ultimo della sezione rinforzata:
TAGLIO
Il contributo a taglio dell’incamiciatura di rinforzo è dato dalla:
Con:
· , dove è l’inclinazione del puntone compresso rispetto all’asse della trave
· angolo di inclinazione delle staffe rispetto all’asse della trave
· area dell’armatura a taglio equivalente al sistema di rinforzo
· passo dell’armatura a taglio esistente
La resistenza a taglio trazione della sezione rinforzata è data dalla:
La resistenza a taglio compressione del calcestruzzo è data dalla:
Con:
inclinazione del puntone compresso
rispetto all’asse della trave
angolo di inclinazione delle staffe
rispetto all’asse della trave
coefficiente maggiorativo pari a 1 per membrature non compresse
VERIFICA TENSIONE INTERFACCIA CALCESTRUZZO ESISTENTE – RINFORZO
La verifica della tensione tangenziale all’interfaccia è data dalla:
Dove
è il taglio resistente della sezione
rinforzata
è l’altezza utile del travetto
è la base del travetto
In questa sezione verranno riassunte le modalità di rinforzo di travi in c.a. esistenti in accordo alla seguente normativa USA:
· ACI 440.2R-08 Guide for the Design and Construction of Externally Bonded FRP Systems for Strengthening Concrete Structures.
Prima di identificare una strategia di rinforzo, deve essere condotta una valutazione della struttura o degli elementi esistenti per identificare:
- le condizioni dei materiali esistenti.
- la capacità di carico della struttura.
- la fattibilità dell'uso di sistemi FRP incollati esternamente.
In questa parte dell’applicativo (Sezione esistente) dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame.
Al termine di questa prima fase, saranno visualizzate le capacità strutturali della sezione esistente (pre-rinforzo).
Dimensioni della sezione
Dopo aver selezionato la normativa di riferimento e la geometria della trave, sarà possibile definire la geometria della sezione (rettangolare, a T) e le sue dimensioni.
L’applicativo permette il calcolo delle seguenti tipologie di sezioni ed un’anteprima della sezione effettiva viene visualizzata nell’immagine interattiva:
Sezione rettangolare |
Altezza - H [mm]: altezza della sezione rettangolare. Larghezza – B [mm]: larghezza o base della sezione rettangolare |
|
Sezione a T |
Altezza - H [mm]: altezza totale della sezione a T (compresa anima e ala superiore). Altezza ala superiore – h1 [mm]: Spessore dell’ala superiore Larghezza anima - B [mm]: Larghezza dell’anima della trave a T. Larghezza ala superiore - b1 [mm]: Larghezza dell’ala superiore |
|
Prestazioni meccaniche del calcestruzzo
In questa parte della procedura di calcolo, è possibile definire le proprietà meccaniche dei materiali (acciaio e calcestruzzo).
λ – Fattore per considerare l’utilizzo di un calcestruzzo allegerito:
In accord al ACI 318/08 § 8.6.1 l’effetto degli aggregate alleggeriti può essere considerate utilizzando un fattoreλ, dove:
· λ = 1.00 calcestruzzo normale;
· λ = 0.85 Calcestruzzo allegerito con sabia;
· λ = 0.75 tutti I tipi di calcestruzzi allegeriti.
f'c [MPa] – Resistenza a compressione del calcestruzzo
Curva tensione-deformazione del calcestruzzo
La curva può essere scelta fra le seguenti opzioni
Stress-blocks del calcestruzzo: (a) parabola-rettangolo stress-block; and (b) rettangolare stress block.
fy [MPa] – Resistenza di snervamento a trazione dell’acciaio
Ey [MPa] – Modulo di elasticità dell’acciaio
Azioni di progetto
Peso proprio, MDL [kNm]
Momento per azioni permanenti, MLL [kNm]
Momenti per azioni di esercizio, Ms [kNm]
Distribuzione geometrica delle armature a flessione e taglio
In questa sezione dell’applicativo è possibile inserire il quantitativo di armature esistenti a flessione e a taglio.
Di default è previsto la possibilità di inserire un’armatura superiore e inferiore, ma secondo le necessità è possibile aggiungere ulteriori armature (ipotizzando un copriferro calcolato a partire dall’estremo inferiore della trave).
Armatura superiore e inferiore
Copriferro [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura, misurato tra la superficie esterna dell’armatura longitudinale e la superficie dello stesso calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali: numero di barre che costituiscono l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Diametro Barre [mm]: diametro della singola barra che costituisce l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Sezione complessiva [mm2]: area di armatura longitudinale calcolata come prodotto del numero di armature per l’area di ciascuna di esse (dato il diametro iniziale).
Armatura trasversale
Numero braccia in direzione Y – nst,y: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
Numero braccia in direzione X – nst,x: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
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Diametro staffe – φst [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Passo staffe – s [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Angolo di inclinazione staffe [°]: Angolo di inclinazione delle staffe rispetto all’asse principale dell’elemento.
Risultati
Al click del tasto “Calcola Sezione” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
MRd: Capacità a flessione
yc: profondità asse neutro
εc': Deformazione del calcestruzzo
ε’S: Deformazione dell’acciaio superiore
εS: Deformazione dell’acciaio superiore
σ’S: Tensione dell’acciaio superiore
σS: Tensione dell’acciaio inferiore
Capacità a taglio
Resistenza a taglio dell’armatura trasversale – Vs
Resistenza a taglio del calcestruzzo – Vc
Capacità a taglio –
La capacità a taglio della sezione esistente è:
Dove il fattore di riduzione per applicazioni a taglio :
Al click del Tab “Sezione rinforzata” si potranno selezionare le diverse tipologie di rinforzo nel seguito riassunte:
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Rinforzo a taglio |
Rinforzo a flessione |
Rinforzo a taglio e flessione |
Verifica SLU
In questa parte dell’applicativo sarà possibile selezionare il materiale per il rinforzo della trave che comparirà nell’immagine al momento dell’individuazione geometrica del rinforzo.
Una volta definito il materiale, verranno visualizzati i principali valori dei parametri meccanici del rinforzo adottati nel calcolo.
Rinforzo all’intradosso della sezione
Larghezza bFRP [mm]: Larghezza del rinforzo FRP applicato sul lato superiore bFRP1 e sul lato inferiore bFRP2 della trave. Si ricorda di tenere conto delle larghezze standard di lamine (tipicamente 50-100-150 mm) e tessuti (tipicamente 100-200-300-400-500 mm) riportati sulle schede tecniche. Si ricorda che è anche possibile provvedere all’applicazione di sistemi di rinforzo affiancati.
Numero di strati nFRP [-]: numero di strati di tessuto applicato sul lato inferiore nFRP della trave.
Nel caso di un rinforzo applicato sulla parte estradossale dell’elemento oggetto di rinforzo, verificare la possibilità di eseguire tale rinforzo anche in prossimità di pilastri o setti in c.a. mediante, laddove necessario, mediante il posizionamento di un opportuno sistema di ancoraggio (MAPEWRAP C FIOCCO).
Risultati
Al link del tasto “Calcola” I risultati verranno visualizzati e includeranno:
Capacità a flessione – sezione rinforzata
Capacità a flessione fattorizzata – sezione esistente
Capacità a flessione fattorizzata – sezione rinforzata
Incremento di capacità
yc: Asse neutro sezione rinforzata
εc': Deformazione del calcestruzzo
ε’S: Deformazione dell’acciaio superiore
εS: Deformazione dell’acciaio superiore
σ’S: Tensione dell’acciaio superiore
σS: Tensione dell’acciaio inferiore
εf: FRP Deformazione
σf: FRP Deformazione
Lo stato di deformazione esistente è calcolato assumendo che la trave sia fessurata e che gli unici carichi che agiscono sulla trave al momento dell'installazione dell'FRP siano il peso proprio:
FRP deformazione - εf
La deformazione di calcolo dell’FRP che consideri la delaminazione è calcolato come:
La profondità dell’asse neutro yc è calcolata come equilibrio delle forze interne. Per risolvere tale calcolo un metodo iterative è stato implementato all’interno del MAPEI STRUCTURAL DESIGN.
I termini sono parametri che definiscono lo Stress Block nel calcestruzzo:
Laddove venga selezionato un comportamento parabola-rettangolo, I termini sono parametri che vengono calcolati come:
dove :
Il momento resistente è calcolato come:
Dove:
La distribuzione delle deformazioni e delle tensioni è illustrata nella seguente figura:
Il fattore di riduzione per il calcolo della viene calcolato come:
Dove è la resistenza netta dell’acciaio teso.
La verifica risulta verificata se:
Dove si riferisce all’azione sulla trave.
In questa parte dell’applicativo sarà possibile selezionare il materiale per il rinforzo della trave che comparirà nell’immagine al momento dell’individuazione geometrica del rinforzo.
Una volta definito il materiale, verranno visualizzati i principali valori dei parametri meccanici del rinforzo adottati nel calcolo.
Tipologia di rinforzo longitudinale:
Le strisce di composito possono essere applicate in adiacenza le une alle altre in forma continua, o in alternativa in maniera a strisce (discontinua) se i tessuti di larghezza bf sono distanziati da un interasse pf.
Numero di strati [-]
Larghezza strisce bf [mm]: La larghezza delle strisce, misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre (nel caso di strisce poste in adiacenza o di elementi di rinforzo bidimensionali si assume bf/pf =1.0). Nel caso in cui venga selezionata la modalità di rinforzo “Continuo” tale cella scomparirà.
Passo strisce pf [mm]: Passo delle strisce, misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre. Il passo dovrà rispechiare quanto previsto da ACI 318.
Esposizione: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale a che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni in accordo alla seguente tabella 9.4 (ACI 440):
Tipologia di rinforzo trasversale: Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN permette di rinforzare la trave a taglio con 3 differenti modalità di Rinforzo.
Rinforzo ad “U”
|
Rinforzo ai lati della sezione |
Rinforzo per complete avvolgimento |
Angolo di inclinazione delle fibre [a°] Angolo di inclinazione delle fibre rispetto all’asse longitudinale di quest’ultima.
Rinforzo a taglio in forma ad “U” in forma discontinua e continua con inclinazione di 90°
Rinforzo a taglio in forma ad “U” in forma discontinua e continua con inclinazione di 45°
Rinforzo a taglio a completo avvolgimento in forma discontinua e continua
Per le sezioni rettangolari il raggio di curvatura di 0,5 in. (13mm) prima dell’applicazione dell’FRP
Calcolo della capacità a taglio
La capacità della trave a taglio può essere calcolata come:
Dove il contributo del Rinforzo con FRP può essere calcolato come:
L’area dell’FRP può essere calcolata come:
La tensione di lavoro dell’FRP a taglio è direttamente calcolata come:
La è la deformazione effettiva dell’FPR è la deformazione massima che può essere ottenuta con sistemi FRP alla rottura nominale e deve essere governata dalla rottura dell’FRP.
Questa limitazione è basata su test ed esperienze di laboratorio.
La resistenza totale al taglio fornita dal rinforzo dovrebbe essere presa come la somma del contributo del rinforzo a taglio FRP e del rinforzo a taglio in acciaio e dovrebbe essere limitata dalla seguente relazione:
La verifica risulta verificata se:
Il fattore di riduzione per il Rinforzo con FRP a taglio è:
· per applicazioni di tessuto a completo avvolgimento
· per applicazioni di tessuto ad “U” o laterali
Per applicazioni di tessuto a completo avvolgimento, la deformazione massima è limitata al 0,4%:
Per le altre applicazioni permesse, la deformazione massima è calcolata come:
dove:
La lunghezza di ancoraggio Le è calcolata come:
Dove:
Nel caso di sezione con una geometria a doppio T, è consigliabile effettuare una verifica puntuale in prossimità del cambio di sezione (bulbo inferiore o superiore) mediante il dimensionamento di un opportuno sistema di connessione costituito da tessuti o connettori a fiocco in grado di contrastare la forza di “spinta a vuoto” esercitata dal rinforzo a taglio in CFRP.
Il calcolo di tale forza generata dalla “spinta a vuoto” calcolabile considerando che in ciascun punto della superficie il rinforzo è soggetto a due forze uguali e contrarie pari al massimo sforzo di trazione sopportabile dal rinforzo stesso.
Nel punto di cambio pendenza queste forze danno origine ad una risultante diretta verso l’esterno (di seguito “spinta a vuoto”) che tende a staccare il rinforzo dal supporto come mostrato in figura.
Conoscendo le caratteristiche geometriche della trave nonché il valore della sollecitazione di trazione presente nel tessuto è possibile determinare la direzione e conseguentemente dimensionare un opportuno sistema di connessione. Per tale calcolo si raccomanda di contattare il servizio di assistenza tecnica MAPEI.
In questo esempio di calcolo, si consideri una sezione rettangolare con una larghezza di 30,5 cm e un’altezza di 60,9 cm. La sezione è armata con 2.0 barre Ø22.0 estradossale e 5.0 barre Ø22.0 all’intradosso.
La trave è armata a taglio con Ø 8.0 e passo di 20.0 cm
Una trave appoggiata-appoggiata è soggetta ad un aumento di carico pari al 50%.
Proprietà meccaniche dei materiali
The main mechanical performances of the materials are:
λ - Fattore per considerare l’utilizzo di un calcestruzzo allegerito = 1.00 [-]
f'c - Resistenza a compressione del calcestruzzo = 34,5 [MPa]
Parabolic
fy - Resistenza di snervamento a trazione dell’acciaio = 414 [MPa]
Ey – Modulo elastic dell’acciaio = 200000 [MPa]
Azioni di progetto
Carichi attuali
Peso proprio, MDL [kNm] = 98 KN m
, MLL [kNm] = 117 KN m
Carichi attesi
Una trave appoggiata-appoggiata è soggetta ad un aumento di carico pari al 50%.
Peso proprio, MDL [kNm] = 98 KN m
Momento per azioni permanenti, MLL [kNm] = 176 KN m
La quantità di acciaio è:
Risultati a flessione - SLU
Il limite minimo di rinforzo dell'equazione precedente permetterà all'elemento rinforzato di mantenere una capacità strutturale sufficiente fino alla riparazione dell'FRP danneggiato.
L’asse neutro è calcolato come:
Dove:
f |
a |
b |
s's |
ss |
ad. |
ad. |
MPa |
MPa |
|
0,9 |
0,92 |
0,81488 |
-155 |
414 |
Il fattore di riduzione è calcolato:
Capacità a taglio - SLU
La capacità a taglio ella sezione esistente è:
Dove il fattore di riduzione per applicazioni a taglio :
Il taglio sollecitante è Vu= 230 kN.
Risultati SLU
In questo esempio è ipotizzato un rinforzo con 2 strati di MAPEWRAP C UNI-AX 600 con una larghezza di 305 mm.
La trave si trova in un ambiente interno.
Calcolo delle deformazioni
Il calcolo delle deformazioni è effettuato ipotizzando che il calcestruzzo sia fessurato e i soli carichi agenti sulla trave al momento del rinforzo siano quelli propri della struttura.
La deformazione di calcolo dell’FRP è calcolata come:
La profondità dell’asse neutro c è calcolata con una rottura simultanea dell’equilibrio delle forze interne. Per risolvere tale calcolo un metodo iterative è stato implementato all’interno del MAPEI STRUCTURAL DESIGN
I termini sono parametri che definiscono lo Stress Block nel calcestruzzo:
Laddove venga selezionato un comportamento parabola-rettangolo, I termini sono parametri che vengono calcolati come:
Dove :
|
Il momento resistente è calcolato come:
Il fattore di riduzione per il calcolo della viene calcolato come:
Dove è la resistenza netta dell’acciaio teso.
Considerando il fattore di riduzione sarà .
La capacità a flessione fattorizzata sarà:
Con un incremento percentuale paria +32.42 %
La verifica risulta verificata se:
La sezione rinforzata è in grado di sostenere l’incremento di carico richiesto.
Risultati
La trave è rinforzata con un tessuto applicato a “U” con 1 strato di tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 con una larghezza bf = 100mm e un interasse pf = 200.0 mm.
La lunghezza di ancoraggio dfv sarà di 406 mm.
L’applicazione del Rinforzo avverrà in un ambiente interno: CE = 0,95.
La capacità della trave a taglio può essere calcolata come:
Dove il contributo del Rinforzo con FRP può essere calcolato come:
L’area dell’FRP può essere calcolata come:
La tensione di lavoro dell’FRP a taglio è direttamente calcolata come:
La è la deformazione effettiva dell’FPR è la deformazione massima che può essere ottenuta con sistemi FRP alla rottura nominale e deve essere governata dalla rottura dell’FRP.
Questa limitazione è basata su test ed esperienze di laboratorio.
La resistenza totale al taglio fornita dal rinforzo dovrebbe essere presa come la somma del contributo del rinforzo a taglio FRP e del rinforzo a taglio in acciaio e dovrebbe essere limitata dalla seguente relazione:
La verifica risulta verificata se:
Il fattore di riduzione per il Rinforzo con FRP a taglio è:
· per applicazioni di tessuto a completo avvolgimento
· per applicazioni di tessuto ad “U” o laterali
Per gli elementi dei pilastri e delle travi in calcestruzzo armato completamente avvolti da FRP, è stata osservata una perdita dell’interblocco aggregato del calcestruzzo con una deformazione delle fibre inferiore alla deformazione finale. Per evitare questo tipo di collasso, la deformazione massima utilizzata per la progettazione dovrebbe essere limitata allo 0,4% per gli elementi completamente avvolte con FRP.
È stato osservato che i sistemi FRP che non racchiudono l’intera sezione (2 lati o 3 lati) si delaminano dal calcestruzzo prima della perdita dell’interblocco aggregato della sezione. Per questo motivo, le sollecitazioni di legame sono state analizzate per determinare l’efficienza di questi sistemi e la deformazione effettiva ottenibile. La deformazione effettiva negli involucri a U in FRP deve essere determinata utilizzando il coefficiente di riduzione del legame kv:
Dove:
La lunghezza del legame attivo Le è la lunghezza su cui viene mantenuta la maggior parte delle sollecitazioni del legame. Questa lunghezza è data da:
Il coefficiente di riduzione del legame si basa anche su due fattori di modifica, e , che tengono conto rispettivamente della resistenza del calcestruzzo e del tipo di schema di avvolgimento utilizzato.
La metodologia per la determinazione di è stata validata per le travi nelle zone di taglio alto e di basso momento, come le travi semplicemente appoggiate con un carico distribuito.
Quindi la deformazione effettiva è data da:
Lo sforzo effettivo nel composito FRP può essere valutato con la legge di Hooke:
Il contributo a taglio del composito FRP:
Dove l’area del rinforzo FRP esterno:
La resistenza a taglio di progetto è data da:
Dove il fattore di riduzione è per le applicazioni a U:
La verifica è soddisfatta se:
in modo che la sezione rinforzata sia in grado di sostenere la resistenza di taglio richiesta..
Infine, la resistenza a taglio totale fornita dal rinforzo dovrebbe essere considerata come la somma del contributo del rinforzo a taglio FRP e del rinforzo a taglio in acciaio e dovrebbe essere limitata dalla seguente relazione:
Il MAPEI STRUTTURAL DESIGN è progettato per soddisfare le esigenze di:
· A23. 3-14 – Progettazione di strutture in calcestruzzo
· CSA S806-12 – Progettazione e realizzazione di strutture edilizie con polimeri fibrorinforzati §Capitolo 11
Prima di elaborare una strategia di rafforzamento, si procede ad una valutazione della struttura o degli elementi esistenti al fine di individuare le cause di eventuali carenze in modo tale da
· determinare lo stato dei materiali esistenti.
· stabilire la capacità portante della struttura.
· valutare la fattibilità dell’utilizzo di sistemi FRP applicati esternamente.
In questa parte dell’applicazione (Sezione trasversale esistente) devono essere compilati i dati di input relativi alla sezione.
Al termine di questa prima fase e una volta selezionata la norma, verrà visualizzata la capacità strutturale della sezione esistente (pre-rinforzo).
Dimensione della sezione
In questa fase del calcolo sarà possibile definire la geometria della sezione (rettangolare, a T o a doppia T) e la relativa dimensione.
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN mostrerà un corretto schema dei dati inseriti.
Sezione rettangolari |
Altezza – H [mm]: Altezza totale della sezione Larghezza – B [mm]: larghezza della sezione rettangolare |
|
Proprietà meccaniche dei materiali
In questa fase del calcolo è possibile definire le proprietà meccaniche dei materiali (acciaio e calcestruzzo).
ag [mm] – dimensione nominale massima specificata dell’aggregato grossolano
λ – Fattore per tener conto del calcestruzzo a bassa densità:
L’effetto degli aggregati a bassa densità sulla resistenza a trazione e su altre proprietà correlate è tenuto conto mediante il fattore λ, se:
· λ = 1,00 per il calcestruzzo a densità normale;
· λ = 0,85 per il calcestruzzo strutturale semi-bassa densità in cui tutto l’aggregato fine è costituito da sabbia naturale;
· λ = 0,75 per calcestruzzo strutturale a bassa densità in cui nessun aggregato fine è costituito da sabbia naturale.
L’interpolazione lineare può essere applicata in base alla frazione di sabbia naturale nella miscela.
Φc – Fattore di resistenza del calcestruzzo: fattore di resistenza applicato al calcestruzzo che, per lo stato limite considerato, tiene conto della variabilità delle dimensioni e delle proprietà del materiale, della qualità del lavoro, del tipo di cedimento e dell’incertezza nella previsione della resistenza.
Le forze alla compressione del calcestruzzo fattorizzate utilizzate per il controllo degli stati limite finali sono considerate come ϕc f′c. Le forze di trazione del calcestruzzo fattorizzate utilizzate per il controllo degli stati limite finali sono indicate in termini di , dove ϕc = 0,65. Per gli elementi prodotti in impianti di produzione prequalificati conformemente alla norma CSA A23. 4, il fattore di resistenza del calcestruzzo, ϕc, specificato al punto 8. 4. 2 della norma A23. 3-14 può essere assunto come 0,70.
f’c [MPa] – Tensione alla compressione del calcestruzzo
fy [MPa] – Tensione di snervamento dell’acciaio
Ey [MPa] – Modulo di elasticità in acciaio
εy – Deformazione allo snervamento dell’acciaio
εu - Deformazione ultima dell’acciaio
Sollecitazioni di progetto
Nf [kN] – Forza assiale dovuta a carichi di progetto
Mf [kNm] – Momento flettente dovuto a carichi di progetto
Vf [kN] – Forza di taglio dovuta a carichi di progetto
Rinforzo a flessione e a taglio
In questa fase del processo di calcolo, sarà possibile definire il rinforzo flessionale e a taglio nella sezione esistente.
Armatura longitudinale superiore e inferiore
Copriferro del calcestruzzo [mm]: nel calcestruzzo armato, è la distanza minima tra la superficie di rinforzo incorporato e la superficie esterna del calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali
Diametro delle barre longitudinali [mm]
Sezione complessiva [mm2]: il totale delle barre longitudinali.
Armatura trasversale
Numero di bracci delle staffe in direzione Y nst,y e X – nst,x: Ogni staffa ha normalmente 2 bracci, quindi nella tabella quando diciamo due bracci intendiamo un singolo anello, ma se diciamo quattro bracci significa che stiamo considerando due anelli di staffatura. Quindi, nel programma il numero nst è di 2 per due bracci mentre sarà di 4 per quattro bracci come nell’esempio di seguito.
|
|
Diametro della barra – φst [mm]
Passo delle staffe – s [mm]: Distanza tra due staffe
Inclinazione del rinforzo a taglio [°]
Distanza massima tra le file di armature longitudinale [mm]
Risultati
Cliccando sul tasto ”Calcola” alla fine della “Sezione Esistente” verranno visualizzati i risultati che comprenderanno:
Capacità a flessione
Momento resistente - MRd
Deformazione dell’armatura superiore in acciaio εS
Deformazione dell’armatura inferiore dell’acciaio εS’
Profondità dell’asse neutro – x+ per il calcolo del momento flettente positivo
Parametro dello stress block rettangolare - α1
Parametro dello stress block rettangolare - β1
Capacità di taglio
Contributo dell’acciaio alla capacità di taglio – Vs
Contributo del calcestruzzo alla capacità di taglio – Vc
Taglio resistente della sezione trasversale esistente – VR
Cliccando “Sezione rinforzata” nella parte superiore dello schermo sarà possibile selezionare le diverse tipologie di rinforzo con i sistemi FRP:
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Rinforzo a taglio |
Rinforzo a flessione |
Rinforzo a taglio e flessione |
Quando un elemento in calcestruzzo, muratura o acciaio deve essere rinforzato con i sistemi FRP ad applicazione superficiale, occorre innanzitutto verificare che sia in grado di sostenere i carichi specificati senza rinforzo. Se tale condizione non è soddisfatta, il sistema di rinforzo comprende, oltre all’FRP applicato alla superficie, altre misure che gli consentirebbero di sostenere tali carichi senza rinforzo con FRP.
Verifica agli SLU
In questa fase del calcolo sarà possibile scegliere il sistema di rinforzo tra MAPEWRAP (tessuto) o CARBOPLATE (lamine) e le relative caratteristiche geometriche (larghezza, numero di strati) che verranno visualizzate nel relativo disegno.
Lato di rinforzo inferiore
Larghezza bFRP [mm]: larghezza del rinforzo FRP sul lato inferiore bFRP.
Ricordarsi di considerare le larghezze standard delle lamine CARBOPLATE (50-100-150 mm) e dei tessuti MAPEWRAP (100-200-300-400-500 mm) riportate nelle relative schede tecniche.
Numero di strati nFRP [-]: Numero di strati del rinforzo FRP sul lato inferiore nFRP.
Se il sistema di rinforzo verrà applicato sulla parte superiore dell’elementi in c.a., verificare la possibilità di realizzare il sistema di rinforzo considerando la presenza di pilastri, murature, ecc. e se necessario sarà possibile utilizzare un adeguato ancoraggio meccanico come il sistema MAPEWRAP FIOCCO.
Risultati
Capacità a flessione – sezione rinforzata
Profondità dell’asse neutro – x+ per il calcolo del momento flettente
Taglio resistente della sezione esistente – Vy,Rd
Tensione d’acciaio – εs per il calcolo del momento flettente positivo
Lunghezza ottimale dell’ancoraggio – la: lunghezza ottimale dell’ancoraggio, la, ossia la lunghezza dell’ancoraggio oltre il punto in cui non è necessario alcun rinforzo, non deve essere inferiore a la, calcolata come segue:
la non deve essere inferiore a 300 mm o il sistema FRP deve essere adeguatamente ancorato.
Deformazione FRP – εf
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN esegue il calcolo partendo dall’ipotesi che venga soddisfatta la lunghezza ottimale di ancoraggio e che quindi la modalità di rottura non possa avvenire per distacco di estremità.
La resistenza a taglio dell’elemento in c.a. con le strisce di composito viene determinata come segue:
dove Vc e Vs sono i contributi della resistenza a taglio dati dal calcestruzzo e dall’acciaio nella trave rinforzata, determinata conformemente alle disposizioni del punto A23. 3.
Il contributo dell’FRP per la resistenza a taglio delle strisce di composito, VF, si calcola utilizzando la seguente formula:
Dove:
aF = angolo di orientamento delle fibre rispetto all’asse longitudinale dell’asta
Le travi con profondità inferiore a 300 mm possono essere rinforzate per il taglio, purché la trave sia completamente avvolta su tutte e quattro le facce con laminato FRP, oppure si utilizzi un sistema di ancoraggio collaudato per sviluppare la resistenza progettuale dell’armatura FRP incollata esternamente.
In questa fase del calcolo sarà possibile selezionare il sistema di rinforzo MAPEWRAP (tessuto) e scegliere le relative caratteristiche geometriche (larghezza, numero di strati) che verranno visualizzate nel relativo disegno.
Layout trasversale FRP: Il software consente l’applicazione FRP con 4 diversi layout.
Sezione con staffe a U senza ancoraggio |
Sezione con staffe a U con sistema di ancoraggio collaudato
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Strisce applicate lateralmente |
Sezione completamente avvolta |
Nel caso di sistemi di rinforzo ad U su sezioni rettangolari o a T, è possibile migliorare le condizioni di vincolo delle estremità libere dei compositi (non avvolte completamente attorno agli angoli delle sezioni), ad esempio mediante l’applicazione di barre, lamine o strisce di FRP. In tale eventualità, se è dimostrata l’efficacia del vincolo offerto dai suddetti dispositivi, il comportamento del sistema di rinforzo ad U può considerarsi equivalente a quello del rinforzo in avvolgimento.
Nel caso di sezione con una geometria a doppio T, è consigliabile effettuare una verifica puntuale in prossimità del cambio di sezione (bulbo inferiore o superiore) mediante il dimensionamento di un opportuno sistema di connessione costituito da tessuti o connettori a fiocco in grado di contrastare la forza di “spinta a vuoto” esercitata dal rinforzo a taglio in CFRP.
La forma delle travi ad I rende difficile ancorare correttamente le strisce di taglio verticali per evitare la delaminazione, che spesso si traduce in cedimenti estremamente fragili.
L’utilizzo di un adeguato sistema di ancoraggio (come il sistema MAPEWRAP FIOCCO o l’utilizzo di strisce orizzontali CFRP) e una buona preparazione del substrato possono aumentare l’ancoraggio delle strisce FRP a taglio verticale.
Si raccomanda di contattare il servizio di assistenza tecnica MAPEI per avere maggiori informazioni sull’argomento.
Numero di strati [-]: Numero di strati del rinforzo a taglio FRP.
Larghezza bf [mm]: larghezza delle strisce di rinforzo FRP in caso di applicazione discontinua.
Ricordarsi di considerare la larghezza standard dei tessuti MAPEWRAP (100-200-300-400-500 mm) riportata nella relativa scheda tecnica.
Passo strisce pf [mm]: spaziatura delle strisce FRP, misurata ortogonalmente alla direzione delle fibre (bf/pf =1,0 quando le strisce FRP sono adiacenti l’una all’altra o nel caso di elementi FRP bidirezionali).
Per le travi in cui la forza di taglio di progetto è superiore a 0.125∙𝜆 ∙ 𝜙𝑐 ∙ 𝑓′𝑐 ∙ 𝑏𝑤 ∙ 𝑑𝑣, la distanza, SF, deve essere minore tra 𝑤𝐹 + 0.25𝑑𝑣 e 𝑤𝐹+300 𝑚𝑚.
Angolo FRP rispetto all’asse longitudinale dell’elemento [a°] La progettazione del rinforzo FRP dipende sia dalla geometria (spessore, larghezza e passo delle strisce FRP) sia dall’angolo della fibra rispetto all’asse longitudinale dell’elemento.
Rinforzo a taglio in forma ad “U” in forma discontinua e continua con inclinazione di 90°
Rinforzo a taglio in forma ad “U” in forma discontinua e continua con inclinazione di 45°
Rinforzo a taglio a completo avvolgimento in forma discontinua e continua
Per le sezioni rettangolari con il dimensionamento del rinforzo al taglio con tessuti FRP, gli angoli della sezione devono essere arrotondati ad un raggio non inferiore a 20 mm prima di posizionare il rinforzo FRP.
In questo esempio consideriamo la capacità di flessione di una trave in c.a. con una larghezza di 20,0 cm e un’altezza di 40,0 cm con copriferro di 2,5 cm. La sezione è armata longitudinalmente con 2 barre Ø16 inferiori e 2 barre Ø16 superiori.
L’armatura a taglio è costituita da staffe Ø 8.0 passo 15.0 cm.
Proprietà meccaniche dei materiali
Le principali proprietà meccaniche dei materiali sono:
ag [mm] – dimensione nominale massima specificata dell’aggregato grossolano = 20 [mm]
λ – Fattore per il calcestruzzo a bassa densità = 1,00 [-] per il calcestruzzo a densità normale
Φc – Fattore di resistenza del calcestruzzo = 0,65 [-]
f’c – Resistenza a compressione del calcestruzzo = 28 [MPa]
fy – Resistenza snervamento dell’armatura in acciaio = 380 [MPa]
Ey – Modulo elastico dell’acciaio = 200 000 [MPa]
εy – Deformazione di snervamento dell’acciaio = 0,0019 [-]
εu – Deformazione ultima dell’acciaio = 0,01 [-]
Sollecitazioni di progetto
Nf - Azione assiale per I carichi di progetto: 0 [kN]
Mf – Momento agente per I carichi di progetto: 15 [kNm]
Vf – Taglio agente per I carichi di progetto: 100 [kN]
Capacità a flessione – risultati SLU
A23.3 punto 10.1.6 afferma: «La relazione tra lo sforzo di compressione e la deformazione del calcestruzzo può essere basata su curve sforzo-deformazione o essere assunta come qualsiasi forma che dia luogo a una previsione di resistenza sostanzialmente conforme ai risultati di prove complete.» Questa prescrizione può essere soddisfatta con una distribuzione dello sforzo del calcestruzzo con un rettangolo equivalente definita come segue:
· si suppone che lo sforzo del calcestruzzo sia distribuito uniformemente su una zona di compressione equivalente delimitata dai bordi della sezione trasversale e da una linea retta parallela all’asse neutro a una distanza dalla fibra della massima sollecitazione di compressione.
· la distanza va misurata in una direzione perpendicolare a tale asse.
· i fattori e sono assunti come segue:
Dove in accordo con A23.3 - § 8.4.2.
Si assume che lo sforzo del calcestruzzo sia:
Poiché la ricerca della soluzione è un processo iterativo, è necessario stabilire il valore massimo della differenza dalla soluzione perfetta (N=0) per la quale la soluzione è accettabile. Questo valore denominato tolleranza è stabilito uguale a =
Se 𝜀′𝑠<𝜀𝑦 allora 𝜎′𝑠=𝜀′𝑠∙𝐸𝑠 altrimenti 𝜎′𝑠= 𝑓𝑦𝑑. Lo stesso vale per 𝜎𝑠.
In questo caso:
La soluzione trovata è accettabile perché il suo valore è inferiore alla tolleranza.
Capacità a taglio – risultati SLU
La resistenza a taglio della sezione rinforzata con il composito FRP è determinata come segue:
dove Vc e Vs sono i contributi del calcestruzzo e dell’acciaio alla resistenza al taglio della trave rinforzata, determinati conformemente alle disposizioni della norma A23.3.
Tuttavia, Vr non deve superare:
Vr,max = 0.25 𝜙𝑐 𝑓′𝑐 𝑏𝑤 𝑑𝑣
CONTRIBUTO DEL CALCESTRUZZO VC
Il valore di Vc viene calcolato dalla seguente equazione:
𝑉𝑐 = 𝜙𝑐 ∙ 𝜆 ∙ 𝛽∙ √𝑓′𝑐∙ 𝑏𝑤 ∙ 𝑑𝑣
vobe non deve essere minore di 0.05. Nel determinare Vc, il termine non deve essere preso superiore a 8 MPa (A23-3 § 11.3.4).
Nell’equazione precedente dv è la profondità di taglio effettiva per l’acciaio interno pari a:
(A23-3 § 3.14)
Il valore di viene determinato dalla seguente equazione:
Per i tratti contenenti almeno il rinforzo trasversale minimo richiesto è quello dato dall’equazione:
si assume che il parametro equivalente sze della spaziatura delle fessure sia pari a 300 mm. In caso contrario, si calcola con l’equazione:
Se 𝑓′𝑐 supera 70 MPa, il termine viene considerate nullo se 𝑓′𝑐 è compreso tra 60 e 70 MPa, viene ridotto linearmente fino a zero.
Se non ci sono calcoli più accurati, si trova la deformazione longitudinale al centro della profondità della sezione trasversale con:
Dove:
· Vf taglio sollecitante di progetto
· Mf Momento sollecitante di progetto
· Nf Azione assiale di progetto
Nella valutazione di 𝜀𝑥 si applicano le seguenti condizioni:
· Vf e Mf sono considerate quantità positive e Mf deve essere inferiore a 𝑉𝑓∙𝑑𝑣.
· Nel calcolo di As, quando l’area delle barre risulta inferiore alla loro lunghezza di sviluppo rispetto alla sezione considerata viene ridotta proporzionalmente alla loro mancanza di sviluppo completo.
In evaluating of 𝜀𝑥, the following conditions shall apply:
· Vf and Mf shall be taken as positive quantities and Mf shall not be taken as less than 𝑉𝑓∙𝑑𝑣.
=337.5 mm
Come indicato al punto A23.3-14 § 11.3.6.4(f) non deve essere considerato maggiore di 0.003.
Per le sezioni con almeno il rinforzo trasversale minimo (A 23.3-14 §11.2.8.2)
Si assume che il parametro equivalente di spaziatura delle fessure, sze sia pari a 300 mm. Dato che Av = 50,24 ∙ 2 = 100,48 mm2 in questo caso sze = 300 mm
= 0.65
CONTRIBUTO DELL’ACCIAIO VS
Per gli elementi con rinforzo trasversale perpendicolare all’asse longitudinale, Vs viene calcolato come segue:
dove α è l’angolo di rinforzo trasversale inclinato all’asse longitudinale. (A23-3 § 11.3.5).
L’angolo di inclinazione θ delle sollecitazioni diagonali di compressione si calcola come (A23-3 § 11.3.6.4):
𝜃 = 29° + 7000 ∙ 𝜀𝑥 = 29° + 7000 ∙ = 35,3°
TAGLIO RESISTENTE
Risultati SLU
Cliccando sul pulsante «Calcola» alla fine della “sezione esistente” vengono visualizzati i risultati della verifica SLU (Stato Limite Ultimo) che includono:
Momento resistente positivo MRd,SLU,pos 54,38 kNm
Resistenza a taglio della sezione esistente VRd 142,79 kN
Quando un elemento in calcestruzzo viene rinforzato con i sistemi FRP ad applicazione superficiale, occorre innanzitutto verificare che sia in grado di sostenere i carichi specificati senza rinforzo. Se tale condizione non è soddisfatta, il sistema di rinforzo comprende, oltre all’FRP applicato alla superficie, altre misure che gli consentirebbero di sostenere tali carichi senza rinforzo con FRP.
L’analisi ingegneristica prende in considerazione sia lo stato limite ultimo che quello di esercizio e tiene conto dei seguenti tre stati della struttura:
1. la struttura esistente prima del rinforzo.
2. la struttura dopo il rinforzo con il sistema FRP pienamente efficace.
3. la struttura dopo il rinforzo con il sistema FRP non più efficace.
Ai carichi finali, per una sezione rinforzata con sistemi FRP devono essere studiati i seguenti modi di cedimento flessionale:
(a) frantumazione del calcestruzzo in compressione prima della rottura del FRP o dello snervamento dell’acciaio di rinforzo.
b) cedimento dell’acciaio e/o rottura del FRP in tensione seguita da frantumazione del calcestruzzo.
La resistenza al momento fattorizzata deve essere basata sulla compatibilità della deformazione e sull’equilibrio utilizzando i fattori di resistenza e le proprietà del materiale specificate al punto 7. 2 e le seguenti ipotesi aggiuntive:
1. La sollecitazione nel rinforzo e nel calcestruzzo deve essere considerata direttamente proporzionale alla distanza dall’asse neutro, ad eccezione dei tendini non legati, delle estremità flessionali profonde e delle regioni di discontinuità.
2. Deve esistere un legame perfetto tra calcestruzzo, acciaio e materiali compositi FRP.
3. La deformazione massima alla fibra di compressione estrema va assunta come 0,0035.
Il rinforzo flessionale è realizzato da 1 strato di tessuto unidirezionale in fibra di carbonio MAPEWRAP C UNI-AX 300, con larghezza bf = 200mm nella parte inferiore dell’elemento in calcestruzzo.
Le caratteristiche tecniche del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 sono riassunte di seguito:
Spessore nominale del tessuto tf 0.5 mm
Resistenza a trazione ultima ff,uk 1490.0 MPa
Modulo elastico Ef 83869.0 MPa
Deformazione ultima εfk 0.017
Numero di strati: nf 1.0
Larghezza del tessuto FRP 200 mm
Fattore FRP ΦF 0.75
Area di FRP come rinforzo esterno =
Lo sforzo massimo di trazione nel laminato FRP non deve essere superiore a:
non deve essere maggiore di 0,007.
La profondità rispetto all’asse neutro x si ottiene soddisfacendo contemporaneamente l’equilibrio interno della forza e la compatibilità della deformazione. Per risolvere la profondità dell’asse neutro, x, si può usare una procedura di soluzione iterativa.
When
c = 58.82 mm
Capacità a flessione allo SLU
In conformità alla norma CSA S 806, paragrafo 11.3.1.9, per i sistemi di rinforzo FRP ad attacco superficiale, la lunghezza dell’ancoraggio oltre il punto in cui non è richiesto alcun rinforzo non deve essere inferiore a la, calcolata come segue:
la, non deve essere inferiore a 300 mm o il sistema FRP deve essere adeguatamente ancorato.
La trave è rinforzata con una fascia ad U senza applicazione di ancoraggio con 1 strato di tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 con larghezza bf = 100mm e spaziatura pf = 200,0 mm.
La trave in cemento armato esistente deve essere rinforzata con staffe a U in FRP senza ancoraggio, seguendo in particolare la tecnica della posa a secco.
Le caratteristiche tecniche del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 sono riassunte di seguito:
Spessore nominale del tessuto tf 0.5 mm
Resistenza a trazione ultima ff,uk 1490.0 MPa
Modulo elastico Ef 83869.0 MPa
Deformazione ultima εfk 0.017
Numero di strati: nf 1.0
Larghezza del tessuto FRP 200 mm
Fattore FRP ΦF 0.75
Il contributo dell’FRP alla resistenza al taglio della trave rinforzata, VF, si calcola utilizzando:
Dove:
αF = angolo di orientamento delle fibre rispetto all’asse longitudinale dell’elemento. (S-806 §11.3.2.6).
Per le travi in cui la forza di taglio di progetto è superiore a 0.125∙𝜆 ∙ 𝜙𝑐 ∙ 𝑓′𝑐 ∙ 𝑏𝑤 ∙ 𝑑𝑣, il passo delle staffe, SF, deve essere minore di 𝑤𝐹 + 0.25𝑑𝑣 e 𝑤𝐹+300 𝑚𝑚.
Nelle travi con acciaio trasversale, le strisce FRP devono essere collocate tra le staffe in acciaio anziché sopra le staffe in acciaio.
Il valore di εF nell’equazione precedente si calcola come segue:
Considerando la disposizione del rinforzo a taglio (staffe sagomate senza ancoraggio) occorre considerare il coefficiente di riduzione del legame, kv , deve essere calcolato come indicato nella norma CSA S806 § 11.3.2.10:
Dove:
Come riportato in precedenza:
Per le travi con una forza di taglio di progetto VF =100KN è maggiore di Vmin,spac il passo delle staffe deve essere minore di:
Vmin,spac = 0.125 λ 𝜙𝑐 𝑓′𝑐 𝑏𝑤 𝑑𝑣 = 0,125 * 1 * 0,65 * 28 * 200 * 337,5 = 153,56 KN
Il passo delle staffe progettato va bene.
Area del rinforzo esterno FRP =
Risultati SLU
La capacità a flessione e taglio della trave rinforzata sono:
Capacità di flessione positiva della sezione trasversale rinforzata MRd,SLU,FRP 75.28 kNm
Capacità di taglio della sezione trasversale rinforzata VRd,FRP 197,88 kN
In questa sezione verranno presentate le modalità di rinforzo di pilastri in c.a. esistenti.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (calcestruzzo e acciaio) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche medie del calcestruzzo (fcm) e le resistenze medie dell’acciaio (fym).
· Geometria dell’elemento strutturale (base e altezza della sezione)
· Distribuzione dell’armatura, che consideri i copriferri e i corretti quantitativi di armatura a flessione e a taglio della trave esistente.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Dimensioni dell’elemento strutturale (luce della trave, interassi, aree di influenza, ecc)
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Una volta aver individuato le sezioni in cui le sollecitazioni agenti (, , ) risultino superiori alla loro capacità (, , ), sarà possibile eseguire il calcolo e dimensionare il rinforzo.
L’applicativo permette di calcolare e visualizzare il dominio 3D della sezione esistente.
Al fine di visualizzare i risultati della verifica, l’applicativo sarà in grado di restituire i diagrammi di capacità del pilastro in oggetto prima e dopo l’intervento di rinforzo.
In questa parte dell’applicativo dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame in virtù dello stato di fatto (Sezione esistente).
Dimensioni della sezione
L’applicativo permette il calcolo del rinforzo delle seguenti tipologie di sezioni:
Sezione rettangolare |
Altezza - h [mm]: altezza della sezione rettangolare. Larghezza – b [mm]: larghezza o base della sezione rettangolare |
|
Sezione circolare (piena o cava) |
Raggio esterno - re [mm]: raggio esterno della sezione circolare
Raggio esterno - ri [mm]: raggio interno da inserire nel caso in di sezione circolare cava. Nel caso di una sezione circolare piena, tale valore dovrà essere uguale a 0. |
|
Proprietà meccaniche dei materiali
Fattore di confidenza - FC: coefficiente che riduce le resistenze medie ottenute dalle indagini in situ. Tale coefficiente dipende dal numero delle prove eseguite e nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1.
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
|
LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Coefficiente di omogeneizzazione - n: valore numerico che contraddistingue il rapporto tra moduli elastici dei materiali che compongono il calcestruzzo armato: conglomerato cementizio ed acciaio. Al fine di poter studiare il calcestruzzo armato come un materiale perfetto, le norme tecniche per le costruzioni, per il metodo alle tensioni ammissibili o verifiche agli SLE (Stati limiti di Esercizio), tiene conto dell'effetto concomitante di fluage e di ritiro nel modulo n fissandolo pari a 15. Tale assunzione risulta indipendente dalla classe di resistenza del calcestruzzo, e rappresenta un valore intermedio tra quello per carichi istantanei e quello per carichi permanenti.
Resistenza a compressione media del calcestruzzo - fcm [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a compressione del calcestruzzo sono i valori medi fcm derivanti dalle prove in situ.
Qualora questo valore non fosse disponibile, è possibile fare riferimento al punto 11.2.10.1 delle NTC 2018 nel quale la resistenza a compressione media viene calcolata secondo la seguente relazione:
fcm = fck + 8
A partire da questo valore l’applicativo calcolerà automaticamente in funzione del fattore di confidenza FC (variabile in funzione del livello di conoscenza della struttura LC) e della duttilità del meccanismo di collasso le seguenti resistenze meccaniche:
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo (meccanismi duttili) - fcd,d [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso di meccanismi duttili (flessione):
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo (meccanismi fragili) - fcd,t [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso delle verifiche a taglio, all’interno dell’applicativo tale valore viene ulteriormente ridotto del coefficiente di sicurezza dei materiali γm = 1.5.
Nella seguente tabella sono riportati i valori delle resistenze meccaniche delle principali tipologie di calcestruzzo previste dalle norme italiane.
Resistenza a trazione media dell’acciaio - fym [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a trazione dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento sono i valori medi derivanti dalle prove in situ.
A partire da questo valore l’applicativo calcolerà automaticamente la seguente resistenza meccanica:
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fyd [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento.
Modulo elastico – Es [MPa]: modulo di elasticità delle armature metalliche.
Nella seguente tabella sono riportati i valori tipici di resistenze e moduli elastici delle principali tipologie di acciai riportati nelle principali normative italiane dal 1939.
Sollecitazioni
Sforzo normale - N [KN]: sforzo normale agente all’atto dell’applicazione del rinforzo.
Momento agente al momento del rinforzo - M0 [KN]: momento flettente sollecitante la sezione di c.a. all’atto dell’applicazione del rinforzo. Pertanto si suggerisce di considerare il momento dovuto al peso proprio e ai carichi permanenti non strutturali (non incrementati per coefficienti parziali di sicurezza).
Distribuzione geometrica delle armature a flessione e taglio
Armature longitudinali:
Sezione rettangolare |
Copriferro direzione x - cx [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura in direzione x.
Copriferro direzione y - cy [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura, in direzione y.
Diametro 4 barre negli angoli - φa [mm]: diametro delle 4 barre che si trovano negli angoli del pilastro
Faccia x, Numero barre (nx) e diametro barre - (φx) [mm]: diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano nei due lati nella direzione “x” della sezione del pilastro (escluse le barre negli angoli).
Faccia y, Numero barre (ny) e diametro barre - (φy) [mm]: diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano nei due lati nella direzione lati “y” della sezione del pilastro (escluse le barre negli angoli).
Sezione complessiva [mm2]: area di armatura longitudinale calcolata come prodotto del numero di armature per l’area di ciascuna di esse (dato il diametro iniziale). |
|
Numero braccia direzione X – nst,x: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
Numero braccia direzione Y – nst,y: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
Diametro staffe – φst: Diametro delle staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Passo staffe - sst [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
|
|
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Sezione circolare (piena o cava) |
Copriferro - c [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura.
Numero barre longitudinali (n) [mm]: numero e diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano all’interno del pilastro. L’applicativo distribuisce omogeneamente tali armature lungo il perimetro interno del pilastro. Nel caso di sezioni cave, tale armatura viene replicata anche internamente rispettando il copriferro precedentemente indicato.
Diametro barre - (φ) [mm]: diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano all’interno del pilastro.
Diametro staffe – φst: Diametro delle staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Passo staffe - sst [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio). |
|
Risultati
Verifiche S.L.U.
Sforzo normale – Nmax: massima capacità assiale del pilastro
Momento resistente positivo – M+Rd: Momento ultimo positivo della sezione nelle due direzioni
Momento resistente negativo – M-Rd: Momento ultimo positivo della sezione nelle due direzioni
Taglio resistente della sezione in direzione Y – VRd,y: Taglio massimo della sezione in direzione Y della sezione esistente e della sezione rinforzata.
Taglio resistente della sezione in direzione X – VRd,x: Taglio massimo della sezione in direzione X della sezione esistente e della sezione rinforzata.
Al click del Tab “Sezione rinforzata” si potranno selezionare le diverse tipologie di rinforzo nel seguito riassunte:
· Sistemi FRP, Fiber Reinforced Polymers, costituiscono una vasta gamma di materiali compositi costituiti da una matrice polimerica di natura organica (resina epossidica) con la quale viene impregnato un rinforzo in fibra lunga e continua di elevate proprietà meccaniche.
In questo caso il rinforzo potrà essere realizzato secondo due diverse modalità:
o Rinforzo a taglio e confinamento
o Rinforzo a pressoflessione e taglio (confinamento)
Non sarà possibile eseguire rinforzi solo a flessione (rinforzo applicato verticalmente) e sarà necessario dimensionare un minimo intervento di rinforzo trasversale al fine di evitare fenomeni di instabilità dei tessuti verticali.
Nel caso in cui venga selezionato un rinforzo con un sistema FRP, è possibile scegliere fra 2 diverse modalità di rinforzo:
· Malte della linea HPC, malte cementizie fibrorinforzate con fibre strutturali d’acciaio diffuse omogeneamente all’interno di una matrice cementizia ad elevatissime prestazioni meccaniche.
La scelta fra le due tipologie di rinforzo dovrà avvenire a seconda delle necessità progettuali nel seguito sinteticamente riassunte:
Nel seguente grafico sono riassunti schematicamente le capacità a pressoflessione di un pilastro rettangolare rinforzato con le diverse tecniche (FRP e HPC).
Nel seguente grafico sono riassunti schematicamente le capacità a taglio di un pilastro rettangolare rinforzato con le diverse tecniche (FRP e HPC).
La presente sezione permette di calcolare il rinforzo a taglio e confinamento ottenibile mediante la cerchiatura dei pilastri mediante tessuti in FRP della linea MAPEWRAP.
CONFINAMENTO
Un adeguato confinamento degli elementi di c.a. può determinare un miglioramento delle prestazioni dell’elemento strutturale, consentendo di incrementare:
· la resistenza ultima e la corrispondente deformazione ultima di elementi sollecitati da sforzo normale centrato o con piccola eccentricità;
· la duttilità e, congiuntamente all’impiego di rinforzi longitudinali (§ 4.2.2.4 del CNR DT 200), la resistenza ultima di elementi pressoinflessi.
L’incremento della resistenza a compressione e della corrispondente deformazione ultima del calcestruzzo confinato con FRP dipendono dalla pressione di confinamento applicata. Quest’ultima è funzione della rigidezza del sistema di rinforzo e della forma della sezione trasversa-le dell’elemento confinato.
Un tipico legame (tensione-deformazione) esibito da provini compressi, confinati con FRP, è riportato nella seguente figura:
Unless a more detailed analysis is performed, the evaluation of the ultimate curvature of a FRP confined concrete member under combined bending and axial load may be accomplished by assuming a parabolic-rectangular approximation for the concrete stress-strain relationship, characterized by an ultimate strain eccu, computed as follows:
L’effetto del confinamento (e non del Rinforzo a taglio) può essere effettuato a condizione che entrambe le seguenti condizioni vengano verificate:
· b/h>2
·
In caso contrario, sarà possibile effettuare delle adeguate connessioni passanti al fine di evitare tali limitazioni geometriche.
RINFORZO A TAGLIO
Il rinforzo a taglio si rende necessario nel caso di elementi strutturali per i quali il taglio di calcolo, eventualmente valutato con i criteri della gerarchia delle resistenze, sia superiore alla corrispondente resistenza di calcolo. Quest’ultima deve essere determinata considerando i contributi del calcestruzzo e dell’eventuale armatura trasversale metallica presente.
La resistenza di progetto a taglio dell’elemento rinforzato può essere valutata attraverso la seguente relazione:
dove:
è la
capacità a taglio-trazione dell’armatura trasversale valutata come da normativa
vigente
è la
capacità a taglio-trazione del rinforzo in FRP
è la capacità a taglio-compressione del calcestruzzo valutata come da normativa vigente
Nel caso dei pilastri è previsto che tale rinforzo sia valido solo per applicazioni a “completo avvolgimento”.
Nel caso di elementi di discontinuità che non permettano il rispetto di tale condizione sarà necessario provvedere alla realizzazione di un opportuno sistema di ancoraggio.
Esposizione: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
Tipologia di rinforzo longitudinale: tramite il menu a tendina è possibile scegliere due tipologie di rinforzo:
Rinforzo a strisce |
Rinforzo continuo
|
|
|
Larghezza strisce bf [mm]: La larghezza delle strisce, misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre (nel caso di strisce poste in adiacenza o di elementi di rinforzo bidimensionali si assume bf/pf =1.0).
Passo strisce - pf [mm]: Passo delle strisce, misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre. Nel caso di sistemi di rinforzo discontinui costituiti da strisce di materiale composito, la larghezza, bf, ed il passo, pf, delle strisce, misurati (in mm) ortogonalmente alla direzione delle fibre, devono rispettare le seguenti limitazioni: 50 mm ≤ bf ≤ 250 mm e bf ≤ pf ≤ min{0.5·d, 3·bf, bf + 200 mm}.
Numero di strati – nFRP [-]: All’interno del CNR DT 200 R1 2013 §2.2.3 Sistemi impregnati in situ, come i tessuti della linea MAPEWRAP, viene fortemente sconsigliato l’impiego di un numero di strati di tessuto superiore a 5 strati. Per necessità specifiche suggeriamo di contattare il servizio di assistenza tecnica dedicata.
Coefficiente parziale per i materiali - γf,d: Per il solo Stato Limite Ultimo di distacco dal supporto sono suggeriti valori di γm = γf,d variabili, a giudizio del progettista, da 1.20 a 1.50 in funzione della maggiore o minore possibilità di prevedere, per la specifica applicazione, l’effettivo comportamento del composito nei riguardi del distacco dal supporto.
Raggio di curvatura – rc [mm]: Negli interventi di rinforzo a taglio, torsione e confinamento è opportuno procedere ad un preventivo arrotondamento degli spigoli degli elementi rinforzati, allo scopo di evitare pericolose concentrazioni di tensione ivi localizzate, che potrebbero provocare una rottura prematura del composito. Così come previsto al punto 4.8.2.2 (2) il raggio di curvatura rc dell’arrotondamento deve essere almeno pari a 20 mm
Effetto sulle prestazioni a TAGLIO (lungo le direzioni principali sezioni x e y)
Contributo a taglio dell'armatura trasversale - VRd,s [KN]: contributo delle armature metalliche trasversali alla resistenza a taglio di progetto
Contributo a taglio del calcestruzzo - VRd,c [KN]: contributo della biella compressa di calcestruzzo alla resistenza a taglio di progetto
Capacità a taglio della sezione esistente - VRd [KN]: Capacità a taglio della sezione esistente
Contributo a taglio del sistema di rinforzo FRP – VRd,f [KN]: contributo del rinforzo di FRP alla resistenza a taglio di progetto
Capacità a taglio della sezione rinforzata VRd,FRP [KN]: Capacità a taglio della sezione rinforzata con FRP
Effetto sulle prestazioni a CONFINAMENTO
Sforzo normale ultimo sezione esistente - NRd [KN]: Forza di compressione centrata dell’elemento esistente senza rinforzo
Sforzo normale ultimo sezione rinforzata - NRcc,d [KN]: Forza di compressione centrata dell’elemento esistente in c.a. rinforzata con sistema FRP
Nel caso di rinforzo a flessione di pilastri, l’applicativo prevede la possibilità di inserire i rinforzi nelle due direzioni principali del pilastro (X e Y) in maniera simmetrica.
Coefficiente parziale per i materiali (γf,d)- Per il solo Stato Limite Ultimo di distacco dal supporto sono suggeriti valori di γm = γf,d variabili, a giudizio del progettista, da 1.20 a 1.50 in funzione della maggiore o minore possibilità di prevedere, per la specifica applicazione, l’effettivo comportamento del composito nei riguardi del distacco dal supporto.
Condizione di carico (kq)
L’introduzione del coefficiente kq è giustificata sulla base di risultati di prove sperimentali ed analisi numeriche per distinguere tra la condizione di carico distribuito (kq = 1.25) e quella di carico concentrato (kq = 1), atteso il palese effetto benefico della prima condizione rispetto alla seconda. Il valore kq = 1.25 rappresenta comunque una scelta cautelativa, dato il ridotto numero di prove sperimentali con carico distribuito attualmente disponibili.
Esposizione
In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
Larghezza – lFRP,y e lFRP,x [mm]: larghezza (espressa in mm) del rinforzo FRP applicato su entrambi i lati in direzione y (lFRP,y) e in direzione x (lFRP,x) della sezione del pilastro.
Si ricorda di tenere conto delle larghezze standard di lamine (tipicamente 50-100-150 mm) e tessuti (tipicamente 100-200-300-400-500 mm) riportati sulle schede tecniche. Si ricorda che è anche possibile provvedere all’applicazione di sistemi di rinforzo affiancati.
Numero di strati – nFRP,y e nFRP,x [-]: Numero di strati di rinforzo FRP applicato su entrambi i lati in direzione y (nFRP,y) e in direzione x (nFRP,x) della sezione del pilastro.
All’interno del CNR DT 200 R1 2013 §2.2.3 Sistemi impregnati in situ, come i tessuti della linea MAPEWRAP, viene fortemente sconsigliato l’impiego di un numero di strati di tessuto superiore a 5 strati. Nel caso dell’applicazione di lamine in carbonio della linea CARBOPLATE il numero massimo consigliato è di 3 strati. Per necessità specifiche suggeriamo di contattare il servizio di assistenza tecnica dedicata.
Diagrammi di capacità
Nei seguenti diagrammi sono riassunti i risultati in forma grafica del rinforzo a flessione del pilastro.
Diagrammi delle deformazioni
Nei seguenti diagrammi sono riassunti i risultati in forma grafica relativi alle deformazioni della sezione esistente con quella della medesima sezione rinforzata con FRP.
Capacità flessionale della sezione
In questa parte sono riassunti i risultati della sezione esistente e della sezione rinforzata nelle due diverse direzioni principali (x e y) sottolineando gli incrementi percentuali raggiungibili.
Inoltre, cliccando sul bottone “DOWNLOAD” l’utente potrà scaricare un file Excel che permette di visualizzare anche in tale formato i risultati dei diagrammi di capacità della sezione.
Nel caso di un rinforzo a flessione di pilastri è indispensabile applicare, seppur minimo, anche un rinforzo a taglio/confinamento per evitare fenomeni di instabilità del rinforzo verticale a flessione. Si ricorda inoltre nel caso di rinforzo a pressoflessione di dimensionare correttamente un ancoraggio efficace del rinforzo (verticale) a flessione al fine di permettere la corretta trasmissione dei carichi fra fondazione-pilastro o pilastro-pilastro.
Rinforzo presso-flessione pilastro-fondazione
1. Calcestruzzo esistente
2. Rinforzo a flessione verticale (MAPEWRAP o CARBOPLATE)
3. Sistema di connessione a fiocco (MAPEWRAP C FIOCCO)
4. Rinforzo a taglio/confinamento con MAPEWRAP
Rinforzo presso-flessione pilastro-pilastro attraverso il solaio
1. Solaio esistente
2. Pilastro esistente
3. Rinforzo a flessione verticale (MAPEWRAP o CARBOPLATE)
4. Sistema di connessione a fiocco (MAPEWRAP C FIOCCO)
5. Rinforzo a taglio/confinamento con MAPEWRAP
In questa sezione è possibile scegliere il materiale ed inserire le caratteristiche geometriche del ringrosso. Nel calcolo è importante considerare che lo spessore minimo del rinforzo dovrà essere superiore a 2cm e con uno spessore massimo di 5cm. Per spessori superiori è necessario posizionare delle opportune armature di contrasto. Per necessità specifiche suggeriamo di contattare il servizio di assistenza tecnica dedicata.
Spessore del rinforzo lato1 – b1 [mm]
Spessore del rinforzo lato2 – b2 [mm]
Spessore del rinforzo inferiore – h1 [mm]
Spessore del rinforzo superiore – h2 [mm]
Armatura supplementare a FLESSIONE opzionale annegata all’interno del rinforzo. In tal caso è necessario contattare il servizio di assistenza tecnica al fine di verificare la possibilità di tale integrazione in virtù degli spessori del ringrosso.
Diametro 4 barre negli angoli - φa [mm]: diametro delle 4 barre che si trovano negli angoli del pilastro
Faccia x, Numero barre (nx) e diametro barre - (φx) [mm]: diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano nei due lati nella direzione “x” della sezione del pilastro (escluse le barre negli angoli).
Faccia y, Numero barre (ny) e diametro barre - (φy) [mm]: diametro delle “n” barre longitudinali che si trovano nei due lati nella direzione lati “y” della sezione del pilastro (escluse le barre negli angoli).
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fyd [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura aggiuntiva longitudinale annegata all’interno del rinforzo.
Armatura supplementare a TAGLIO opzionale annegata all’interno del rinforzo. In tal caso è necessario contattare il servizio di assistenza tecnica al fine di verificare la possibilità di tale integrazione in virtù degli spessori del ringrosso.
Numero braccia direzione X – nst,x: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
Numero braccia direzione Y – nst,y: numero di barre di armatura trasversale disposte ortogonalmente alla direzione del taglio sollecitante.
Diametro staffe – φst: Diametro delle staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Passo staffe - sst [mm]: Distanza fra le staffe che costituiscono l’armatura trasversale (a taglio).
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fyd [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura aggiuntiva a taglio annegata all’interno del rinforzo.
Risultati
Al termine del calcolo il MAPEI STRUCTURAL DESIGN restituisce i risultati in termini di incremento di capacità flessionale nelle due direzioni e la nuova capacità a taglio del pilastro.
Viene inoltre effettuata una verifica allo scorrimento confrontando le sollecitazioni taglianti (ricavate dalla capacità a taglio dell’elemento) e le resistenze a scorrimento derivanti da opportune prove sperimentali.
Verifiche S.L.U.
Sforzo normale – Nmax: massima capacità assiale del pilastro
Momento resistente positivo – M+Rd: Momento ultimo positivo della sezione nelle due direzioni
Momento resistente negativo – M-Rd: Momento ultimo positivo della sezione nelle due direzioni
Taglio resistente della sezione in direzione Y – VRd,y: Taglio massimo della sezione in direzione Y della sezione esistente e della sezione rinforzata.
Taglio resistente della sezione in direzione X – VRd,x: Taglio massimo della sezione in direzione X della sezione esistente e della sezione rinforzata.
Nel seguente esempio di calcolo viene ipotizzato un pilastro con le seguenti caratteristiche:
L’elemento in c.a. da rinforzare ha una sezione trasversale di larghezza 30.0 cm e di altezza 50.0 cm con copriferro di 3.0 cm. La sezione è armata longitudinalmente con 4 barre Ø 16.0 e con 1.0 barre Ø16.0 in direzione “Y” e con 1.0 barre Ø16.0 in direzione “X”. L’armatura a taglio è costituita da staffe Ø 6.0 passo 20.0 cm con 2 braccia per entrambe le direzioni.
Le caratteristiche meccaniche di progetto del calcestruzzo esistente sono:
· Resistenza a compressione di progetto (elementi/meccanismi duttili) fcd 20.0 MPa
· Resistenza a compressione di progetto (elementi/meccanismi fragili) fcd 13.3MPa
Le caratteristiche meccaniche di progetto dell’acciaio esistente sono:
· Resistenza a trazione di progetto (elementi/meccanismi duttili) fyd 300.0 Mpa
· Resistenza a trazione di progetto (elementi/meccanismi fragili) fyd 260.9 Mpa
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi duttili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi fragili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto, e per il coefficiente di sicurezza parziale del materiale. Per il calcestruzzo il coefficiente parziale di sicurezza ϒc è pari a 1,5, per l’acciaio ϒs è pari a 1,15 (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
Sforzo normale resistente NRd kN
Momento massimo resistente lungo “X” MRd,x 108.68 kNm
Momento massimo resistente lungo “Y” MRd,y 62.13 kNm
Taglio massimo resistente lungo “X” VRd,x 17.92 kN
Taglio massimo resistente lungo “Y” VRd,y 31.2 kN
Rinforzo a taglio e confinamento
L’intervento riguarda il confinamento e il rinforzo a taglio di un pilastro in c.a. mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio tipo MAPEWRAP C UNI-AX 300.
Si noti che il contributo dato dal confinamento va valutato in termini di deformazione ultima se la sezione è presso inflessa con grande eccentricità, ed in termini di aumento di resistenza se la sezione è sollecitata con sforzo normale centrato o con piccola eccentricità.
Si consideri un’applicazione in ambiente esterno (Tabella 3-2 CNR-DT 200R1/2013) ed è realizzata in fibra di carbonio e resina epossidica. Pertanto, si adottino i seguenti valori:
‐ coefficiente di sicurezza FRP (rottura) : γ f =1.1
‐ fattore di conversione ambientale: ηa = 0.85
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Sforzo normale ultimo
dove:
è il
coefficiente parziale per il modello di resistenza
è l’area
della sezione trasversale dell’elemento
è l’area
dell’armatura metallica
è la
tensione di progetto dell’acciaio
è la resistenza di progetto calcestruzzo confinato ed è pari a
dove:
è la
tensione di progetto del calcestruzzo non confinato
è la pressione efficace di confinamento ed è pari a
dove:
è la pressione di confinamento ed è pari a
dove:
è la percentuale geometrica di rinforzo e, per sezione rettangolare/quadrata, è pari a
mentre per sezione circolare è pari a
in cui b
e h sono le dimensioni della sezione
è
il modulo di elasticità normale del materiale in direzione delle fibre
è la deformazione ridotta di calcolo del composito fibrorinforzato ed è pari a
dove:
è la deformazione ultima del tessuto ed è pari a
nel caso di piccola eccentricità
è il coefficiente di efficienza ed è pari a
dove:
in caso di fasciatura continua, altrimenti
dove:
è
la minima dimensione trasversale dell’elemento rettangolare oppure il diametro
della sezione circolare
coefficiente diverso dall’unità solo in caso di fasciatura ad elica, altrimenti
dove:
è
l’angolo di inclinazione delle fibre
per sezione circolare, altrimenti
in cui b’ e h’ sono le dimensioni della sezione trasversale al netto della curvatura ed Ag è l’area della sezione trasversale.
L’incremento di duttilità della
sezione confinata è dato dalla:
%
dove:
è la
tensione di progetto del calcestruzzo non confinato
è la pressione efficace di confinamento e può essere stimata attribuendo alla deformazione ridotta di calcolo un valore pari a
Per sezioni rettangolari per le quali ovvero non va considerato l’effetto del confinamento
SFORZO NORMALE ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Lo sforzo normale ultimo della sezione confinata è dato dalla:
TAGLIO
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Resistenza di progetto a taglio
dove:
è la
capacità a taglio-trazione dell’armatura trasversale valutata come da normativa
vigente
è la
capacità a taglio-trazione del rinforzo in FRP
è la capacità a taglio-compressione del calcestruzzo valutata come da normativa vigente
Contributo del rinforzo per sezione rettangolare
Contributo del rinforzo per sezione circolare in avvolgimento continuo
dove:
è il
coefficiente parziale per il modello di resistenza
è l’altezza
utile della sezione
è il
diametro della sezione
è lo
spessore del rinforzo
è l’angolo
di inclinazione delle fibre rispetto all’asse dell’elemento
è l’angolo
di inclinazione delle fessure da taglio rispetto all’asse dell’elemento (da
assumere pari a 45°)
è la
larghezza delle strisce (nel caso di rinforzo discontinuo )
è il passo delle strisce (nel caso di rinforzo discontinuo )
I valori di e devono essere misurati ortogonalmente alla direzione delle fibre e nel caso di strisce poste in adiacenza il rapporto deve porsi pari a 1.
Resistenza di calcolo del rinforzo per disposizione ad U su sezione rettangolare
Resistenza di calcolo del rinforzo per disposizione in avvolgimento su sezione rettangolare
di cui il contributo del secondo termine va considerato solo se positivo
dove:
è l’altezza
utile della sezione
è l’altezza
dell’anima della trave
è la resistenza di progetto del rinforzo ed è pari a
è un coefficiente pari a
è la lunghezza efficace di calcolo ed è pari a
dove:
e
sono il
modulo di elasticità normale alla direzione della forza e lo spessore del
rinforzo
è il valore di progetto dell’energia di frattura e pari a
dove:
e
sono i valori medi delle resistenze a compressione ed
a trazione del calcestruzzo valutate in situ, in mancanza di dati sperimentali
le resistenze possono essere dedotte dalla in
accordo a quanto indicato dalle NTC
è un coefficiente correttivo di tipo geometrico ed è pari a:
dove:
nel
caso di rinforzo discontinuo
nel caso di rinforzo continuo
con rapporto tra la larghezza del rinforzo e la larghezza dell’elemento rinforzato:
è
un coefficiente correttivo da porsi pari a 0,023 mm per i compositi preformati
e 0,037 mm per i compositi impregnati in situ
è pari a
con valore ultimo dello scorrimento tra FRP e supporto
fattore
correttivo
è la resistenza di progetto alla delaminazione ed è pari a
con variabile tra 1,20 e 1,50
Resistenza di calcolo del rinforzo per disposizione in avvolgimento () su sezione circolare
dove:
è il modulo
di elasticità normale del composito nella direzione delle fibre
In definitiva:
TAGLIO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
RINFORZO A PRESSO-FLESSIONE
L’intervento riguarda il rinforzo a flessione del pilastro mediante l’applicazione di tessuti in fibra di carbonio tipo MAPEWRAP C UNI-AX 600 da 200mm e 400mm rispettivamente sui lati X e Y della sezione.
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Ipotesi:
ü Conservazione delle sezioni piane;
ü Perfetta aderenza dei materiali;
ü Resistenza a trazione del calcestruzzo nulla;
ü Legami costitutivi del calcestruzzo e dell’acciaio conformi alle normative vigenti;
ü Legame costitutivo del composito elastico lineare fino a rottura.
La rottura per flessione avviene per raggiungimento di una delle due deformazioni ultime:
1. deformazione calcestruzzo
2. deformazione del composito fibrorinforzato
dove:
dove:
è la deformazione
di calcolo dell’armatura pre-esistente
è la deformazione
pre-esistente all’applicazione del rinforzo in corrispondenza del lembo teso
è la tensione massima di progetto ed è pari a
dove:
è un coefficiente
correttivo
per carichi distribuiti e per carichi concentrati
Caso 1. Momento ultimo per raggiungimento della massima deformazione nel calcestruzzo
Deformazione composito
Deformazione calcestruzzo compresso
Deformazione acciaio in compressione
Deformazione acciaio in trazione
Se gli acciai sono in fase elastica, le tensioni di lavoro sono pari al prodotto tra la deformazione e il modulo elastico, altrimenti sono da assumere pari al limite di snervamento.
Caso 2. Momento ultimo per raggiungimento della massima deformazione nel composito
Deformazione composito
Deformazione calcestruzzo compresso
Deformazione acciaio in compressione
Deformazione acciaio in trazione
Per entrambi i tipi di rottura, la posizione dell’asse neutro è ricavata dall’equilibrio alla traslazione ed è pari a
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il valore del momento ultimo
Con , e
In definitiva, in direzione “X”:
In direzione “Y”:
MOMENTO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Il rinforzo con sistema HPC ipotizzato nel presente esempio è costituito da una malta cementizia monocomponente ad elevata fluidità ed elevatissime prestazioni meccaniche a ritiro compensato fibrorinforzata con fibre in acciaio e ad elevata duttilità tipo Planitop HPC Floor 46 della Mapei S.p.A..
Resistenza caratteristica a compressione fck 80.0 MPa
Resistenza caratteristica a trazione per flessione Fftuk 3.12 MPA
Tensione tangenziale caratteristica interfaccia τk 3.4016 MPa
Modulo elastico Ec 43200.0 MPa
Deformazione ultima εcu 0,35 %
Coefficiente di sicurezza FRC ϒc 1,5
Resistenza di progetto a compressione fcd 45.33 MPa
Resistenza di progetto a trazione per flessione Fftud 2.08 MPa
Tensione tangenziale di progetto interfaccia τd 2.27 MPa
SPESSORE DEI RINFORZI
Spessore h1 25 mm
Spessore h2 25 mm
Spessore b1 25 mm
Spessore b2 25 mm
ARMATURA INTEGRATIVA LONGITUDINALE
Il rinforzo è armato longitudinalmente con 4 barre Ø 10 d’angolo, con 1 barre Ø10.0 in direzione “X” e con 1 barre Ø10 in direzione “Y”. Assicurare che tale armatura integrativa del rinforzo permetta la corretta posa in opera del betoncino fibrorinforzato.
Risultati S.L.U.
Il calcolo viene eseguito con la semplificazione dello stress block applicata sia al calcestruzzo esistente che al rinforzo FRC assumendo i seguenti fattori correttivi:
Pressoflessione direzione X
Eseguendo il calcolo con il metodo dello stress block, dall’equilibrio alla traslazione si ottiene il valore dell’asse neutro
Dove le deformazioni delle armature tese e compresse dipendono dalla deformazione ultima del calcestruzzo. In particolare, la deformazione dell’armatura superiore è pari a:
La deformazione dell’armatura inferiore è pari a:
Nelle equazioni precedenti, se gli acciai sono in fase elastica, le loro tensioni di lavoro sono ottenibili moltiplicando il valore delle deformazioni per il modulo di elasticità normale, altrimenti sono da assumersi pari al valore di snervamento.
Si ottiene, risolvendo la relazione dell’equilibrio alla traslazione, un valore dell’asse neutro pari a:
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il momento ultimo della sezione rinforzata:
Pressoflessione direzione Y
Eseguendo il calcolo con il metodo dello stress block, dall’equilibrio alla traslazione si ottiene il valore dell’asse neutro
Dove le deformazioni delle armature tese e compresse dipendono dalla deformazione ultima del calcestruzzo. In particolare, la deformazione dell’armatura superiore è pari a:
La deformazione dell’armatura inferiore è pari a:
Nelle equazioni precedenti, se gli acciai sono in fase elastica, le loro tensioni di lavoro sono ottenibili moltiplicando il valore delle deformazioni per il modulo di elasticità normale, altrimenti sono da assumersi pari al valore di snervamento.
Si ottiene, risolvendo la relazione dell’equilibrio alla traslazione, un valore dell’asse neutro pari a:
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il momento ultimo della sezione rinforzata:
TAGLIO
La resistenza a taglio trazione dell’incamiciatura di rinforzo è data dalla:
Con:
· , dove è l’inclinazione del puntone compresso rispetto all’asse dell’elemento
· angolo di inclinazione delle staffe rispetto all’asse dell’elemento
· area dell’armatura a taglio equivalente al sistema di rinforzo
· passo dell’armatura a taglio esistente
La resistenza a taglio trazione della sezione rinforzata è data dalla:
La resistenza a taglio compressione del calcestruzzo è data dalla:
Con:
· inclinazione del puntone compresso rispetto all’asse dell’elemento
· angolo di inclinazione delle staffe rispetto all’asse dell’elemento
·
· coefficiente maggiorativo
con area della sezione trasversale di calcestruzzo
VERIFICA TENSIONE INTERFACCIA CALCESTRUZZO ESISTENTE – RINFORZO
La verifica della tensione tangenziale all’interfaccia è data dalla:
Dove
è il taglio
resistente della sezione rinforzata nelle due direzioni
è l’altezza
utile della sezione nelle due direzioni
è la base della sezione nelle due direzioni
VERIFICA S.L.U.: Tensione interfaccia
La verifica allo S.L.U. risulta .
In questa sezione verranno riassunte le modalità di rinforzo di pilastri in c.a. esistenti in accordo alla seguente normativa USA:
· ACI 440.2R-08 Guide for the Design and Construction of Externally Bonded FRP Systems for Strengthening Concrete Structures.
Prima di identificare una strategia di rinforzo, deve essere condotta una valutazione della struttura o degli elementi esistenti per identificare:
- le condizioni dei materiali esistenti.
- la capacità di carico della struttura.
- la fattibilità dell'uso di sistemi FRP applicati esternamente.
In questa parte dell’applicativo (Sezione esistente) dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame.
Al termine di questa prima fase, saranno visualizzate le capacità strutturali della sezione esistente (pre-rinforzo).
Dimensioni della sezione
Dopo aver selezionato la normativa di riferimento e la geometria della trave, sarà possibile definire la geometria della sezione (rettangolare, circolari) e le sue dimensioni.
L’applicativo permette il calcolo delle seguenti tipologie di sezioni ed un’anteprima della sezione effettiva viene visualizzata nell’immagine interattiva:
Sezione rettangolare |
Altezza - H [mm]: altezza della sezione rettangolare. Larghezza – B [mm]: larghezza o base della sezione rettangolare |
|
Sezione circolare |
Raggio esterno - re |
|
Prestazioni meccaniche del calcestruzzo
In questa parte della procedura di calcolo, è possibile definire le proprietà meccaniche dei materiali (acciaio e calcestruzzo).
λ – Fattore per considerare l’utilizzo di un calcestruzzo allegerito:
In accord al ACI 318/08 § 8.6.1 l’effetto degli aggregate alleggeriti può essere considerate utilizzando un fattoreλ, dove:
· λ = 1.00 calcestruzzo normale;
· λ = 0.85 Calcestruzzo allegerito con sabia;
· λ = 0.75 tutti I tipi di calcestruzzi allegeriti.
f'c [MPa] – Resistenza a compressione del calcestruzzo
Curva tensione-deformazione del calcestruzzo
La curva può essere scelta fra le seguenti opzioni
Stress-blocks del calcestruzzo: (a) parabola-rettangolo stress-block; and (b) rettangolare stress block.
fy [MPa] – Resistenza di snervamento a trazione dell’acciaio
Ey [MPa] – Modulo di elasticità dell’acciaio
Azioni di progetto
Nf [kN] – Forza assiale per carichi di progetto
Distribuzione geometrica delle armature a flessione e taglio
In questa sezione dell’applicativo è possibile inserire il quantitativo di armature esistenti a flessione e a taglio.
Armatura superiore e inferiore
Copriferro [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura, misurato tra la superficie esterna dell’armatura longitudinale e la superficie dello stesso calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali: numero di barre che costituiscono l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Diametro Barre [mm]: diametro della singola barra che costituisce l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Sezione complessiva [mm2]: area di armatura longitudinale calcolata come prodotto del numero di armature per l’area di ciascuna di esse (dato il diametro iniziale).
Steel stirrups
Numero di bracci delle staffe in direzione Y nst,y e X – nst,x: Ogni staffa ha normalmente 2 bracci, quindi nella tabella quando diciamo due bracci intendiamo un singolo anello, ma se diciamo quattro bracci significa che stiamo considerando due anelli di staffatura. Quindi, nel programma il numero nst è di 2 per due bracci mentre sarà di 4 per quattro bracci come nell’esempio di seguito.
|
|
Diametro della barra – φst [mm]
Passo delle staffe – s [mm]: Distanza tra due staffe
Inclinazione del rinforzo a taglio [°]
Risultati
Cliccando sul tasto ”Calcola” alla fine della “Sezione Esistente” verranno visualizzati i risultati che comprenderanno:
Capacità carico assiale φPn:
Taglio resistente della sezione trasversale esistente dir. X – Vy,Rd,x
Taglio resistente della sezione trasversale esistente dir. Y – Vy,Rd,y
Cliccando “Sezione rinforzata” nella parte superiore dello schermo sarà possibile selezionare le diverse tipologie di rinforzo con i sistemi FRP.
In questa fase del calcolo sarà possibile selezionare il sistema di rinforzo tra MAPEWRAP (tessuto) e le relative caratteristiche geometriche (larghezza, numero di strati) che verranno visualizzate nel relativo disegno.
Disposizione longitudinale FRP: Applicazione discontinua o continua.
Applicazione discontinua o continua.
Numero di strati [-]: Numero di strati del rinforzo a taglio FRP.
Larghezza bf [mm]: larghezza delle strisce di rinforzo FRP in caso di applicazione discontinua.
Ricordarsi di considerare la larghezza standard dei tessuti MAPEWRAP (100-200-300-400-500 mm) riportata nella relativa scheda tecnica.
Passo pf [mm]: la spaziatura delle strisce FRP è definita come la distanza tra la linea centrale delle strisce. La spaziatura deve rispettare i limiti prescritti dall’ACI 318 per i rinforzi interni a taglio in acciaio.
Condizioni di esposizione:
Il fattore di riduzione ambientale per diversi sistemi FRP e condizioni di esposizione è riassunto nella tabella 9.4 (ACI 440):
Layout FRP trasversale: è consentito solo l’avvolgimento completo
Angolo FRP rispetto all’asse longitudinale dell’asta [a°] La progettazione del rinforzo FRP dipende sia dalla geometria (spessore, larghezza e spaziatura FRP) sia dall’angolo della fibra rispetto all’asse longitudinale dell’elemento
Il confinamento dei pilastri in c.a. mediante fasciatura FRP può essere utilizzato per migliorarne la resistenza e la duttilità. Un aumento della capacità è un risultato immediato, generalmente espresso in termini di migliore resistenza ai carichi di picco. Il miglioramento della duttilità, invece, richiede calcoli più complessi per determinare la capacità di un membro di sostenere la rotazione e lo spostamento senza una sostanziale perdita di forza.
Il confinamento di un elemento in calcestruzzo si ottiene orientando le fibre trasversalmente all’asse longitudinale dell’elemento.
La fasciatura con FRP fornisce il confinamento passivo all’elemento di compressione, rimanendo senza sforzi fino a quando si verificano dilatazione e fessurazione dell’elemento di compressione avvolto.
A seconda del livello di confinamento, la curva sforzo-deformazione uniassiale di una colonna di cemento armato potrebbe essere rappresentata da una delle curve della figura seguente, dove f’c e f’cc rappresentano la resistenza massima del calcestruzzo per i casi non confinati e confinati, rispettivamente.
La resistenza alla compressione assiale di un elemento di calcestruzzo non snello e di peso normale confinato con un rivestimento in FRP può essere calcolata utilizzando la resistenza del calcestruzzo confinato.
La forza assiale che agisce su un elemento in calcestruzzo rinforzato con FRP deve essere calcolata utilizzando i fattori di carico richiesti dall’ACI 318-05 e la resistenza alla compressione assiale deve essere calcolata utilizzando i fattori di riduzione della resistenza per elementi di acciaio trasversale a spirale o a staffatura richiesti dall’ACI 318-05:
Per elementi a staffatura
Per elementi a spirale
Resistenza alla compressione massima del calcestruzzo confinato :
Dove:
· il fattore di riduzione della resistenza FRP (=0,95 per la sezione completamente avvolta)
· è il fattore di efficienza per il rinforzo FRP calcolato come:
· è la pressione massima di confinamento dovuta all’involucro FRP, calcolata come segue:
La capacità della sezione rinforzata può essere valutata come:
Dove il contributo a taglio per il rinforzo FRP è:
Dove:
·
è l’area di rinforzo esterno FRP è valutata come:
per
sezione rettangolare
per sezione circolare
· è lo sforzo di trazione nell’armatura a taglio FRP alla resistenza nominale, è direttamente proporzionale alla deformazione da valutare nell’armatura a taglio FRP alla resistenza nominale e può essere calcolato sulla base della legge di Hooke:
· è l’altezza utile del rinforzo a taglio con FRP
The è la deformazione effettiva e deformazione massima ottenibile nel sistema FRP alla resistenza nominale ed è regolata dalla modalità di cedimento del sistema FRP e dell’elemento in cemento armato rinforzato.
Questa limitazione della deformazione si basa su prove ed esperienze. Non si devono usare deformazioni superiori per le applicazioni di rinforzo della FRP.
La resistenza a taglio totale fornita dall’armatura deve essere considerata come la somma del contributo dell’armatura a taglio FRP e dell’armatura a taglio in acciaio e deve essere limitata dalla seguente relazione:
E l’assegno è soddisfatto se:
I fattori di riduzione aggiuntivi consigliati per l’armatura FRP per elementi completamente avvolti sono .
Per i pilastri in calcestruzzo armato rinforzati completamente avvolti da FRP, è stata osservata una perdita dell’interblocco aggregato del calcestruzzo con una deformazione delle fibre inferiore alla deformazione finale. Per evitare questo tipo di collasso, la deformazione massima utilizzata per la progettazione dovrebbe essere limitata allo 0,4% per le aste completamente avvolte con FRP.
In questo esempio stiamo considerando un pilastro in c.a. con una larghezza di 61.0 cm e altezza di 61.0 cm con un copriferro di 50 mm. La sezione ha un’armatura pari a 10.0 barre Ø25.0 superiori e 10.0 barre Ø25.0 inferiori.
Rapporto geometrico del rinforzo:
Il rinforzo a taglio è composto da Ø 10.0 con un passo di 200.0 cm
Proprietà Meccaniche dei materiali
λ - Fattore per considerare l’utilizzo di un calcestruzzo allegerito = 1.00 [-]
f'c - Resistenza a compressione del calcestruzzo = 34,5 [MPa]
Parabolic
fy - Resistenza di snervamento a trazione dell’acciaio = 414 [MPa]
Ey – Modulo elastic dell’acciaio = 200000 [MPa]
Azioni di progetto
Nf [kN] – Forza assiale di progetto = 100 [KN]
Capacità assiale – Risultati SLU
Capacità assiale φPn:
Rinforzo con staffatura f = 0,65;
Capacità a taglio – Risultati SLU
La resistenza a taglio della sezione esistente:
dove Vc e Vs sono i contributi del calcestruzzo e dell’acciaio alla resistenza al taglio del pilastro esistente e il fattore di riduzione della resistenza per l’applicazione a taglio.
Capacità di taglio della sezione esistente direzione X – Vy,Rd,x = 427,74 kN
Capacità di taglio della sezione esistente direzione Y – Vy,Rd,y = 427,74 kN
Il pilastro è rinforzato con un’applicazione avvolgente completa con 1 strato di tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 con applicazione continua.
Applicazione continua
Il pilastro si trova in uno spazio interno e verrà utilizzato un materiale CFRP. Pertanto, un fattore di riduzione ambientale è CE = 0,95.
Le caratteristiche tecniche del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 300 sono riassunte di seguito:
Spessore per strato tf 0,5 mm
Resistenza a trazione ultima ff,uk 1490.0 MPa
Modulo elastico Ef 83869.0 MPa
Deformazione ultima εfk 1.76
Numero di strati: nf 1.0
Fattore FRP ΦF 0.75
MIGLIORAMENTO AL TAGLIO
La capacità del tratto rinforzato può essere valutata come:
Dove il contributo a taglio dell’FRP è:
L’area del rinforzo esterno del FRP è valutata come:
Lo sforzo di trazione nel rinforzo a taglio FRP alla resistenza nominale è direttamente proporzionale alla deformazione che può essere valutata nel rinforzo a taglio FRP alla resistenza nominale e può essere calcolato sulla base della legge di Hooke:
è la deformazione effettiva in FRP ed è la deformazione massima ottenibile nel sistema FRP alla resistenza nominale ed è regolata dalla modalità di collasso del sistema FRP e dell’elemento in cemento armato rinforzato.
Questa limitazione della deformazione si basa su prove ed esperienze. Non si devono usare deformazioni superiori per le applicazioni di rinforzo FRP.
La resistenza a taglio totale fornita dal rinforzo deve essere considerata come la somma del contributo del rinforzo a taglio FRP e dell’armatura a taglio in acciaio e deve essere limitata dalla seguente relazione:
E la verifica è soddisfatta se:
I fattori di riduzione aggiuntivi raccomandati per il rinforzo a taglio FRP sono::
· per elementi completamente avvolti
Per gli elementi dei pilastri e delle travi in calcestruzzo armato completamente avvolti da FRP, è stata osservata una perdita dell’interblocco aggregato del calcestruzzo con una deformazione delle fibre inferiore alla deformazione finale. Per evitare questo tipo di cedimento, la deformazione massima utilizzata per la progettazione dovrebbe essere limitata allo 0,4% per gli elementi completamente avvolti con FRP.
La sollecitazione effettiva nel FRP può essere calcolata dalla legge di Hooke:
Area di rinforzo esterno del FRP:
Il contributo a taglio dell’FRP è:
La resistenza a taglio di progetto è data da:
Dove il fattore di riduzione per le applicazioni con fasciatura a U:
Infine, la resistenza a taglio totale fornita dal rinforzo dovrebbe essere considerata come la somma del contributo del rinforzo a taglio FRP e del rinforzo a taglio delle staffe in acciaio e dovrebbe essere limitata dalla seguente relazione:
POTENZIAMENTO DELLA CAPACITA’ ASSIALE – CONFINAMENTO
Il potenziamento della capacità assiale può essere valutato come:
Dove è la pressione massima di confinamento dovuta all’involucro FRP:
La resistenza alla compressione massima del calcestruzzo confinato :
La percentuale di miglioramento è di circa il 2.5%.
Verifica del rapporto minimo di confinamento:
Il f’ cc min ACI è:
Verificare che la deformazione assiale finale del calcestruzzo confinato :
La resistenza alla compressione assiale di un elemento di calcestruzzo non snello e di peso normale confinato con un rivestimento in FRP può essere calcolata utilizzando la resistenza del calcestruzzo confinato.
La forza assiale che agisce su un elemento in calcestruzzo rinforzato con FRP deve essere calcolata utilizzando i fattori di carico richiesti dall’ACI 318-05 e la resistenza alla compressione assiale deve essere calcolata utilizzando i fattori di riduzione della resistenza ‹ per elementi a spirale e legati richiesti dall’ACI 318-05:
The axial compressive strength of a non-slender, normal weight concrete member confined with an FRP jacket may be calculated using the confined concrete strength.
The axial force acting on an FRP-strengthened concrete member should be computed using the load factors required by ACI 318-05, and the axial compression strength should be calculated using the strength reduction factors f for spiral and tied members required by ACI 318-05:
- for steel spiral reinforcement f=0.75;
- for steel-tie reinforcement f=0.65;
In this case the transverse reinforcement is made by steel-tie and the new axial capacity of the column is:
Il MAPEI STRUTTURAL DESIGN è progettato per soddisfare le esigenze di:
· A23. 3-14 – Progettazione di strutture in calcestruzzo
· CSA S806-12 – Progettazione e realizzazione di strutture edilizie con polimeri fibrorinforzati §Capitolo 11
Prima di elaborare una strategia di rafforzamento, si procede ad una valutazione della struttura o degli elementi esistenti al fine di individuare le cause di eventuali carenze in modo tale da
· determinare lo stato dei materiali esistenti.
· stabilire la capacità portante della struttura.
· valutare la fattibilità dell’utilizzo di sistemi FRP applicati esternamente.
In questa parte dell’applicazione (Sezione trasversale esistente) devono essere compilati i dati di input relativi alla sezione.
Al termine di questa prima fase e una volta selezionata la norma, verrà visualizzata la capacità strutturale della sezione esistente (pre-rinforzo).
Dimensione della sezione
In questa fase del calcolo sarà possibile definire la geometria della sezione (rettangolare o circolare) e la relativa dimensione.
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN mostrerà un corretto schema dei dati inseriti.
Sezione rettangolare |
Altezza – H [mm]: Altezza totale della sezione Larghezza – B [mm]: larghezza della sezione rettangolare |
|
Sezione circolare |
Raggio esterno - re |
|
Proprietà meccaniche dei materiali
In questa fase del calcolo è possibile definire le proprietà meccaniche dei materiali (acciaio e calcestruzzo).
ag [mm] – dimensione nominale massima specificata dell’aggregato grossolano
λ – Fattore per tener conto del calcestruzzo a bassa densità:
L’effetto degli aggregati a bassa densità sulla resistenza a trazione e su altre proprietà correlate è tenuto conto mediante il fattore λ, se:
· λ = 1,00 per il calcestruzzo a densità normale;
· λ = 0,85 per il calcestruzzo strutturale semi-bassa densità in cui tutto l’aggregato fine è costituito da sabbia naturale;
· λ = 0,75 per calcestruzzo strutturale a bassa densità in cui nessun aggregato fine è costituito da sabbia naturale.
L’interpolazione lineare può essere applicata in base alla frazione di sabbia naturale nella miscela.
Φc – Fattore di resistenza del calcestruzzo: fattore di resistenza applicato al calcestruzzo che, per lo stato limite considerato, tiene conto della variabilità delle dimensioni e delle proprietà del materiale, della qualità del lavoro, del tipo di cedimento e dell’incertezza nella previsione della resistenza.
Le forze alla compressione del calcestruzzo fattorizzate utilizzate per il controllo degli stati limite finali sono considerate come ϕc f′c. Le forze di trazione del calcestruzzo fattorizzate utilizzate per il controllo degli stati limite finali sono indicate in termini di , dove ϕc = 0,65. Per gli elementi prodotti in impianti di produzione prequalificati conformemente alla norma CSA A23. 4, il fattore di resistenza del calcestruzzo, ϕc, specificato al punto 8. 4. 2 della norma A23. 3-14 può essere assunto come 0,70.
f’c [MPa] – Tensione alla compressione del calcestruzzo
fy [MPa] – Tensione di snervamento dell’acciaio
Ey [MPa] – Modulo di elasticità in acciaio
Acciaio
At [mm2] – Area dell’acciaio di armatura
Fy [MPa] – Resistenza allo snervamento dell’acciaio
Sollecitazioni di progetto
Nf [kN] – Forza assiale dovuta a carichi di progetto
Mf [kNm] – Momento flettente dovuto a carichi di progetto
Vf [kN] – Forza di taglio dovuta a carichi di progetto
Rinforzo a flessione e a taglio
In questa fase del processo di calcolo, sarà possibile definire il rinforzo flessionale e a taglio nella sezione esistente.
Armatura longitudinale superiore e inferiore
Copriferro del calcestruzzo [mm]: nel calcestruzzo armato, è la distanza minima tra la superficie di rinforzo incorporato e la superficie esterna del calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali
Diametro delle barre longitudinali [mm]
Sezione complessiva [mm2]: area totale delle barre longitudinali.
Armatura trasversale
Numero di bracci delle staffe in direzione Y nst,y e X – nst,x: Ogni staffa ha normalmente 2 bracci, quindi nella tabella quando diciamo due bracci intendiamo un singolo anello, ma se diciamo quattro bracci significa che stiamo considerando due anelli di staffatura. Quindi, nel programma il numero nst è di 2 per due bracci mentre sarà di 4 per quattro bracci come nell’esempio di seguito.
|
|
Diametro della barra – φst [mm]
Passo delle staffe – s [mm]: Distanza tra due staffe
Inclinazione del rinforzo a taglio [°]
Distanza massima tra le file di armature longitudinale [mm]
Risultati
Cliccando sul tasto ”Calcola” alla fine della “Sezione Esistente” verranno visualizzati i risultati che comprenderanno:
Capacità di carico assiale
La resistenza massima al carico assiale (A23-14 §10. 10. 4), Pr,max, di compressione degli elementi, rinforzati e non rinforzati, deve essere:
a) per pilastri rinforzati a spirale:
b) per pilastri e muri rinforzati a staffa lungo tutta la parete:
c) per gli altri muri
Dove
PR0: Resistenza al carico assiale con eccentricità zero:
h spessore della parete o la dimensione minima del pilastro
α1 rapporto tra lo sforzo medio nel blocco di compressione rettangolare e la resistenza specificata del calcestruzzo
Ag superficie lorda della sezione
At area dell’armatura in acciaio, tubi o fori nel composito
Ast area totale dell’armatura longitudinale
fc 0.65, a meno che non si tratti di un elemento certificato come specificato al punto A23.3-14 §16.1.3 (fc =0.70)
fs 0.80 per barre di rinforzo e ancoraggio in acciaio incorporato A23.3-14 §8.4.3
fa 0.90 per gli acciai strutturali A23.3-14 §8.4.3
Capacità di taglio
Contributo dell’acciaio alla capacità a taglio – Vs
Contributo del calcestruzzo alla capacità a taglio – Vc
Taglio resistente della sezione trasversale esistente – VR
Cliccando “Sezione rinforzata” nella parte superiore dello schermo sarà possibile selezionare il rinforzo del materiale con FRP. Il layout sarà solo l’applicazione continua.
Quando un elemento in calcestruzzo, muratura o acciaio deve essere rinforzato con i sistemi FRP ad applicazione superficiale, occorre innanzitutto verificare che sia in grado di sostenere i carichi specificati senza rinforzo. Se tale condizione non è soddisfatta, il sistema di rinforzo comprende, oltre all’FRP applicato alla superficie, altre misure che gli consentirebbero di sostenere tali carichi senza rinforzo con FRP.
I pilastri possono essere avvolti esternamente con compositi FRP per aumentare la capacità di carico assiale degli stessi. Le sezioni circolari e quelle rettangolari in cui il rapporto tra la dimensione della sezione più lunga e quella più corta non supera 1,5, possono avere una capacità di compressione assiale rafforzata dall’effetto confinante del composito FRP interamente avvolto intorno alla colonna con le fibre principali che scorrono perpendicolarmente all’asse longitudinale dell’asta.
Il confinamento, ottenuto mediante avvolgimento esterno con compositi FRP, può aumentare la capacità di carico assiale dei pilastri migliorando la resistenza alla compressione del calcestruzzo (S806 §11. 4. 2).
Nell’equazione precedente, il valore di fc' è sostituito dalla resistenza alla compressione confinata specificata fcc' ottenuta dall’equazione:
.
L’aumento della resistenza alla compressione è proporzionale alla forma della sezione e alle caratteristiche del FRP.
Il coefficiente kc è pari a 1,0 per la sezione circolare e ovale e a 0,4 per la sezione rettangolare, invece:
dove ff è il minimo tra 0.006 Ef e fFffu.
La sezione rettangolare può avere una capacità di compressione assiale rinforzata dall’effetto confinante del composito FRP avvolto interamente attorno al pilastro solo se il rapporto tra la dimensione della sezione più lunga e quella più corta non supera 1,5.
Resistenza al taglio dei pilastri circolari e rettangolari può essere migliorata da compositi FRP disposti a cerchio chiuso con fibre orientate perpendicolarmente all’asse dell’elemento. Per le sezioni rettangolari con rinforzo al taglio forniti da sistemi trasversali in FRP, gli angoli delle sezioni devono essere arrotondati ad un raggio non inferiore a 20 mm prima di posizionare il sistema FRP.
La resistenza al taglio della sezione rinforzata può essere determinata come segue:
dove Vc e Vs sono i contributi del calcestruzzo e dell’acciaio alla resistenza al taglio della trave rinforzata, determinati conformemente alle disposizioni di A23.3.
L’unica differenza nel calcolo della resistenza al taglio tra
le travi e i pilastri riguarda il valore massimo consentito:
pilastri
travi
Il primo coefficiente nell’equazione di è 0.25 per le travi e 0.22 per i pilastri.
Per i pilastri sia circolari che rettangolari, il contributo dei compositi FRP, VF, è determinato come segue:
Dove:
sforzo nel composito FRP
D
diametro dei pilastri circolari o dimensione nella direzione di carico dei
pilastri rettangolari
fattore di resistenza dei compositi FRP, per rinforzo non precompresso pari a 0.75 (CSA S 806 §7.1.6.3)
tf spessore dello strato di FRP
nf numero di strati di FRP
In questo esempio stiamo considerando un pilastro in c.a. con una larghezza di 40.0 cm e altezza di 40.0 cm con un copriferro di 25mm. La sezione ha un’armatura pari a 3.0 barre Ø20.0 superiori e 6.0 barre Ø20.0 inferiori.
Il rinforzo a taglio è composto da Ø 8.0 con un passo di 150.0 cm
Mechanical properties of materials
Le principali prestazioni meccaniche dei materiali sono:
Le principali proprietà meccaniche dei materiali sono:
ag [mm] – dimensione nominale massima specificata dell’aggregato grossolano = 20 [mm]
λ – Fattore per il calcestruzzo a bassa densità = 1,00 [-] per il calcestruzzo a densità normale
Φc – Fattore di resistenza del calcestruzzo = 0,65 [-]
f’c – Resistenza a compressione del calcestruzzo = 35 [MPa]
fy – Resistenza snervamento dell’armatura in acciaio = 380 [MPa]
At Area armatura = 0 [mm2]
Ey – Modulo elastico dell’acciaio = 200 000 [MPa]
Sollecitazioni di progetto
Nf - Azione assiale per I carichi di progetto: 1000 [kN]
Mf – Momento agente per I carichi di progetto: 15 [kNm]
Vf – Taglio agente per I carichi di progetto: 100 [kN]
Capacità assiale - risultati SLU
· α1 =0,797; rapporto tra la sollecitazione media nello stress block rettangolare e la resistenza specificata del calcestruzzo
(non minore di 0.67)
>0.67
· Ag= 160000 mm2; Area lorda della sezione
· At = 0; area di acciaio strutturale, tubi o tubi in sezione composita
· Ast = 2827 mm2; area totale del rinforzo lungitudinale
· Φs – Fattore di resistenza dell’acciaio = 0.85 [-]
· Φa – Fattore di resistenza del calcestruzzo = 0.9 [-]
Capacità a taglio – risultati SLU
La resistenza a taglio della sezione rinforzata con il composito FRP è determinata come segue:
dove Vc e Vs sono i contributi del calcestruzzo e dell’acciaio alla resistenza al taglio della trave rinforzata, determinati conformemente alle disposizioni della norma A23.3.
Tuttavia, Vr non deve superare:
Vr,max = 0.22 𝜙𝑐 𝑓′𝑐 𝑏𝑤 𝑑𝑣
CONTRIBUTO DEL CALCESTRUZZO VC
Il valore di Vc viene calcolato dalla seguente equazione:
𝑉𝑐 = 𝜙𝑐 ∙ 𝜆 ∙ 𝛽∙ √𝑓′𝑐∙ 𝑏𝑤 ∙ 𝑑𝑣
vobe non deve essere minore di 0.05. Nel determinare Vc, il termine non deve essere preso superiore a 8 MPa (A23-3 § 11.3.4).
Nell’equazione precedente dv è la profondità di taglio effettiva per l’acciaio interno pari a 0.9 d o 0.72 h, quale è il risultato maggiore (A23-3 § 3.14)
The value of β shall be determined from the following equation:
Per i tratti contenenti almeno il rinforzo trasversale minimo richiesto è quello dato dall’equazione:
si assume che il parametro equivalente sze della spaziatura delle fessure sia pari a 300 mm. In caso contrario, si calcola con l’equazione:
Se 𝑓′𝑐 supera 70 MPa, il termine viene considerate nullo se 𝑓′𝑐 è compreso tra 60 e 70 MPa, viene ridotto linearmente fino a zero.
Se non ci sono calcoli più accurati, si trova la deformazione longitudinale al centro della profondità della sezione trasversale con:
Dove:
· Vf taglio sollecitante di progetto
· Mf Momento sollecitante di progetto
· Nf Azione assiale di progetto
Nella valutazione di 𝜀𝑥 si applicano le seguenti condizioni:
· Vf e Mf sono considerate quantità positive e Mf deve essere inferiore a 𝑉𝑓∙𝑑𝑣.
Come indicato al punto A23.3-14 § 11.3.6.4(f) non deve essere considerato maggiore di 0.003.
Per le sezioni con almeno il rinforzo trasversale minimo (A 23.3-14 §11.2.8.2)
Si assume che il parametro equivalente di spaziatura delle fessure, sze sia pari a 300 mm. Dato che 𝐴𝑣 =50,24∙2=100,48 𝑚𝑚2 >.
𝑠𝑧𝑒 = 300 𝑚𝑚
Vc = 𝜙𝑐 ∙ 𝜆 ∙ 𝛽∙ √𝑓′𝑐∙ 𝑏𝑤 ∙ 𝑑𝑣 = 0,65 ∙ 1 ∙ ∙ √35∙ 400 ∙ = 90,994 KN
CONTRIBUTO DELL’ACCIAIO VS
Per gli elementi con rinforzo trasversale perpendicolare all’asse longitudinale, Vs viene calcolato come segue:
dove α è l’angolo di rinforzo trasversale inclinato all’asse longitudinale. (A23-3 § 11.3.5).
L’angolo di inclinazione θ delle sollecitazioni diagonali di compressione si calcola come (A23-3 § 11.3.6.4):
𝜃 = 29° + 7000 ∙ 𝜀𝑥 = 29° + 7000 ∙ = 40,97°
TAGLIO RESISTENTE
Risultati SLU
Cliccando sul pulsante «Calcola» alla fine della “sezione esistente” vengono visualizzati i risultati della verifica SLU (Stato Limite Ultimo) che includono:
Resistenza al carico assiale con zero eccentricità PR0' = 3764,86 KN
Resistenza a taglio della sezione esistente VRd = 195,40 kN
Le caratteristiche tecniche del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 600 con la resina MAPEWRAP 31 sono riassunte di seguito:
Spessore per strato tf 1,01 mm
Resistenza a trazione ultima ff,uk 1448.0 MPa
Modulo elastico Ef 81897.0 MPa
Deformazione ultima εfk 0.017
Numero di strati: nf 2.0
Fattore FRP ΦF 0.75
Il confinamento, ottenuto mediante avvolgimento esterno con compositi FRP, può aumentare la capacità di carico assiale dei pilastri migliorando la resistenza alla compressione del calcestruzzo (S806 §11. 4. 2).
Nell’equazione precedente, il valore di fc' è sostituito dalla resistenza alla compressione confinata specificata fcc' ottenuta dall’equazione
[MPa]
L’aumento della resistenza alla compressione è proporzionale alla forma della sezione e alle proprietà FRP.
Il coefficiente kc è pari a 1,0 per un confinamento circolare e ovale e a 0,4 per il confinamento rettangolare, invece:
quando ff minore di 0.006Ef (491,38MPa) e fF ffu.
La sezione rettangolare può avere una capacità di compressione assiale rinforzata dall’effetto confinante del composito FRP avvolto interamente attorno al pilastro solo se il rapporto tra la dimensione della sezione più lunga e quella più corta non supera 1,5.
Considerando il pilastro rinforzato a spirale risulta:
Per la progettazione sismica, lo spessore del tessuto FRP deve essere determinato mediante una delle seguenti equazioni:
Per soddisfare un certo rapporto di spostamento interpiano |
Per soddisfare un determinato livello di duttilità |
Rapporto di spostamento interpiano
Quando è richiesto il rapporto di spostamento interpiano si può usare la formula S806 §12.5.3.2. Nell’equazione
d non deve essere minore di 0.04 per I pilastri con una curva momento-resistenza duttile (Rd = 4.0) and 0.025 per i pilastri con una curva momento-resistenza moderatamente duttile (Rd = 2.5)
kc 1.0 per un confinamento circolare
0.4 per un confinamento rettangolare
P0 capacità assiale nominale pilastri non confinati, pari a
fFj sforzo nel confinamento FRP determinato come quando k è funzione di come segue:
Inoltre fFj non deve essere minore di .
Livello di duttilità
Quando è richiesto il livello di duttilità può essere usata la S806 §12.5.3.3. Nell’equazione
dove
riflette l’influenza del carico assiale che agisce sul pilastro
Il fattore β deve essere assunto in funzione della forma e della duttilità richiesta specificata come segue:
Circular Columns |
Ductile Moment Resisting Frame |
0.05 |
Moderately Moment Resisting Frame |
0.025 |
|
Rectangular Columns |
Ductile Moment Resisting Frame |
0.12 |
Moderately Moment Resisting Frame |
0.06 |
Per un rapport di intrerpiano pari d=0.1
kc = 0.4 per confinamenti quadrati e rettangolari
Per soddisfare un livello di duttilità pari a "Ductile Moment Resisting Frame"
Il fattore β deve essere assunto in funzione della forma della sezione:
Pilastri circolari |
Ductile Moment Resisting Frame |
0.05 |
Moderately Moment Resisting Frame |
0.025 |
|
Pilastri rettangolari |
Ductile Moment Resisting Frame |
0.12 |
Moderately Moment Resisting Frame |
0.06 |
Si possono usare pilastri con rt minore di 0.01 ma maggiore di 0.005, purchè le resistente di Progetto assiali e flessionali, incluso Pr,max sono moltiplicati per il rapporto .
Le caratteristiche tecniche del tessuto MAPEWRAP C UNI-AX 600 con la resina MAPEWRAP 31 sono riassunte di seguito:
Spessore per strato tf 1,01 mm
Resistenza a trazione ultima ff,uk 1448.0 MPa
Modulo elastico Ef 81897.0 MPa
Deformazione ultima εfk 0.017
Numero di strati: nf 2.0
Fattore FRP ΦF 0.75
Per i pilastri sia circolari che rettangolari, il contributo dei compositi FRP, VF, è determinato come segue:
Dove:
sforzo nel composito FRP
D
diametro dei pilastri circolari o dimensione della sezione rettangolare nella
direzione del carico
fattore di resistenza per I compositi FRP, per rinforzo non precompresso uguale a 0.75 (CSA S 806 §7.1.6.3)
tf spessore dello strato FRP
nf numero di strati FRP
kN
Considerando che con la sezione quadrata, i contributi FRP sono gli stessi in entrambe le direzioni.
La resistenza a taglio del pilastro rinforzato è:
(S806 - §11.4.3.2)
Risultati SLU
Capacità assiale con zero eccentricità: 4301,55 kN
Resistenza a taglio della sezione esistente VRd 640,64kN
In questa sezione verranno presentate le modalità di rinforzo di solaio in c.a. esistenti.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (calcestruzzo e acciaio) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche medie del calcestruzzo (fcm) e le resistenze medie dell’acciaio (fym).
· Geometria dell’elemento strutturale (base e altezza della sezione)
· Distribuzione dell’armatura, che consideri i copriferri e i corretti quantitativi di armatura a flessione e a taglio della trave esistente.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Dimensioni dell’elemento strutturale (luce della trave, interassi, aree di influenza, ecc)
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Una volta aver individuato le sezioni in cui le sollecitazioni agenti ( o ) risultino superiori alla loro capacità ( o ), sarà possibile eseguire il calcolo e dimensionare il rinforzo affinché le seguenti relazioni siano soddisfatte.
Rinforzo a flessione:
Rinforzo a taglio:
In questa parte dell’applicativo (Sezione esistente) dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame.
Al termine di questa prima fase, saranno visualizzate le capacità strutturali della sezione esistente (pre-rinforzo).
Dimensioni della sezione
Dopo aver selezionato la normativa di riferimento e la geometria della trave, sarà possibile definire la geometria della sezione (rettangolare, a T, a doppia T) e le sue dimensioni.
L’applicativo permette il calcolo del rinforzo delle seguenti tipologie di sezioni:
Sezione rettangolare |
Altezza - h [mm]: altezza della sezione rettangolare. Larghezza – b [mm]: 1 metro |
|
|
Sezione a T |
Altezza - H [mm]: altezza totale della sezione a T (compresa anima e ala superiore). Altezza ala superiore – h1 [mm]: Spessore dell’ala superiore Larghezza anima - B [mm]: Larghezza dell’anima della trave a T. Larghezza ala superiore - b1 [mm]: Larghezza dell’ala superiore |
|
|
Proprietà meccaniche dei materiali
Fattore di confidenza - FC: coefficiente che riduce le resistenze medie ottenute dalle indagini in situ. Tale coefficiente dipende dal numero delle prove eseguite e nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1.
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
|
LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Coefficiente di omogeneizzazione - n: valore numerico che contraddistingue il rapporto tra moduli elastici dei materiali che compongono il calcestruzzo armato: conglomerato cementizio ed acciaio. Al fine di poter studiare il calcestruzzo armato come un materiale perfetto, le norme tecniche per le costruzioni, per il metodo alle tensioni ammissibili o verifiche agli SLE (Stati limiti di Esercizio), tiene conto dell'effetto concomitante di fluage e di ritiro nel modulo n fissandolo pari a 15. Tale assunzione risulta indipendente dalla classe di resistenza del calcestruzzo, e rappresenta un valore intermedio tra quello per carichi istantanei e quello per carichi permanenti.
Resistenza a compressione media del calcestruzzo - fcm [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a compressione del calcestruzzo sono i valori medi derivanti dalle prove in situ. Qualora questo valore non fosse disponibile, è possibile fare riferimento al punto 11.2.10.1 delle NTC 2018 nel quale la resistenza a compressione media viene calcolata secondo la seguente relazione:
fcm = fck + 8
Resistenza di calcolo a compressione del calcestruzzo - fcd [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso delle verifiche a taglio, all’interno dell’applicativo tale valore viene ulteriormente ridotto del coefficiente di sicurezza dei materiali γm = 1.5.
Resistenza a trazione media dell’acciaio - fym [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a trazione dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento sono i valori medi derivanti dalle prove in situ.
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fyd [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento.
Modulo elastico – E [MPa]: modulo di elasticità delle armature metalliche.
Sollecitazioni
Sforzo normale - N [KN]: sforzo normale agente all’atto dell’applicazione del rinforzo.
Momento agente al momento del rinforzo - M0 [KN m]: Momento flettente sollecitante la sezione di c.a. all’atto dell’applicazione del rinforzo. Pertanto si suggerisce di considerare il momento dovuto al peso proprio e ai carichi permanenti non strutturali (non incrementati per coefficienti parziali di sicurezza).
Distribuzione geometrica delle armature a flessione e taglio
Copriferro C1, C2,…, Cn [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura, misurato tra la superficie esterna dell’armatura longitudinale e la superficie dello stesso calcestruzzo.
Numero di barre longitudinali: numero di barre che costituiscono l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Diametro Barre [mm]: diametro della singola barra che costituisce l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Sezione complessiva [mm2]: area di armatura longitudinale calcolata come prodotto del numero di armature per l’area di ciascuna di esse (dato il diametro iniziale).
Risultati
Verifiche S.L.U.
Al click del tasto “Calcola Sezione” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Momento resistente positivo – M+x,Rd: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori).
Asse neutro – x+: profondità dell’asse neutro calcolato per il momento ultimo negativo della sezione (fibre tese inferiori).
Momento resistente negativo – M-x,Rd: Momento ultimo negativo della sezione (fibre tese superiori).
Taglio resistente della sezione – Vy,Rd: Taglio massimo della sezione con ipotesi di assenza di armatura a taglio specifica.
Verifiche S.L.E. (per sezioni rettangolari)
Una volta aver selezionato il tipo di combinazione dei carichi (rara o quasi permanente), al click del tasto “Calcola SLE” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Profondità dell'asse neutro – yc [mm]: Posizione dell’asse neutro calcolato in campo elastico imponendo il momento statico nullo (Sx=0);
Momento d'inerzia - Jy [mm]: Momento di inerzia della sezione esistente
Verifiche tensioni dei materiali:
Tensioni agenti sul calcestruzzo σcls [MPa]: Momento di inerzia della
Tensioni agenti sull’acciaio σacc[MPa]: Momento di inerzia della
Le limitazioni massime sui materiali sono quelle previste dall’N.T.C. 2018 e riassumibili nei seguenti punti:
· Calcestruzzo
o σcls ≤ 0,60 fck per combinazione caratteristica (rara);
o σcls < 0,45 fck per combinazione quasi permanente;
· acciaio
o σacc < 0,8 fyk per combinazione caratteristica (rara).
Al click del Tab “Sezione rinforzata” si potranno selezionare le diverse tipologie di rinforzo nel seguito riassunte:
· Sistemi FRP, Fiber Reinforced Polymers, costituiscono una vasta gamma di materiali compositi costituiti da una matrice polimerica di natura organica (resina epossidica) con la quale viene impregnato un rinforzo in fibra lunga e continua di elevate proprietà meccaniche.
· Malte della linea HPC, malte cementizie fibrorinforzate con fibre strutturali d’acciaio diffuse omogeneamente all’interno di una matrice cementizia ad elevatissime prestazioni meccaniche.
La scelta fra le due tipologie di rinforzo dovrà avvenire a seconda delle necessità progettuali nel seguito sinteticamente riassunte:
Verifiche SLU
Coefficiente parziale per i materiali - γf,d: Per il solo Stato Limite Ultimo di distacco dal supporto sono suggeriti valori di γm = γf,d variabili, a giudizio del progettista, da 1.20 a 1.50 in funzione della maggiore o minore possibilità di prevedere, per la specifica applicazione, l’effettivo comportamento del composito nei riguardi del distacco dal supporto.
Condizione di carico - kq: L’introduzione del coefficiente kq è giustificata sulla base di risultati di prove sperimentali ed analisi numeriche per distinguere tra la condizione di carico distribuito (kq = 1.25) e quella di carico concentrato (kq = 1), atteso il palese effetto benefico della prima condizione rispetto alla seconda. Il valore kq = 1.25 rappresenta comunque una scelta cautelativa, dato il ridotto numero di prove sperimentali con carico distribuito attualmente disponibili.
Esposizione - ηa: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
Larghezza rinforzo [mm]: Larghezza del rinforzo FRP applicato sul inferiore bFRP2 della trave. Si ricorda di tenere conto delle larghezze standard di lamine (tipicamente 50-100-150 mm) e tessuti (tipicamente 100-200-300-400-500 mm) riportati sulle schede tecniche. Si ricorda che è anche possibile provvedere all’applicazione di sistemi di rinforzo affiancati.
Numero di strati nFRP1: numero di strati di tessuto applicato sul lato inferiore nFRP2 della trave.
All’interno del CNR DT 200 R1 2013 §2.2.3 Sistemi impregnati in situ, come i tessuti della linea MAPEWRAP, viene fortemente sconsigliato l’impiego di un numero di strati di tessuto superiore a 5 strati. Nel caso dell’applicazione di lamine in carbonio della linea CARBOPLATE il numero massimo consigliato è di 3 strati. Per necessità specifiche suggeriamo di contattare il servizio di assistenza tecnica dedicata.
Verifiche SLE
Modalità di carico: la modalità di carico serve per identificare il coefficiente h1 per le verifiche agli SLE secondo la seguente tabella:
Viscosità del calcestruzzo: Il fenomeno dello scorrimento viscoso del calcestruzzo dipende dalla parziale migrazione dell'acqua chimicamente non combinata verso i vuoti disponibili, il che ha come conseguenza una contrazione volumetrica del gel di cemento. È quindi legato alla composizione del calcestruzzo, alle dimensioni dell'elemento e all'umidità relativa dell'ambiente ma anche all'entità dei carichi di lunga durata applicati alla struttura e alla maturazione del calcestruzzo al momento dell'applicazione dei carichi.
tale fenomeno viene definito mediante un coefficiente di viscosità determinato da tabelle presenti nei seguenti documenti:
· EC 2 §3.1.4 Viscosità e ritiro
Condizioni interne - RH = 50%
Condizioni esterne - RH = 80%
· NTC 2018* 11.2.10.7 Viscosità.
Dove:
· h0 è la dimensione fittizia (in mm) pari al rapporto 2Ac / u
· Ac è l’area della sezione in calcestruzzo
· u è il perimetro della sezione in calcestruzzo esposto all’aria
Momento dovuto ai sovraccarichi M: momento flettente sollecitante la sezione di c.a. rinforzata con FRP dovuto ai carichi applicati successivamente all’intervento.
Risultati
Verifiche S.L.U.
Al click del tasto “Calcola Sezione” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Momento resistente positivo – M+x,Rd: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori).
Momento resistente positivo – M-x,Rd: Momento ultimo negativo della sezione (fibre tese superiori).
Asse neutro – x+: profondità dell’asse neutro calcolato per il momento ultimo negativo della sezione (fibre tese inferiori).
Taglio resistente della sezione – Vy,Rd: Taglio massimo della sezione con ipotesi di assenza di armatura a taglio specifica.
Verifiche S.L.E.
Una volta aver selezionato il tipo di combinazione dei carichi (rara o quasi permanente), al click del tasto “Calcola SLE” verrà effettuato il calcolo della sezione esistente che include:
Profondità dell'asse neutro – yc [mm]: Posizione dell’asse neutro calcolato in campo elastico imponendo il momento statico nullo (Sx=0) comprendendo il rinforzo con FRP;
Momento d'inerzia - Jy [mm]: Momento di inerzia della sezione esistente comprendendo il rinforzo con FRP.
Verifiche tensioni dei materiali:
Tensioni agenti sul calcestruzzo σcls [MPa]
Tensioni agenti sull’acciaio σacc[MPa]
Tensioni agenti sull’FRP σFRP[MPa]
Spessore del rinforzo - hR [mm]: Spessore della cappa collaborante del solaio. il valore dovrà essere compreso fra 15 e 40mm. Nel caso in cui fosse necessario incrementare tale rinforzo, è consigliabile aggiungere una rete in acciaio o in fibra di ripartizione.
Armatura supplementare a FLESSIONE opzionale annegata all’interno del rinforzo:
Numero di barre longitudinali: numero di barre che costituiscono l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri.
Diametro Barre [mm]: diametro della singola barra che costituisce l’armatura longitudinale individuata in funzione dei rispettivi copriferri. Considerando lo spessore ridotto del rinforzo, si suggerisce di posizionare le armature integrative a raso del solaio e utilizzare diametri minimi di armatura.
Risultati
Verifiche S.L.U.
Momento resistente positivo della sezione esistente – M+x,Rd: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione esistente
Momento resistente positivo rinforzata con HPC – M+x,Rd,HPC: Momento ultimo positivo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione rinforzata
Incremento delle prestazioni a flessione
Momento resistente negativo della sezione esistente – M-x,Rd: Momento ultimo negativo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione esistente
Momento resistente negativo rinforzata con HPC– M-x,Rd,HPC: Momento ultimo negativo della sezione (fibre tese inferiori) della sezione rinforzata
Incremento delle prestazioni a flessione
Resistenza a taglio della sezione esistente - VRd,s [KN]: Taglio resistente della sezione pre-rinforzo
Resistenza a taglio della sezione rinforzata VRd,F [KN]: Taglio resistente della sezione post-rinforzo
Viene inoltre effettuata una verifica allo scorrimento confrontando le sollecitazioni taglianti (ricavate dalla capacità a taglio dell’elemento) e le resistenze a scorrimento derivanti da opportune prove sperimentali.
L’elemento in c.a. da rinforzare ha una sezione trasversale a T di dimensioni:
Base soletta superiore 40.0 cm
Altezza soletta superiore 2.5 cm
Base anima 10.0 cm
Altezza anima 24.0 cm
La sezione è armata longitudinalmente con 3.0 barre Ø12.0 inferiori e con 3.0 barre Ø8.0 superiori.
Le caratteristiche meccaniche di progetto del calcestruzzo esistente sono:
· Resistenza a compressione di progetto (elementi/meccanismi duttili) fcd 20.0 MPa
· Resistenza a compressione di progetto (elementi/meccanismi fragili) fcd 13.33 MPa
Le caratteristiche meccaniche di progetto dell’acciaio esistente sono:
· Resistenza a trazione di progetto (elementi/meccanismi duttili) fyd 300.0 Mpa
· Resistenza a trazione di progetto (elementi/meccanismi fragili) fyd 260.87 Mpa
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi duttili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi fragili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto, e per il coefficiente di sicurezza parziale del materiale. Per il calcestruzzo il coefficiente parziale di sicurezza ϒc è pari a 1,5, per l’acciaio ϒs è pari a 1,15 (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Le sollecitazioni agenti allo S.L.U. sono:
Momento massimo agente MEd,SLU 3.0 kNm
Le sollecitazioni agenti allo S.L.E. sono:
Momento massimo agente MEd,SLE 3.0 kNm
Risultati S.L.U. e S.L.E.
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
Momento massimo positivo MRd,SLU,pos 21.8 kNm
Momento massimo negativo MRd,SLU,neg -9.43 kNm
Taglio massimo resistente VRd,x 16.17 kN
Il rinforzo con sistema FRP è costituito da:
· tessuto in fibra di carbonio tipo MAPEWRAP C UNI-AX 600 con le seguenti prestazioni meccaniche:
Spessore equivalente tf 0.337 mm
Tensione caratteristica di rottura ff,uk 3000.0 MPa
Modulo elastico Ef 230000.0 MPa
Deformazione ultima εfk 1.3 %
Numero di strati nf 1.0
Larghezza bf 100.0 mm
Raggio di curvatura rc 20 mm
Coefficiente di sicurezza FRP ϒf 1,1
Fattore di conversione ambientale ηa I – 0.95
RINFORZO A FLESSIONE
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Ipotesi:
ü Conservazione delle sezioni piane;
ü Perfetta aderenza dei materiali;
ü Resistenza a trazione del calcestruzzo nulla;
ü Legami costitutivi del calcestruzzo e dell’acciaio conformi alle normative vigenti;
ü Legame costitutivo del composito elastico lineare fino a rottura.
La rottura per flessione avviene per raggiungimento di una delle due deformazioni ultime:
1. deformazione calcestruzzo
2. deformazione del composito fibrorinforzato
dove:
dove:
è
la deformazione di calcolo dell’armatura pre-esistente
è
la deformazione pre-esistente all’applicazione del rinforzo in corrispondenza
del lembo teso
è la tensione massima di progetto ed è pari a
dove:
è
un coefficiente correttivo
per carichi distribuiti e per carichi concentrati
Caso 1. Momento ultimo per raggiungimento della massima deformazione nel calcestruzzo
Deformazione composito
Deformazione calcestruzzo compresso
Deformazione acciaio in compressione
Deformazione acciaio in trazione
Se gli acciai sono in fase elastica, le tensioni di lavoro sono pari al prodotto tra la deformazione e il modulo elastico, altrimenti sono da assumere pari al limite di snervamento.
Caso 2. Momento ultimo per raggiungimento della massima deformazione nel composito
Deformazione composito
Deformazione calcestruzzo compresso
Deformazione acciaio in compressione
Deformazione acciaio in trazione
dove:
è la deformazione pre-esistente all’applicazione del rinforzo in corrispondenza del lembo teso ed è pari a
dove:
asse neutro
momento di inerzia
dove:
è il
momento iniziale agente prima dell’applicazione del rinforzo
è il modulo elastico del calcestruzzo valutato come da NTC
Per entrambi i tipi di rottura, la posizione dell’asse neutro è ricavata dall’equilibrio alla traslazione ed è pari a
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il valore del momento ultimo
Con , e
In definitiva:
MOMENTO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
VERIFICA DELLE TENSIONI
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.E.
Coefficiente di omogeneizzazione acciaio-calcestruzzo
Coefficiente di omogeneizzazione calcestruzzo-FRP
con
Momento dovuto ai carichi agenti (peso proprio)
Asse neutro sezione in c.a.
Momento di inerzia sezione in c.a.
Tensioni nei materiali per effetto di
Nel caso di elementi piani (solette, pareti, …) gettati in opera con calcestruzzi ordinari e con spessori inferiori a 50 mm i valori limite vanno ridotti del 20%
Momento dovuto ai sovraccarichi effettivamente agenti a seguito dell’applicazione del sistema di rinforzo FRP
Asse neutro sezione in c.a. + FRP
Momento di inerzia sezione in c.a.
Tensioni nei materiali per effetto di =3KNm
Nel caso di elementi piani (solette, pareti,…) gettati in opera con calcestruzzi ordinari e con spessori inferiori a 50 mm i valori limite vanno ridotti del 20%
TENSIONI AGENTI NELLA SEZIONE RINFORZATA
VERIFICA S.L.E.: Tensioni
Il rinforzo con sistema FRC è costituito da:
· una malta cementizia ad elevatissime prestazioni meccaniche, a ritiro compensato fibrorinforzata con fibre in acciaio e ad elevata duttilità tipo Planitop HPC Floor con le seguenti caratteristiche meccaniche:
Resistenza caratteristica a compressione fck 80.0 MPa
Resistenza caratteristica a trazione per flessione Fftuk 3.11 MPA
Tensione tangenziale caratteristica interfaccia τk 3.4 MPa
Deformazione ultima εcu 0,35 %
Coefficiente di sicurezza FRC ϒc 1,5
Resistenza di progetto a compressione fcd 45.33 MPa
Resistenza di progetto a trazione per flessione Fftud 2.07 MPa
Tensione tangenziale di progetto interfaccia τd 2.27 MPa
Spessore di applicazione hr 2.0 cm
FLESSIONE
La verifica viene eseguita nella sezione in campata ovvero quella nella quale sono tese le fibre inferiori.
Il calcolo viene eseguito con la semplificazione dello stress block applicata sia al calcestruzzo esistente che al rinforzo FRC assumendo i seguenti fattori correttivi:
Flessione
Eseguendo il calcolo con il metodo dello stress block, dall’equilibrio alla traslazione si ottiene il valore dell’asse neutro (ipotizzando che l’asse neutro tagli la soletta di rinforzo):
Dove le deformazioni delle armature tese e compresse dipendono dalla deformazione ultima del calcestruzzo. In particolare, la deformazione dell’armatura superiore è pari a:
La deformazione dell’armatura inferiore è pari a:
Nelle equazioni precedenti, se gli acciai sono in fase elastica, le loro tensioni di lavoro sono ottenibili moltiplicando il valore delle deformazioni per il modulo di elasticità normale, altrimenti sono da assumersi pari al valore di snervamento.
Si ottiene, risolvendo la relazione dell’equilibrio alla traslazione, un valore dell’asse neutro pari a:
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il momento ultimo della sezione rinforzata:
La verifica viene eseguita nella sezione di appoggio ovvero quella nella quale sono tese le fibre superiori.
Eseguendo il calcolo con il metodo dello stress block dall’equilibrio alla traslazione si ottiene il valore dell’asse neutro
Dove le deformazioni delle armature tese e compresse dipendono dalla deformazione ultima del calcestruzzo. In particolare, la deformazione dell’armatura superiore è pari a:
La deformazione dell’armatura inferiore è pari a:
Nelle equazioni precedenti, se gli acciai sono in fase elastica, le loro tensioni di lavoro sono ottenibili moltiplicando il valore delle deformazioni per il modulo di elasticità normale, altrimenti sono da assumersi pari al valore di snervamento.
Si ottiene, risolvendo la relazione dell’equilibrio alla traslazione, un valore dell’asse neutro pari a:
Dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il momento ultimo della sezione tal quale:
TAGLIO
Il taglio resistente della sezione senza armatura a taglio è dato dalla:
Con:
con area dell’armatura tesa
VERIFICA TENSIONE INTERFACCIA CALCESTRUZZO ESISTENTE – RINFORZO
La verifica della tensione tangenziale all’interfaccia è data dalla:
Dove
è il taglio
resistente della sezione rinforzata
è l’altezza
utile del travetto
è la base del travetto
VERIFICA S.L.U.: Tensione interfaccia
La verifica allo S.L.U. risulta soddisfatta.
In questa sezione verranno presentate le modalità di rinforzo di nodi travi-pilastro in c.a. esistenti.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (calcestruzzo e acciaio) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche medie del calcestruzzo (fcm) e le resistenze medie dell’acciaio (fym).
· Geometria dell’elemento strutturale (base e altezza della sezione)
· Distribuzione dell’armatura, che consideri i copriferri e i corretti quantitativi di armatura a flessione e a taglio della trave esistente.
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Dimensioni dell’elemento strutturale (luce della trave, interassi, aree di influenza, ecc.)
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Caratteristiche geometriche
Tipologia di nodo [mm]: Scegliere la tipologia di nodo “non interamente confinato” fra nodi perimetrali o d’angolo. Tali nodi sono classificati come non interamente confinati quando (secondo le NTC 2018) in ognuna delle quattro facce verticali non si innesta una trave. Il confinamento si considera invece realizzato quando su ogni faccia la sezione della trave si sovrappone per almeno i ¾ della larghezza del pilastro, e su entrambe le coppie di facce opposte del nodo le sezioni delle travi si ricoprono per almeno i ¾ dell'altezza.
|
|
Nodo perimetrale |
Nodo d’angolo |
Base pilastro - Bcx [mm]: Larghezza in direzione x del pilastro
Altezza pilastro - Bcy [mm]: Larghezza in direzione y del pilastro
Base trave 1 - Bbx [mm]: Larghezza in direzione x della trave
Base trave 2 - Bby [mm]: Larghezza in direzione y della trave
Area armatura superiore trave - As1 [mm2]: area di armatura longitudinale superiore nella trave
Area armatura inferiore trave - As2 [mm2]: area di armatura longitudinale inferiore nella trave
Area totale della sezione delle staffe nodo - Ash [mm2]: area totale delle staffe orizzontali presenti nel pannello di nodo.
Copriferro pilastro - c [mm]: spessore del ricoprimento di calcestruzzo che avvolge le barre di armatura
Altezza trave - hw [mm]: Altezza della trave corrente nel nodo
Altezza solaio - hsolaio [mm]: Altezza del solaio
Distanza tra le giaciture più esterne delle armature della trave - hjw [mm]: distanza verticale fra le barre di armature longitudinali più esterne delle travi:
Distanza tra le giaciture più esterne delle armature del pilastro - hjc [mm]: distanza orizzontale fra le barre di armature longitudinali più esterne dei pilastri.
Caratteristiche meccaniche
Livelli di conoscenza - LC: Nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1.
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi fragili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto, e per il coefficiente di sicurezza parziale del materiale. Per il calcestruzzo il coefficiente parziale di sicurezza ϒc è pari a 1,5, per l’acciaio ϒs è pari a 1,15 (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
|
LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Classe di duttilità: La Normativa Tecnica NTC 2018 nell’ambito delle strutture dissipative dà la possibilità di scegliere fra due differenti strade progettuali:
· classe di duttilità alta indicata con la sigla CD”A”;
· classe di duttilità media indicata con la sigla CD”B”.
La differenza tra le due classi risiede nell’entità delle plasticizzazioni previste, in fase di progettazione, sia a livello locale sia a livello globale.
Resistenza a trazione media dell’acciaio - fym [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a trazione dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento sono i valori medi derivanti dalle prove in situ.
A partire da questo valore l’applicativo calcolerà automaticamente la seguente resistenza meccanica:
Resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio - fyd [MPa]: resistenza a trazione di calcolo dell’acciaio che compone l’armatura dell’elemento.
Nella seguente tabella sono riportati i valori tipici di resistenze e moduli elastici delle principali tipologie di acciai riportati nelle principali normative italiane dal 1939.
Resistenza a compressione media del calcestruzzo - fcm [MPa]: nel caso di strutture esistenti, i valori della resistenza a compressione del calcestruzzo sono i valori medi fcm derivanti dalle prove in situ.
Qualora questo valore non fosse disponibile, è possibile fare riferimento al punto 11.2.10.1 delle NTC 2018 nel quale la resistenza a compressione media viene calcolata secondo la seguente relazione:
fcm = fck + 8
A partire da questo valore l’applicativo calcolerà automaticamente in funzione del fattore di confidenza FC (variabile in funzione del livello di conoscenza della struttura LC) e della duttilità del meccanismo di collasso le seguenti resistenze meccaniche:
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo (meccanismi duttili) - fcd,d [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso di meccanismi duttili (flessione):
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo (meccanismi fragili) - fcd,t [MPa]: resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo. Nel caso delle verifiche a taglio, all’interno dell’applicativo tale valore viene ulteriormente ridotto del coefficiente di sicurezza dei materiali γm = 1.5.
Nella seguente tabella sono riportati i valori delle resistenze meccaniche delle principali tipologie di calcestruzzo previste dalle norme italiane.
Sollecitazioni
Taglio sopra il nodo - Vc [kN]: taglio agente sopra il nodo
Sforzo normale sopra il nodo - Nsup [kN]: Forza assiale agente sopra il nodo
Sforzo normale sotto il nodo - Ninf [kN]: Forza assiale agente sotto il nodo
Risultati
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
· Taglio-compressione resistente nel nodo VRd,c
· Taglio- trazione resistente nelle staffe VRd,s
VRd,c Vjbd
VRd,s Vtr.
· La capacità a taglio-compressione del puntone diagonale in cls è data dalla:
·
Dove:
o
o
o
· La capacità a taglio-trazione delle staffe è data dalla:
Verifica pannello di nodo rinforzato
Materiale: Scegliere il materiale FRP dall’elenco per il rinforzo del nodo. È possibile scegliere fra tessuti quadri-direzionali o uni-direzionali. In quest’ultimo caso, è indispensabile che il tessuto venga applicato verticalmente e orizzontalmente su tutta la superficie del nodo ed esteso per una lunghezza di ancoraggio minima.
Tessuto unidirezionale: MAPEWRAP C UNI-AX Tessuto quadri-direzionale: MAPEWRAP C QUADRI-AX
Numero di strati: Scegliere il numero di strati di rinforzo da applicare sul pannello di nodo. Il numero massimo di strati varia a seconda del tipo di nodo:
· Tessuto unidirezionale: nmax = 3
· Tessuto quadri direzionale: nmax = 5
Esposizione - ηa: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
Risultati
Taglio-compressione agente nel nucleo di calcestruzzo del nodo - (Vjbd): domanda a taglio-compressione per nodi di facciata
Capacità a taglio tessuto - (Ffd): capacità a taglio- trazione resistente offerto dal rinforzo con FRP.
Capacità a taglio staffe - (Fwd): capacità a taglio- trazione resistente offerto dalle staffe di armatura esistenti
Capacità a taglio totale - (Ffd + Fwd): Somma dei contributi delle staffe esistenti e del rinforzo esterno
Incremento di duttilità mediante fasciatura estremità trave e pilastro
Materiale: Scegliere il materiale FRP dall’elenco per il rinforzo del pilastro e delle travi. È possibile scegliere fra l’elenco di tessuti uni-direzionali.
Risultati
Pressione efficace di confinamento - fl,eff: pressione efficace di confinamento, che dipende dalla forma della sezione e delle modalità di realizzazione dell’intervento di rinforzo.
Deformazione ultima di progetto del cls confinato - εccu: La deformazione ultima di progetto del calcestruzzo confinato
Contributo a taglio della fasciatura in FRP - Vrd,f. Contributo dell’FRP per incrementare la resistenza a taglio del pilastro
Contributo a taglio della fasciatura in FRP - Vrd,f: Contributo dell’FRP per incrementare la resistenza a taglio della trave.
Rinforzo contro azione tamponature
La tamponatura esistente, posta nel piano di azione dell’azione di taglio nel nodo, presenta le seguenti caratteristiche meccaniche e geometriche:
Altezza della tamponatura – ht [mm]: altezza della tamponatura che insiste sul nodo in esame.
Base della tamponatura - lt [mm]: Base della tamponatura che insiste sul nodo in esame.
Spessore della tamponatura - tt [mm]: Spessore della tamponatura che insiste sul nodo in esame.
Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali della muratura - fvk0 [MPa]:
Tale valore può essere determinato in due modalità:
· determinazione sperimentale dove è possibile eseguire le moderne prove di scorrimento lungo il giunto orizzontale, le cosiddette prove di taglio su triplette, con riferimento alla norma UNI EN 1052-3 (introdotte per la prima volta dalle NTC 2008), ma è consentito anche svolgere le più datate prove di compressione diagonale secondo normative di comprovata validità.
· Stima in funzione delle proprietà dei componenti (blocchi e malta). In tal caso le NTC 2018 hanno ampliato la possibilità di valutazione senza ricorrere a prove sperimentali, fornendo gli elementi per stimare praticamente tutte le tipologie di murature realizzabili utilizzando la Tabella 11.10.VIII del D.M. 14/01/08.
Per valori non contemplati in tabella è ammessa l’interpolazione lineare; in nessun caso sono ammesse estrapolazioni. Per caratteristiche dei materiali (resistenza della malta o resistenza dei blocchi) diverse da quelle contemplate in tabella, è necessario ricorrere alla determinazione sperimentale.
Resistenza caratteristica a compressione della muratura - fk [MPa]:
In sede di progetto, per le murature formate da elementi artificiali pieni o semipieni il valore della resistenza caratteristica a compressione della muratura fk può essere dedotto dalla resistenza caratteristica a compressione degli elementi e dalla classe di appartenenza della malta tramite la Tab. 11.10.VI.
Ai fini dell’uso di tale tabella, nel caso la resistenza a compressione degli elementi sia dichiarata mediante il suo valore medio fbm, in assenza di una determinazione sperimentale diretta, la resistenza caratteristica dell’elemento fbk può essere stimata mediante la relazione fbk= 0,8 fbm.
La validità della tabella è limitata a quelle murature aventi giunti orizzontali e verticali riempiti di malta e di spessore compreso tra 5 e 15 mm. Per valori non contemplati in tabella è ammessa l’interpolazione lineare; in nessun caso sono ammesse estrapolazioni.
Materiale: Scegliere il materiale FRP dall’elenco per il rinforzo del nodo. È possibile scegliere fra l’elenco di tessuti uni-direzionali.
Numero di strati: in questo caso si suggerisce di limitare il numero di strati ad un massimo di 3.
Larghezza del rinforzo: in questa sezione è possibile inserire la larghezza del rinforzo necessario.
Risultati
Forza in direzione delle fibre - H' [KN]
Sforzo assorbibile dal rinforzo [KN]
Le caratteristiche geometriche del nodo perimetrale in c.a. da rinforzare sono:
Base colonna bcx 400.0 mm
Altezza colonna bcy 300.0 mm
Base trave 1 bbx 400.0 mm
Base trave 2 bby
300.0 mm
Larghezza effettiva del nodo bj 400.0 mm
Distanza tra le giaciture più esterne delle armature del pilastro hjc 350.0 mm
Area armatura superiore trave As1 180.0 mm2
Area armatura inferiore trave As2 180.0 mm2
Altezza trave hw 400.0 mm
Altezza solaio hsolaio 240.0 mm
Area totale della sezione delle staffe nodo Ash 84.0 mm2
Distanza tra le giaciture armate superiori e inferiori della trave hjw 350.0 mm
Copriferro c 25.0 mm
Le caratteristiche meccaniche del calcestruzzo esistente sono:
• Resistenza cilindrica media a compressione fcm 15.0MPa
• Resistenza media a trazione fctm 1.1 MPa
• Modulo elastico medio a compressione Ecm 24845.63 MPa
Le caratteristiche meccaniche dell’acciaio esistente sono:
• Resistenza media a trazione fym 391.0 MPa
• Modulo elastico medio a trazione Es 210000 Mpa
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive è stato individuato il Livello di Conoscenza LC2 dei diversi parametri coinvolti nel modello e definito il correlato Fattore di Confidenza FC1.2 da utilizzare nelle verifiche di sicurezza.
Le verifiche sono condotte considerando una classe di duttilità alta CDA (γrd=1,2).
Le caratteristiche meccaniche di progetto del calcestruzzo esistente, per meccanismi fragili, sono:
Resistenza a compressione di progetto fcd 8.33 MPa
Le caratteristiche meccaniche di progetto dell’acciaio esistente, per meccanismi fragili, sono:
Resistenza a trazione di progetto fyd 283.33 Mpa
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi fragili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto, e per il coefficiente di sicurezza parziale del materiale. Per il calcestruzzo il coefficiente parziale di sicurezza ϒc è pari a 1,5, per l’acciaio ϒs è pari a 1,15 (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
Le sollecitazioni agenti allo S.L.U. sono:
Forza di taglio agente nel pilastro al di sopra del nodo in condizioni sismiche Vc 40.0 kN
Forza assiale agente nel pilastro al di sopra del nodo Nsup 30.0 kN
Forza assiale agente nel pilastro al di sotto del nodo Ninf 50.0 kN
Forza di compressione nel nodo Vjbd 82.4 kN
Forza di trazione nelle staffe Vtr 119.46 kN
La domanda a taglio-compressione per nodi di facciata è data dalla:
Mentre la domanda a taglio-trazione delle staffe per nodi di facciata è data dalla:
Dove:
è la forza assiale agente nel pilastro al di sopra del nodo normalizzata rispetto alla resistenza a compressione della sezione di solo calcestruzzo:
E è la forza assiale agente nel pilastro al di sotto del nodo normalizzata rispetto alla resistenza a compressione della sezione di solo calcestruzzo:
Verifica della sezione esistente
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
Taglio-compressione resistente nel nodo VRd,c 640.26 kN
Taglio- trazione resistente nelle staffe VRd,s 23.8 kN
La verifica taglio-compressione risulta essendo
VRd,c Vjbd
mentre la verifica taglio-trazione risulta essendo
VRd,s Vtr.
La capacità a taglio-compressione del puntone diagonale in cls è data dalla:
Dove:
La capacità a taglio-trazione delle staffe è data dalla:
Dimensionamento del rinforzo per assorbire il taglio-trazione nel nodo con MAPEWRAP C QUADRI-AX 380.
La deformazione di calcolo di rottura del tessuto è data dalla:
Dove:
coefficiente che tiene conto dell’esposizione ambientale
Da cui si ottiene la tensione di calcolo dalla:
La capacità a taglio-trazione del tessuto quadriassiale è data dalla:
E la capacità a taglio-trazione complessiva è data dalla somma tra il contributo del rinforzo e delle staffe:
La verifica taglio-trazione risulta essendo
Fd Vtr
Valutazione della capacità deformativa del calcestruzzo confinato con MAPEWRAP C UNI-AX 300
La deformazione ridotta di calcolo del sistema FRP è data dalla:
La percentuale geometrica di rinforzo FRP per fasciatura continua è data dalla:
La pressione di confinamento del rinforzo FRP esercitata sul calcestruzzo è data dalla:
La deformazione ultima di progetto del calcestruzzo confinato è data dalla:
Dove
il coefficiente di efficienza verticale
il coefficiente di efficienza orientamento fibre trattandosi di fasciatura continua con fibre unidirezionali trasversali all’asse dell’elemento
il coefficiente di efficienza orizzontale
Dove e sono rispettivamente la base e l’altezza della sezione trasversale del pilastro meno due volte il copriferro, e è l’area della sezione trasversale del pilastro
il coefficiente complessivo
e la pressione efficace del calcestruzzo
Valutazione dell’incremento resistenza a taglio del pilastro confinato con MAPEWRAP C UNI-AX 300
La tensione di calcolo del rinforzo FRP è ottenuta dalla:
Dove la deformazione di calcolo di rottura del tessuto è data dalla:
con
coefficiente che tiene conto dell’esposizione ambientale
La resistenza per delaminazione di estremità è data dalla:
Con coefficiente di sicurezza per delaminazione (valore consigliato 1,2)
L’energia specifica di frattura è data dalla:
Essendo
e rispettivamente i
valori medi delle resistenze a compressione ed a trazione del calcestruzzo
valutate in situ; in mancanza di dati sperimentali, la resistenza media a
trazione del calcestruzzo può essere dedotta dalla fcm in accordo con quanto
indicato nella Normativa vigente
per rinforzo continui
per rinforzo impregnato in situ
La lunghezza efficace di calcolo è ottenuta dalla:
Con
La resistenza efficace di calcolo del rinforzo FRP è data dalla:
Dove:
con e
in quanto le fibre sono applicate trasversalmente all’asse dell’elemento
L’incremento di resistenza a taglio del pilastro confinato è dato dalla:
Dove:
inclinazione
della biella compressa
nel caso di fasciatura continua
Valutazione dell’incremento resistenza a taglio della trave fasciata ad “U” con MAPEWRAP C UNI-AX 300
La resistenza per delaminazione di estremità è data dalla:
Con coefficiente di sicurezza per delaminazione (valore consigliato 1,2)
L’energia specifica di frattura è data dalla:
Essendo
e rispettivamente i valori medi delle resistenze a
compressione ed a trazione del calcestruzzo valutate in situ; in mancanza di
dati sperimentali, la resistenza media a trazione del calcestruzzo può essere
dedotta dalla fcm in accordo con quanto indicato nella Normativa vigente
per
rinforzo continui
per rinforzo impregnato in situ
La lunghezza efficace di calcolo è ottenuta dalla:
Con
La resistenza efficace di calcolo del rinforzo FRP è data dalla:
Dove:
in quanto le fibre sono applicate trasversalmente all’asse dell’elemento
L’incremento di resistenza a taglio della trave fasciata ad “U” è dato dalla:
Dove:
inclinazione
della biella compressa
nel caso di fasciatura continua
Dimensionamento del rinforzo per assorbire l’azione esercitata dalla tamponatura con MAPEWRAP C UNI-AX 300.
La tamponatura esistente, posta nel piano di azione dell’azione di taglio nel nodo, presenta le seguenti caratteristiche meccaniche e geometriche:
Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali della muratura fvk0 0.1 MPa
Resistenza caratteristica a compressione della muratura fk 1.0 MPa
Modulo elastico della muratura Em 1000.0 MPa
Altezza della tamponatura h 300.0 cm
Lunghezza della tamponatura l 300.0 cm
Spessore della tamponatura t 30.0 cm
La componente orizzontale della forza di compressione esercitata dalla tamponatura sul nodo è data dalla:
Dove:
per verifiche allo SLU
Lo sforzo da affidare al tessuto inclinato è dato dallo:
La forza in direzione delle fibre è data dalla:
Dove è l’inclinazione delle fibre rispetto all'asse della trave
Al fine di assorbire l’azione esercitata dalla tamponatura sul nodo è necessario che la verifica seguente sia soddisfatta:
Dove:
è la
resistenza di progetto del tessuto inclinato
è il numero
di strati sovrapposti applicati
è la larghezza del tessuto valutata in funzione della geometria del nodo
La verifica risulta essendo
All’interno dell’applicativo è possibile eseguire interventi di rinforzo strutturali sui seguenti elementi in legno:
Legno |
||
Trave |
Solaio |
|
FRP |
HPC |
FRP |
Gli interventi di rinforzo sono eseguiti nel rispetto delle seguenti normative internazionali:
- Italia
o D.M. Infrastrutture e Trasporti 17/01/2018 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2018).
o Circ. Min. Infrastrutture e Trasporti n.7 del 21/01/2019. Istruzioni per l'applicazione dell’«aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» di cui al D.M. 17 gennaio 2018
o CNR DT 200 R1 2013 (per interventi di rinforzo con sistemi FRP) “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati”
o CNR DT 206-2018, Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno
o CNR DT 204 (Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Strutture di Calcestruzzo Fibrorinforzato (per interventi di rinforzo con sistemi HPC)
In questa sezione verranno presentate le modalità di rinforzo di travi in c.a. esistenti.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (legno) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche del materiale. Al fine di semplificare tali ipotesi si rimanda ai successivi capitoli.
· Geometria dell’elemento strutturale (base e altezza della sezione)
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Dimensioni dell’elemento strutturale (luce della trave, interassi, aree di influenza, ecc)
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Una volta aver individuato le sezioni in cui le sollecitazioni agenti ( o ) risultino superiori alla loro capacità ( o ), sarà possibile eseguire il calcolo e dimensionare il rinforzo affinché le seguenti relazioni siano soddisfatte.
Rinforzo a flessione:
Rinforzo a taglio:
L’utilizzo di un rinforzo con FRP permette di incrementare notevolmente la capacità flessionale della trave, grazie alle elevatissime prestazioni meccaniche del rinforzo. Tuttavia, tali interventi non modificando notevolmente la rigidezza della sezione, non sono in grado di ridurre notevolmente il momento di inerzia della sezione e conseguentemente le inflessioni della trave.
Caratteristiche geometriche
Luce di calcolo travi portanti lignee – L [mm]: Luce totale dei travetti che costituiscono il solaio
Interasse travi legno– iint [mm]: Interasse fra i travetti in legno
Larghezza base delle travi in legno – b [mm]: larghezza o base della sezione rettangolare
Altezza travi in legno – h [mm]: altezza della sezione rettangolare
Caratteristiche del legno
Le caratteristiche del legno sono riprese dalla norma UNI EN 338 che stabilisce un sistema di classi di resistenza di utilizzo generale per i codici di progettazione.
Essa fornisce valori caratteristici delle proprietà di resistenza e di rigidezza e valori della massa volumica per ciascuna classe di riferimento della UNI EN 14081-1.
Nel seguito sono riportate le tabelle A-1 e A-2 presenti all’appendice del documento CNR DT 204-2018 dove sono riportati i profili prestazionali rispettivamente per il legno massiccio di conifera (classi Cxx dove xx indica il valore della resistenza caratteristica a flessione, che possono essere utilizzate anche per pioppo e castagno) e per il legno massiccio di latifoglia (classi Dxx dove xx indica il valore della resistenza caratteristica a flessione), in accordo con la norma europea UNI-EN 338, i cui valori sono basati su prove di flessione.
I valori assegnati nelle tabelle per la resistenza a trazione, a compressione, a taglio, il modulo di elasticità caratteristico parallelo alle fibre, il modulo di elasticità medio parallelo alle fibre, ed il modulo di taglio medio, sono stati calcolati utilizzando le relazioni fornite in EN 384 e sono compatibili con legname in equilibrio igroscopico in un ambiente a 20 °C e ad un’umidità relativa pari al 65%. Alcune classi di resistenza per legname di caratteristiche elevate (p.es. C45, C50, D60, ed oltre) possono essere, naturalmente, di non facile reperibilità.
Ai fini del calcolo strutturale il valore E0,k può essere utilizzato in luogo del valore E0,05.
Nella norma EN338 è presente anche il sistema delle classi Txx per legno di conifera basato su prove di trazione, dove xx indica il valore della resistenza caratteristica a trazione. Queste classi sono riservate principalmente a elementi che lavorano a trazione quali le tavole destinate alla produzione del legno lamellare e, quindi, non sono state qui riportate.
Per il legno cresciuto in Italia valgono le regole di classificazione ed i profili prestazionali contenuti nella UNI 11035-2 “Legno strutturale - Regole per la classificazione a vista secondo la resistenza e i valori caratteristici per i tipi di legname strutturale italiani” e proposti nelle Tabelle A-3 e A-4.
Per il legno lamellare ci si riferisce alle classi di resistenza definite nella EN 14080, riportate nelle Tabelle A-5 e A-6.
Classe di servizio: Ai fini dell’assegnazione dei valori di calcolo per le proprietà del materiale a partire dai valori caratteristici e per il calcolo delle deformazioni in condizioni ambientali definite, le strutture (o parti di esse) devono essere assegnate ad una delle tre classi di servizio elencate in Tabella:
Dimensionamento trave
Peso proprio del solaio - Gk,1 [KN/m2]: valore calcolato automaticamente
Azioni permanenti non strutturali- Gk,2 [KN/m2]: Carichi permanenti non strutturali. Sono considerati carichi permanenti non strutturali i carichi presenti sulla costruzione durante il suo normale esercizio, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti, isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro, ancorché in qualche caso sia necessario considerare situazioni transitorie in cui essi non siano presenti.
Secondo NTC 2018 § 3.1.3. Carichi Permanenti Non Strutturali) Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e per uffici, il peso proprio di elementi divisori interni potrà essere ragguagliato ad un carico permanente uniformemente distribuito g2, purché vengano adottate le misure costruttive atte ad assicurare una adeguata ripartizione del carico. Il carico uniformemente distribuito g2 potrà essere correlato al peso proprio per unità di lunghezza G2 delle partizioni nel modo seguente:
- per elementi divisori con g2 1,00 kN/m : G2 = 0,40 kN/m²;
- per elementi divisori con 1,00 < g2 2,00 kN/m : G2 = 0,80 kN/m²;
- per elementi divisori con 2,00 < g2 3,00 kN/m : G2 = 1,20 kN/m²;
- per elementi divisori con 3,00 < g2 4,00 kN/m : G2 = 1,60 kN/m² ;
- per elementi divisori con 4,00 < g2 5,00 kN/m : G2 = 2,00 kN/m².
Carichi esercizio - Qk [KN/m2]: Carichi variabili.
I sovraccarichi, o carichi imposti, comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera; i modelli di tali azioni possono essere costituiti da:
- carichi verticali uniformemente distribuiti qk
- carichi verticali concentrati Qk
- carichi orizzontali lineari Hk
I valori nominali e/o caratteristici di qk, Qk ed Hk sono riportati nella Tab. 3.1.II della NTC 2018. Tali valori sono comprensivi degli effetti dinamici ordinari, purché non vi sia rischio di rilevanti amplificazioni dinamiche della risposta delle strutture.
L’applicativo non considera i carichi orizzontali Hk e gli eventuali carichi concentrati devono essere opportunamente trasformati in carichi uniformemente distribuiti.
Coefficienti parziali di Sicurezza: coefficienti associati alle diverse azioni che coprono la variabilità delle rispettive grandezze e le incertezze relative alle tolleranze geometriche e alla affidabilità del modello di calcolo.
γG,SLU : coefficiente parziale dei carichi permanenti G1 per le verifiche agli SLU. Il valore suggerito è 1.3.
γG,SLU : coefficiente parziale dei carichi variabili Q per le verifiche agli SLU. Il valore suggerito è 1.5.
Risultati
L’applicativo permette di ricavare il momento agente sulla trave, le frecce agli SLE e i momenti resistenti della trave ricavato secondo il metodo elastico-lineare.
Il dimensionamento e le verifiche delle sezioni rinforzate con FRP sono condotti in conformità a:
· Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al Decreto 17 gennaio 2018 e successive Istruzioni per l’applicazione dell’Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui alla Circolare n. 7 del 21 gennaio 2019;
· Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno di cui al CNR DT 206 R1/2018;
· Istruzioni CNR_DT201_2005 - Studi Preliminari finalizzati alla redazione di Istruzioni per Interventi di Consolidamento Statico di Strutture Lignee mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati
L’ultimo documento citato specifica criteri e condizioni per un uso tecnicamente aggiornato dei materiali compositi fibrorinforzati (FRP) adesi al legno strutturale, con particolare riferimento al consolidamento ed al rinforzo di strutture esistenti.
Pur essendo la sperimentazione nel campo delle strutture composte legno-FRP attiva da oltre quindici anni, l’applicazione di tali tecnologie è ancora in corso di sviluppo e lo “stato dell’arte” è quindi in continua evoluzione.
In questa sezione il rinforzo viene calcolato utilizzando l’approccio di calcolo previsto all’interno delle Istruzioni CNR DT201 - 2005 “Istruzioni per Interventi di Consolidamento Statico di strutture Lignee mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati”.
Pur essendo il legno un materiale anisotropo nel senso più generale, il suo comportamento può essere schematizzato, con sufficiente approssimazione, come ortotropo nelle tre direzioni: assiale, tangenziale e radiale. Il legame costitutivo cui si fa comunemente riferimento è del tipo elasto-plastico schematizzato nel seguente diagramma:
In una sezione sollecitata a flessione, il diverso comportamento del materiale a trazione e a compressione, una volta iniziato il processo di plasticizzazione della zona compressa, determina il progressivo spostamento dell’asse neutro verso la zona tesa. Ne consegue una riduzione dell’area tesa ed un concomitante incremento delle tensioni di trazione. Il rinforzo in zona tesa con materiali fibrorinforzati, caratterizzati da notevoli proprietà di resistenza e rigidezza a trazione, consente di esaltare la capacità portante di elementi lignei inflessi, aumentandone la duttilità.
Spostamento dell’asse neutro in fase di plasticizzazione
Per quanto invece attiene allo SLU, il procedimento di verifica/progetto si basa sulle seguenti ipotesi:
• conservazione della planarità delle sezioni rette;
• perfetta aderenza tra legno e FRP;
• legame costitutivo del legno teso, in direzione delle fibre, elastico lineare sino a rottura;
• legame costitutivo del legno compresso, in direzione delle fibre, elasto-plastico;
• legame costitutivo dell’FRP elastico lineare fino a rottura;
• crisi dell’elemento inflesso causata sempre dal raggiungimento delle deformazioni ultime del materiale legno, in zona compressa o in zona tesa.
Nella figura sottostante, a scopo esemplificativo, sono riportati i diagrammi delle tensioni e delle deformazioni normali agenti su una sezione rettangolare rinforzata con una singola lamina. In situazioni differenti da quella sopra considerata essi richiedono opportune modifiche e/o integrazioni.
Diagrammi delle tensioni e delle deformazioni per una sezione rettangolare
rinforzata con una singola lamina
Nella verifica si prescinde da fenomeni di instabilità dell’equilibrio. La competente verifica di instabilità non deve tener conto del contributo del rinforzo di FRP.
Tipo di rinforzo:
Scegliere se utilizzare un tessuto MAPEWRAP, una barra in fibra MAPEROD o una lamina pultruse CARBOPLATE.
Classi di durata del carico: Le azioni di calcolo devono essere assegnate ad una delle classi di durata del carico elencate nella Tabella 7-1. Le classi di durata del carico si riferiscono a un carico costante attivo per un certo periodo di tempo nella vita della struttura. L’ordine di grandezza della durata del tipo di carico è legato alla durata cumulata di esso. Per durata cumulata si intende la somma dei tempi anche non continuativi durante i quali quel carico agisce sulla struttura con un’intensità significativa.
Per un’azione variabile la classe appropriata deve essere determinata in funzione dell’interazione fra la variazione temporale tipica del carico nel tempo e le proprietà reologiche dei materiali.
Per esempio, ai fini del calcolo, si può assumere quanto segue:
· il peso proprio e i carichi non rimovibili durante il normale esercizio della struttura appartengono alla classe di durata permanente
· i carichi permanenti suscettibili di cambiamenti durante il normale esercizio della struttura e i sovraccarichi variabili relativi a magazzini e depositi appartengono alla classe di lunga durata;
· i sovraccarichi variabili di abitazione e di uffici in generale appartengono alla classe di media durata;
· il sovraccarico da neve riferito al suolo qsk, calcolato in uno specifico sito ad una certa altitudine, è da considerarsi di breve durata per altitudini di riferimento inferiori a 1000 m, mentre è da considerarsi di media durata per altitudini superiori o uguali a 1000 m;
· l’azione del vento e le azioni eccezionali appartengono alla classe di durata istantanea
Distanza FRP da bordo inferiore dFRP [mm]: Distanza fra il bordo inferiore e il posizionamento del rinforzo. Nel caso dei tessuti, tale distanza dovrà essere assunta uguale a = 0.
Nel caso dell’applicazione di lamine o barre in fibra, si potrà posizionare tale rinforzo all’interno di opportune scanalature ricavate all’interno della trave in legno.
|
|
Rinforzo con lamine o tessuti in FRP CARBOPLATE - MAPEWRAP |
Rinforzo con lamine o barre FRP: CARBOPLATE - MAPEROD |
Larghezza del rinforzo – lFRP [mm]: larghezza del rinforzo applicabile che dovrà essere necessariamente inferiore alla larghezza della trave
Numero di strati – nFRP [mm]: Numero di strati sovrapposti di rinforzo
Risultati
L’applicativo restituisce la capacità portante della trave e le deformazioni raggiunte
L’intervento riguarda il rinforzo a flessione di una trave in legno mediante applicazione di lamine in fibra di carbonio CARBOPLATE con ciclo epossidico composto da un primer per il consolidamento delle superfici tipo e uno stucco epossidico per la regolarizzazione del supporto e l’incollaggio del sistema FRP.
L’elemento in legno da rinforzare ha una sezione trasversale di base b = 300mm e altezza di h = 400mm, con cm ed interasse iint = 1500mm cm. La luce di calcolo della trave è di L = 5.5 m.
Le caratteristiche meccaniche del legno sono:
· Classe di resistenza C16
● Tipologia legno Legno massiccio
● Resistenza media a flessione fmk 16.0 MPa
● Resistenza caratteristica a trazione parallela ftok 8.5 Mpa
● Resistenza caratteristica a trazione perpendicolare ft90k 0.4 Mpa
● Resistenza caratteristica a compressione parallela fcok 17.0 Mpa
● Resistenza caratteristica a compressione perpendicolare fc90k 2.2 Mpa
● Resistenza caratteristica a taglio fvk 3.2 MPa
● Modulo di elasticità parallelo medio E0,m 8000.0 MPa
● Modulo di elasticità parallelo 5-percentile E0,05 5400.0 MPa
● Modulo di elasticità perpendicolare medio E90,m 270.0 MPa
● Modulo di taglio medio Gm 500.0 MPa
● Massa volumica caratteristica ρk 3.1 kg/m3
● Massa volumica media ρm 3.7 kg/m3
Il valore di calcolo Xd di una proprietà del materiale (o della resistenza di un collegamento) viene calcolato mediante la relazione:
nella quale:
· Xk è il valore caratteristico della proprietà del materiale. Il valore caratteristico Xk, nel caso di elementi strutturali a sezione trasversale rettangolare, può essere incrementato mediante il coefficiente kh che tiene conto delle dimensioni della sezione trasversale. Per elementi di legno massiccio a sezione rettangolare sottoposti a flessione o a trazione parallela alla fibratura, che presentino rispettivamente una altezza o il lato maggiore della sezione trasversale inferiore a 150 mm, i valori caratteristici fmk e ft0k, indicati nei profili resistenti, possono essere incrementati tramite il coefficiente moltiplicativo kh, così definito:
essendo h, espressa in millimetri, l’altezza della sezione trasversale dell’elemento inflesso oppure il lato maggiore della sezione trasversale dell’elemento sottoposto a trazione.
Per elementi di legno lamellare sottoposti a flessione o a trazione parallela alla fibratura che presentino rispettivamente una altezza o il lato maggiore della sezione trasversale inferiore a 600 mm, i valori caratteristici fmk e ft0k, indicati nei profili resistenti, possono essere incrementati tramite il coefficiente moltiplicativo kh, così definito:
essendo h, espressa in millimetri, l’altezza della sezione trasversale dell’elemento inflesso oppure il lato maggiore della sezione trasversale dell’elemento sottoposto a trazione.
· γM è il coefficiente parziale relativo al materiale
legno massiccio γM = 1,50
legno lamellare incollato γM = 1,45
· kmod è il coefficiente di correzione che tiene conto dell’effetto, sui parametri di resistenza, sia della durata del carico sia dell’umidità della struttura. Se una combinazione comprende azioni appartenenti a differenti classi di durata del carico, si dovrà scegliere il valore di kmod da utilizzare è quello corrispondente all’azione di minor durata.
Classe di servizio |
Permanente |
Lunga |
Media |
Breve |
istantanea |
1 |
0,60 |
0,70 |
0,80 |
0,90 |
1,00 |
2 |
0,60 |
0,70 |
0,80 |
0,90 |
1,00 |
3 |
0,50 |
0,55 |
0,65 |
0,70 |
0,90 |
Ai fini dell’assegnazione dei valori di calcolo per le proprietà del materiale a partire dai valori caratteristici e per il calcolo delle deformazioni in condizioni ambientali definite, le strutture (o parti di esse) devono essere assegnate ad una delle tre classi di servizio elencate di seguito:
Classe di servizio 1: è caratterizzata da un'umidità del materiale in equilibrio con l'ambiente a una temperatura di 20 °C e un'umidità relativa dell'aria circostante che non superi il 65%, se non per poche settimane all'anno.
Classe di servizio 2: è caratterizzata da un'umidità del materiale in equilibrio con l'ambiente a una temperatura di 20 °C e un'umidità relativa dell'aria circostante che superi l'85% solo per poche settimane all'anno.
Classe di servizio 3: è caratterizzata da un'umidità più elevata di quella della classe di servizio 2.
Le azioni agenti sulla trave sono nel seguito riportata:
I carichi agenti sulla trave in legno sono:
Peso proprio G1k 0.296 kN/m2
Carichi permanenti non strutturali G2k 1.0 kN/m2
Coefficienti dei carichi Gk 1.3
Sovraccarico accidentale Qk 2.0 kN/m2
Coefficienti dei carichi Qk 1.5
Allo Stato Limite Ultimo
Il valore del carico nella combinazione di carico permanente è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico di media durata è dato dalla:
Allo stato Limite di esercizio
Il valore del carico nella combinazione di carico rara è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico quasi permanente è dato dalla:
Allo Stato Limite Ultimo
Nella combinazione di carico permanente il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Nella combinazione di carico di media durata il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Verifica della sezione esistente
VERIFICA A FLESSIONE
Allo Stato Limite Ultimo
Nella combinazione di carico permanente il momento resistente vale:
Essendo
La verifica risulta .
Nella combinazione di carico di media durata il momento resistente vale:
Essendo
La verifica risulta .
Il rinforzo del travetto del solaio in legno è basato sull’incollaggio intradossale di MAPEROD C mediante l’utilizzo di opportune resine epossidiche.
Rinforzo con barre pultruse Rinforzo con lamine o tessuti
Caratteristiche meccaniche del rinforzo
Distanza FRP dal bordo inferiore 0 mm
Tensione caratteristica di rottura ff,uk 2000 MPa
Modulo elastico Ef 155000 MPa
Deformazione ultima εfk 1.5 %
Numero di barre 1
Pur essendo il legno un materiale anisotropo nel senso più generale, il suo comportamento può essere schematizzato, con sufficiente approssimazione, come ortotropo nelle tre direzioni: assiale, tangenziale e radiale. Il legame costitutivo cui si fa comunemente riferimento è del tipo elasto-plastico ideale (CNR DT 201 - modello 1, Tabella 4-1).
In una sezione sollecitata a flessione, il diverso comportamento del materiale a trazione e a compressione, una volta iniziato il processo di plasticizzazione della zona compressa, determina il progressivo spostamento dell’asse neutro verso la zona tesa. Ne consegue una riduzione dell’area tesa ed un concomitante incremento delle tensioni di trazione.
Spostamento dell’asse neutro in fase di plasticizzazione.
Il rinforzo in zona tesa con materiali fibrorinforzati, caratterizzati da notevoli proprietà di resistenza e rigidezza a trazione, consente di esaltare la capacità portante di elementi lignei inflessi, aumentandone la duttilità.
Nei confronti dello SLU, il rinforzo in zona tesa con materiali compositi si presenta particolarmente efficiente se:
• il legno presenta un comportamento elasto-plastico a compressione;
• la deformazione ultima a trazione è inferiore a quella a compressione.
Un comportamento elasto-plastico a compressione non risulta verosimile nelle situazioni nelle quali si verifichi una crisi precoce del legno ancora in campo elastico. Tale circostanza è frequente nel caso di legnami di cattiva qualità, nei quali i molti o grandi difetti presenti, quali nodi e notevoli inclinazioni della fibratura, soprattutto in zona tesa, rappresentano altrettanti punti deboli a partire dai quali può innescarsi la crisi.
Il rinforzo in zona tesa può essere realizzato in via preferenziale con barre e lamine di FRP (Figura 6-2) incollate sulla superficie esterna della trave (con l’eventuale aggiunta di connettori meccanici) o all’interno di appositi alloggiamenti predisposti nel corpo della trave.
Applicazione di barre in FRP interne in zona tesa
Applicazione di lamine esterne o interne in zona tesa
L’inserimento del rinforzo all’interno della sezione, mediante la predisposizione di un intaglio, consente di raddoppiare la superficie di incollaggio. Fenomeni di delaminazione alle estremità della trave sono di fatto impediti quando il rinforzo è interamente inserito nella sezione trasversale, che confina così il rinforzo stesso.
L’applicazione esterna di un rinforzo con tessuto o con lamine di FRP può essere in grado di bloccare la propagazione di eventuali preesistenti fessurazioni a partire da difetti (es. nodi, eccessive inclinazioni della fibratura), dalla quale potrebbero conseguire significativi decrementi della capacità portante di travi lignee.
Nel caso di interventi su elementi lignei inflessi con tessuti o lamine di composito, in considerazione del loro limitato contributo in termini di rigidezza, il rinforzo esplica la sua azione principalmente nelle condizioni ultime, mentre in condizioni di esercizio la sua efficacia è da considerarsi irrilevante.
Per quanto invece attiene allo SLU, il procedimento di verifica/progetto si basa sulle seguenti ipotesi:
• conservazione della planarità delle sezioni rette;
• perfetta aderenza tra legno e FRP;
• legame costitutivo del legno teso, in direzione delle fibre, elastico lineare sino a rottura;
• legame costitutivo del legno compresso, in direzione delle fibre, elasto-plastico (CNR DT 201 - Tabella 4-1);
• legame costitutivo dell’FRP elastico lineare fino a rottura;
• crisi dell’elemento inflesso causata sempre dal raggiungimento delle deformazioni ultime del materiale legno, in zona compressa o in zona tesa.
In figura sono riportati a titolo esemplificativo i diagrammi delle tensioni e delle deformazioni normali agenti su una sezione rettangolare rinforzata con una singola lamina.
Le caratteristiche meccaniche a trazione del legno esistente sono date dalle:
Le caratteristiche meccaniche a compressione del legno esistente sono date dalle:
Con
Le caratteristiche meccaniche a trazione del sistema di rinforzo FRP sono date dalle:
Con
La tensione e la deformazione di lavoro effettiva dell’FRP calcolata in virtù dell’effettiva curvatura della sezione è:
Dall’equilibrio alla traslazione si ottiene il valore dell’asse neutro e dall’equilibrio alla rotazione si ottiene il valore del momento ultimo della sezione rinforzata:
La verifica allo S.L.U. risulta .
In questa sezione verranno presentate le modalità di rinforzo di solaio in legno esistenti.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (legno) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche medie del legno. Nel caso in cui queste informazioni non fossero a disposizione, fare riferimento alle norme di riferimento come ad esempio la norma UNI EN 338
· Geometria del solaio
o Lunghezza, altezza e larghezza dei travetti che compongono il solaio
o Interasse dei travetti
o Spessore del tavolato o eventuale strato di isolamento.
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Dimensioni dell’elemento strutturale (luce della trave, interassi, aree di influenza, ecc)
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Una volta aver individuato le sezioni in cui le sollecitazioni agenti ( o ) risultino superiori alla loro capacità ( o ), sarà possibile eseguire il calcolo e dimensionare il rinforzo affinché le seguenti relazioni siano soddisfatte.
Rinforzo a flessione:
Rinforzo a taglio:
In questa parte dell’applicativo (Sezione esistente) dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame.
Al termine di questa prima fase, saranno visualizzate le capacità strutturali della sezione esistente (pre-rinforzo).
Caratteristiche geometriche
Luce di calcolo travi portanti lignee – L [mm]: Luce totale dei travetti che costituiscono il solaio
Interasse travi legno – iint [mm]: Interasse fra i travetti in legno
Larghezza base delle travi in legno – b [mm]: larghezza o base della sezione rettangolare
Altezza travi in legno – h [mm]: altezza della sezione rettangolare
Spessore del tavolato in legno – t [mm]: spessore del tavolato che ricopre i travetti in legno.
Spessore della soletta collaborante (≠ 0 per rinforzo con HPC) – s [mm]: Spessore della soletta collaborante realizzata con malte della famiglia PLANITOP HPC FLOOR o con altro materiale. Nel caso di rinforzo con PLANITOP HPC FLOOR tale valore si modificherà autonomamente.
Caratteristiche del legno
Le caratteristiche del legno sono riprese dalla norma UNI EN 338 che stabilisce un sistema di classi di resistenza di utilizzo generale per i codici di progettazione. Essa fornisce valori caratteristici delle proprietà di resistenza e di rigidezza e valori della massa volumica per ciascuna classe di riferimento della UNI EN 14081-1.
La norma si applica a tutto il legno di conifere e latifoglie per uso strutturale, che rientra nello scopo e campo di applicazione della UNI EN 14081-1.
A seconda della tipologia di legno selezionata, sarà possibile visualizzarne le prestazioni meccaniche.
· Classe di resistenza
● Tipologia legno
● Resistenza media a flessione fmk
● Resistenza caratteristica a trazione parallela ftok
● Resistenza caratteristica a trazione perpendicolare ft90k
● Resistenza caratteristica a compressione parallela fcok
● Resistenza caratteristica a compressione perpendicolare fc90k
● Resistenza caratteristica a taglio fvk
● Modulo di elasticità parallelo medio E0,m
● Modulo di elasticità parallelo 5-percentile E0,05
● Modulo di elasticità perpendicolare medio E90,m
● Modulo di taglio medio Gm
● Massa volumica caratteristica ρk
● Massa volumica media ρm
Classe di servizio: Ai fini dell’assegnazione dei valori di calcolo per le proprietà del materiale a partire dai valori caratteristici e per il calcolo delle deformazioni in condizioni ambientali definite, le strutture (o parti di esse) devono essere assegnate ad una delle tre classi di servizio elencate in Tabella:
Dimensionamento trave
Peso proprio del solaio - Gk,1 [KN/m2]: valore calcolato automaticamente
Azioni permanenti non strutturali- Gk,2 [KN/m2]: Carichi permanenti non strutturali. Sono considerati carichi permanenti non strutturali i carichi presenti sulla costruzione durante il suo normale esercizio, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti, isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro, ancorché in qualche caso sia necessario considerare situazioni transitorie in cui essi non siano presenti.
Secondo NTC 2018 § 3.1.3. Carichi Permanenti Non Strutturali) Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e per uffici, il peso proprio di elementi divisori interni potrà essere ragguagliato ad un carico permanente uniformemente distribuito g2, purché vengano adottate le misure costruttive atte ad assicurare una adeguata ripartizione del carico. Il carico uniformemente distribuito g2 potrà essere correlato al peso proprio per unità di lunghezza G2 delle partizioni nel modo seguente:
- per elementi divisori con g2 1,00 kN/m : G2 = 0,40 kN/m²;
- per elementi divisori con 1,00 < g2 2,00 kN/m : G2 = 0,80 kN/m²;
- per elementi divisori con 2,00 < g2 3,00 kN/m : G2 = 1,20 kN/m²;
- per elementi divisori con 3,00 < g2 4,00 kN/m : G2 = 1,60 kN/m² ;
- per elementi divisori con 4,00 < g2 5,00 kN/m : G2 = 2,00 kN/m².
Carichi esercizio - Qk [KN/m2]: Carichi variabili.
I sovraccarichi, o carichi imposti, comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera; i modelli di tali azioni possono essere costituiti da:
- carichi verticali uniformemente distribuiti qk
- carichi verticali concentrati Qk
- carichi orizzontali lineari Hk
I valori nominali e/o caratteristici di qk, Qk ed Hk sono riportati nella Tab. 3.1.II della NTC 2018. Tali valori sono comprensivi degli effetti dinamici ordinari, purché non vi sia rischio di rilevanti amplificazioni dinamiche della risposta delle strutture.
L’applicativo non considera i carichi orizzontali Hk e gli eventuali carichi concentrati devono essere opportunamente trasformati in carichi uniformemente distribuiti.
Coefficienti parziali di Sicurezza: coefficienti associati alle diverse azioni che coprono la variabilità delle rispettive grandezze e le incertezze relative alle tolleranze geometriche e alla affidabilità del modello di calcolo.
γG,SLU : coefficiente parziale dei carichi permanenti G1 per le verifiche agli SLU. Il valore suggerito è 1.3.
γG,SLU : coefficiente parziale dei carichi variabili Q per le verifiche agli SLU. Il valore suggerito è 1.5.
Risultati
L’applicativo restituisce la capacità portante del solaio in termini di momento ultimo (verifica elastica) e frecce limite.
L’applicativo permette di eseguire il calcolo della sezione rinforzata mediante due diverse tipologie di rinforzo:
Tale rinforzo consiste nella realizzazione di una cappa collaborante a basso spessore (2-5cm) senza armatura supplementare e collegata meccanicamente ai travetti sottostanti mediante l’applicazione di specifici connettori chiamati MAPEI STEEL DRY.
Tale tecnica viene calcolata mediante l’utilizzo del metodo Gamma (γ) per il calcolo delle travi composte con connessione deformabile si basa sulla teoria dell’elasticità lineare e sulle seguenti ipotesi definite all’interno del documento CNR DT 204 -2018:
- le travi, aventi sezione trasversale del tipo proposto nella Figura E-1, hanno luce libera L e sono semplicemente appoggiate. Le espressioni riportate ai punti successivi possono essere utilizzate anche nel caso di travi continue o travi a sbalzo, assumendo rispettivamente una luce libera L pari a 0.8 volte la campata di luce maggiore e l pari a due volte la lunghezza dello sbalzo.
- i singoli componenti (elementi in legno o a base di legno) sono realizzati come elementi unici a piena luce o formati da più elementi opportunamente giuntati tra loro mediante incollaggio.
- i diversi componenti sono collegati tra loro mediante connettori meccanici caratterizzati da modulo di scorrimento (rigidezza) K.
- l’interasse s tra i connettori è costante o varia uniformemente, in funzione della distribuzione dello sforzo di taglio.
- il carico applicato agisce in direzione z, determinando nella trave composta un momento flettente M = M(x) con variazione sinusoidale o parabolica ed uno sforzo di taglio V = V(x).
Scelta della malta da utilizzare: Scegliere la tipologia di malta da utilizzare dall’elenco.
Lunghezza di infissione nel travetto in legno – lw [mm]: altezza di infissione del connettore all’interno del travetto in legno. Tipicamente si suggerisce una lunghezza di infissione pari almeno a h/2.
Passo minimo e massimo della connessione smin, smax
Se i connettori non sono disposti a passo costante lungo l’asse della trave, ma tale passo varia tra un minimo smin ed un massimo smax (comunque non superiore a 4 volte smin).
Nel calcolo è previsto un passo minimo smin in prossimità degli appoggi per una lunghezza di L/4 e di un passo massimo smax una lunghezza di L/2 al centro della trave in legno.
In base alla lunghezza del solaio, l’applicativo calcola automaticamente il nconn numero di connettori che verranno realizzati sull’intera lunghezza della trave.
Posa del sistema di connessione basato sull’utilizzo di MAPEI STEEL DRY, barre elicoidali
in acciaio inox AISI 304 o 316 ad altissima resistenza, da applicarsi “a secco”.
Risultati
Verifica S.L.U.
VERIFICA SOLETTA: riassunto delle verifiche sul controllo delle tensioni massime di progetto (SLU) su soletta in c.a. (effettuate nelle due condizioni di media durata e Carico permanente).
VERIFICA TRAVE LEGNO: riassunto delle verifiche sul controllo delle tensioni massime di progetto (SLU) su trave lignea (nelle due condizioni di media durata e Carico permanente).
VERIFICA CONNETTORI: controllo delle tensioni massime di progetto (SLU) su connettori:
Tensioni caratteristiche di rottura (connettore-legno) 1 piano di taglio con piastra spessa:
● Resistenza meccanismo I: R1k = fh,k⋅lw⋅d
● Resistenza meccanismo II:
● Resistenza meccanismo III:
Resistenza minima: Rk = min[Rk1; Rk2; Rk3]
Resistenza di progetto connettore: Rd = kmod⋅Rk/γm
Esito verifica connettore: FSd max/Rd <= 1 (ok)
Verifica S.L.E.
Per le verifiche di deformabilità (SLE) le grandezze caratteristiche della sezione composta devono essere calcolate con riferimento al valore di servizio della rigidezza della connessione Kser.
La verifica viene effettuata a t = 0 e a t = .
Il dimensionamento e le verifiche delle sezioni rinforzate con FRP sono condotti in conformità a:
· Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al Decreto 17 gennaio 2018 e successive Istruzioni per l’applicazione dell’Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui alla Circolare n. 7 del 21 gennaio 2019;
· Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno di cui al CNR DT 206 R1/2018;
· Istruzioni CNR_DT201_2005 - Studi Preliminari finalizzati alla redazione di Istruzioni per Interventi di Consolidamento Statico di Strutture Lignee mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati
L’ultimo documento citato specifica criteri e condizioni per un uso tecnicamente aggiornato dei materiali compositi fibrorinforzati (FRP) adesi al legno strutturale, con particolare riferimento al consolidamento ed al rinforzo di strutture esistenti.
Pur essendo la sperimentazione nel campo delle strutture composte legno-FRP attiva da oltre quindici anni, l’applicazione di tali tecnologie è ancora in corso di sviluppo e lo “stato dell’arte” è quindi in continua evoluzione.
In questa sezione il rinforzo viene calcolato utilizzando l’approccio di calcolo previsto all’interno delle Istruzioni CNR DT201 - 2005 “Istruzioni per Interventi di Consolidamento Statico di strutture Lignee mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati”.
Pur essendo il legno un materiale anisotropo nel senso più generale, il suo comportamento può essere schematizzato, con sufficiente approssimazione, come ortotropo nelle tre direzioni: assiale, tangenziale e radiale. Il legame costitutivo cui si fa comunemente riferimento è del tipo elasto-plastico schematizzato nel seguente diagramma:
In una sezione sollecitata a flessione, il diverso comportamento del materiale a trazione e a compressione, una volta iniziato il processo di plasticizzazione della zona compressa, determina il progressivo spostamento dell’asse neutro verso la zona tesa. Ne consegue una riduzione dell’area tesa ed un concomitante incremento delle tensioni di trazione. Il rinforzo in zona tesa con materiali fibrorinforzati, caratterizzati da notevoli proprietà di resistenza e rigidezza a trazione, consente di esaltare la capacità portante di elementi lignei inflessi, aumentandone la duttilità.
Spostamento dell’asse neutro in fase di plasticizzazione
Per quanto invece attiene allo SLU, il procedimento di verifica/progetto si basa sulle seguenti ipotesi:
• conservazione della planarità delle sezioni rette;
• perfetta aderenza tra legno e FRP;
• legame costitutivo del legno teso, in direzione delle fibre, elastico lineare sino a rottura;
• legame costitutivo del legno compresso, in direzione delle fibre, elasto-plastico;
• legame costitutivo dell’FRP elastico lineare fino a rottura;
• crisi dell’elemento inflesso causata sempre dal raggiungimento delle deformazioni ultime del materiale legno, in zona compressa o in zona tesa.
Nella figura sottostante, a scopo esemplificativo, sono riportati i diagrammi delle tensioni e delle deformazioni normali agenti su una sezione rettangolare rinforzata con una singola lamina. In situazioni differenti da quella sopra considerata essi richiedono opportune modifiche e/o integrazioni.
Diagrammi delle tensioni e delle deformazioni per una sezione rettangolare
rinforzata con una singola lamina
Nella verifica si prescinde da fenomeni di instabilità dell’equilibrio. La competente verifica di instabilità non deve tener conto del contributo del rinforzo di FRP.
Tipo di rinforzo:
Scegliere se utilizzare un tessuto MAPEWRAP, una barra in fibra MAPEROD o una lamina pultruse CARBOPLATE.
Classi di durata del carico: Le azioni di calcolo devono essere assegnate ad una delle classi di durata del carico elencate nella Tabella 7-1. Le classi di durata del carico si riferiscono a un carico costante attivo per un certo periodo di tempo nella vita della struttura. L’ordine di grandezza della durata del tipo di carico è legato alla durata cumulata di esso. Per durata cumulata si intende la somma dei tempi anche non continuativi durante i quali quel carico agisce sulla struttura con un’intensità significativa.
Per un’azione variabile la classe appropriata deve essere determinata in funzione dell’interazione fra la variazione temporale tipica del carico nel tempo e le proprietà reologiche dei materiali.
Per esempio, ai fini del calcolo, si può assumere quanto segue:
· il peso proprio e i carichi non rimovibili durante il normale esercizio della struttura appartengono alla classe di durata permanente
· i carichi permanenti suscettibili di cambiamenti durante il normale esercizio della struttura e i sovraccarichi variabili relativi a magazzini e depositi appartengono alla classe di lunga durata;
· i sovraccarichi variabili di abitazione e di uffici in generale appartengono alla classe di media durata;
· il sovraccarico da neve riferito al suolo qsk, calcolato in uno specifico sito ad una certa altitudine, è da considerarsi di breve durata per altitudini di riferimento inferiori a 1000 m, mentre è da considerarsi di media durata per altitudini superiori o uguali a 1000 m;
· l’azione del vento e le azioni eccezionali appartengono alla classe di durata istantanea
Distanza FRP da bordo inferiore dFRP [mm]: Distanza fra il bordo inferiore e il posizionamento del rinforzo. Nel caso dei tessuti, tale distanza dovrà essere assunta uguale a = 0.
L’applicazione esterna di un rinforzo con tessuto o con lamine di FRP può essere in grado di bloccare la propagazione di eventuali preesistenti fessurazioni a partire da difetti (es. nodi, eccessive inclinazioni della fibratura), dalla quale potrebbero conseguire significativi decrementi della capacità portante di travi lignee.
Nel caso dell’applicazione di lamine o barre in fibra, si potrà posizionare tale rinforzo all’interno di opportune scanalature ricavate all’interno della trave in legno.
L’inserimento del rinforzo all’interno della sezione, mediante la predisposizione di un intaglio, consente di raddoppiare la superficie di incollaggio. Fenomeni di delaminazione alle estremità della trave sono di fatto impediti quando il rinforzo è interamente inserito nella sezione trasversale, che confina così il rinforzo stesso.
|
|
Rinforzo con lamine o tessuti in FRP CARBOPLATE - MAPEWRAP |
Rinforzo con lamine o barre FRP: CARBOPLATE - MAPEROD |
Larghezza del rinforzo – lFRP [mm]: larghezza del rinforzo applicabile che dovrà essere necessariamente inferiore alla larghezza della trave
Numero di strati – nFRP [mm]: Numero di strati sovrapposti di rinforzo
Risultati
L’applicativo restituisce la capacità portante del solaio in termini di momento ultimo.
Geometria della sezione esistente
L’elemento in legno da rinforzare ha una sezione trasversale caratterizzata da:
Luce di calcolo travi portanti lignee L 4500 mm
Interasse travi legno iint 600 mm
Larghezza base delle travi in legno b 120 mm
Altezza travi in legno h 160 mm
Spessore del tavolato in legno t 20 mm
Le caratteristiche meccaniche del legno sono:
● Classe di resistenza GL24h
● Tipologia legno Legno lamellare incollato
● Resistenza media a flessione fmk 24.0 MPa
● Resistenza caratteristica a trazione parallela ftok 19.2 Mpa
● Resistenza caratteristica a trazione perpendicolare ft90k 0.5 Mpa
● Resistenza caratteristica a compressione parallela fcok 24.0 Mpa
● Resistenza caratteristica a compressione perpendicolare fc90k 2.5 Mpa
● Resistenza caratteristica a taglio fvk 3.5 MPa
● Modulo di elasticità parallelo medio E0,m 11500.0 MPa
● Modulo di elasticità parallelo 5-percentile E0,05 9600.0 MPa
● Modulo di elasticità perpendicolare medio E90,m 300.0 MPa
● Modulo di taglio medio Gm 650.0 MPa
● Massa volumica caratteristica ρk 3.85 kg/m3
● Massa volumica media ρm 4.2 kg/m3
Caratteristiche meccaniche dei materiali esistenti di progetto
Il valore di calcolo Xd di una proprietà del materiale (o della resistenza di un collegamento) viene calcolato mediante la relazione:
nella quale:
● Xk è il valore caratteristico della proprietà del materiale. Il valore caratteristico Xk, nel caso di elementi strutturali a sezione trasversale rettangolare, può essere incrementato mediante il coefficiente kh che tiene conto delle dimensioni della sezione trasversale. Per elementi di legno massiccio a sezione rettangolare sottoposti a flessione o a trazione parallela alla fibratura, che presentino rispettivamente una altezza o il lato maggiore della sezione trasversale inferiore a 150 mm, i valori caratteristici fmk e ft0k, indicati nei profili resistenti, possono essere incrementati tramite il coefficiente moltiplicativo kh, così definito:
essendo h, espressa in millimetri, l’altezza della sezione trasversale dell’elemento inflesso oppure il lato maggiore della sezione trasversale dell’elemento sottoposto a trazione.
Per elementi di legno lamellare sottoposti a flessione o a trazione parallela alla fibratura che presentino rispettivamente una altezza o il lato maggiore della sezione trasversale inferiore a 600 mm, i valori caratteristici fmk e ft0k, indicati nei profili resistenti, possono essere incrementati tramite il coefficiente moltiplicativo kh, così definito:
essendo h, espressa in millimetri, l’altezza della sezione trasversale dell’elemento inflesso oppure il lato maggiore della sezione trasversale dell’elemento sottoposto a trazione.
● γM è il coefficiente parziale relativo al materiale
legno massiccio γM = 1,50
legno lamellare incollato γM = 1,45
● kmod è il coefficiente di correzione che tiene conto dell’effetto, sui parametri di resistenza, sia della durata del carico sia dell’umidità della struttura. Se una combinazione comprende azioni appartenenti a differenti classi di durata del carico, si dovrà scegliere il valore di kmod da utilizzare è quello corrispondente all’azione di minor durata.
Classe di servizio |
Permanente |
Lunga |
Media |
Breve |
istantanea |
1 |
0,60 |
0,70 |
0,80 |
0,90 |
1,00 |
2 |
0,60 |
0,70 |
0,80 |
0,90 |
1,00 |
3 |
0,50 |
0,55 |
0,65 |
0,70 |
0,90 |
Ai fini dell’assegnazione dei valori di calcolo per le proprietà del materiale a partire dai valori caratteristici e per il calcolo delle deformazioni in condizioni ambientali definite, le strutture (o parti di esse) devono essere assegnate ad una delle tre classi di servizio elencate di seguito:
Classe di servizio: 1, caratterizzata da un'umidità del materiale in equilibrio con l'ambiente a una temperatura di 20 °C e un'umidità relativa dell'aria circostante che non superi il 65%, se non per poche settimane all'anno.
I carichi agenti sulla trave in legno sono:
Carichi permanenti non strutturali G2k 1.0 kN/m2
Coefficienti dei carichi Gk 1.3
Sovraccarico accidentale Qk 2.0 kN/m2
Coefficienti dei carichi Qk 1.5
Allo Stato Limite Ultimo
Il valore del carico nella combinazione di carico permanente è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico di media durata è dato dalla:
Allo stato Limite di esercizio
Il valore del carico nella combinazione di carico rara è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico quasi permanente è dato dalla:
Allo Stato Limite Ultimo
Nella combinazione di carico permanente il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Nella combinazione di carico di media durata il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Verifica della sezione esistente
VERIFICA A FLESSIONE
Allo Stato Limite Ultimo
Nella combinazione di carico permanente il momento resistente vale:
Essendo
La verifica risulta .
Nella combinazione di carico di media durata il momento resistente vale:
Essendo
La verifica risulta .
Il rinforzo del solaio in legno è basato sulla realizzazione di una cappa estradossale a basso spessore realizzata con una malta cementizia fibrorinforzata con fibre in acciaio denominata Planitop HPC Floor T resa collaborante mediante l’utilizzo di opportuni connettori metallici costituiti da barre elicoidali denominati MAPEI STEEL DRY di opportuno diametro e lunghezza da innestare a secco in corrispondenza delle travi in legno sottostanti.
Caratteristiche meccaniche del rinforzo
Planitop HPC Floor T
Resistenza caratteristica a compressione fck 80.0 MPa
Resistenza caratteristica a trazione per flessione Fftuk 3.93 MPA
Tensione tangenziale caratteristica interfaccia τk 3,40 MPa
Modulo elastico Ec 42200.0 MPa
Deformazione ultima εcu 0,35 %
Coefficiente di sicurezza FRC ϒc 1,5
Resistenza di progetto a compressione fcd 45.33 MPa
Resistenza di progetto a trazione per flessione Fftud 2.62 MPa
SPESSORE DEI RINFORZI
Spessore della soletta collaborante s 25 mm
Connettore Mapei Steel Dry 10
Lunghezza di infissione nel travetto in legno lw 100 mm
Passo minimo della connessione smin 100 mm
Passo massimo della connessione smin 200 mm
Numero di connettori per ogni trave 34
Le verifiche di sicurezza (istantanee e di lungo termine) dovranno riguardare tutte le componenti del sistema composto, sia per gli SLE che per gli SLU.
In particolare, le verifiche dovranno essere eseguite su:
● Trave lignea: Verifiche di resistenza (SLE e SLU)
● Soletta collaborante: Verifiche di resistenza (SLE e SLU)
● Connessioni: Verifiche di resistenza (SLU)
● Sistema composto: verifica di deformabilità (freccia)
Agli SLU, la distribuzione delle sollecitazioni dovrà essere ottenuta facendo riferimento ad un opportuno modulo di scorrimento della connessione in condizioni ultime Ku.
Le verifiche vengono effettuate utilizzando il metodo Gamma per il calcolo delle travi composte con connessione meccanica deformabile (§ appendice E – CNR DT 206 R1 /2018).
Gli abbassamenti flessionali (dovuti al momento flettente M) si determinano considerando una rigidezza efficace (EI)ef della trave composta:
(EI)eff = (E1×I1+g1×E1×A1×a12) + (E2×I2+g2×E2×A2×a22)
Dove:
● Ei, è il valore medio del modulo elastico del materiale i;
● Ai = bi hi è l’area della sezione trasversale dell’elemento i;
● Ii è il momento di inerzia proprio dell’elemento i
● γ1 è il coefficiente Gamma calcolato mediante la seguente formula:
●
● a1 =H-a2
● a2:
● H = 0.5 (h1 + h2) + hgap
VERIFICA SLE
Per le verifiche di deformabilità (SLE) le grandezze caratteristiche della sezione composta devono essere calcolate con riferimento al valore di servizio della rigidezza della connessione Kser.
La verifica viene effettuata a t = 0 e a t = .
Verifica a t = 0:
● Rigidezza della connessione: K = Kser
● Modulo elastico del calcestruzzo: E1 = Ecm
● Modulo elastico del legno: E2 = E0,m
Abbassamento istantaneo massimo 11.23 mm
L/Abbassamento istantaneo massimo 400.78
Verifica a t = :
● Rigidezza della connessione: K = Kser / (1+ Kdef)
● Modulo elastico del calcestruzzo: E1 = Ecm/ (1+
● Modulo elastico del legno: E2 = E0,m/ (1+ Kdef
Abbassamento totale finale massimo 15.8 mm
L/Abbassamento totale finale massimo 284.79
VERIFICA SLU
VERIFICA SOLETTA: riassunto delle verifiche sul controllo delle tensioni massime di progetto (SLU) su soletta in c.a. (effettuate nelle due condizioni di media durata e Carico permanente).
Tensione baricentrica compressione: σ1 = MSd⋅γ1⋅E1a1/(EJ)ef
tensione per sola flessione pura: σm1 = MSd⋅0,5⋅E1⋅s/(EJ)ef
tensione sul lembo compresso: σ1C = σ1 + σm1
esito verifica (compressione): σ1C/fcd < 1 (OK).
Tensione nel lembo inferiore soletta: σ1t = σ1 – σm1
esito verifica (trazione): σ1/fd < 1 (OK);
Media durata
Esito verifica tensione nel lembo compresso (superiore) della soletta (t0) σ1C,t0 / fcd = 0.15 → OK
Esito verifica tensione nel lembo compresso (superiore) della soletta (tinf) σ1C,tinf / fcd = 0.11 → OK
Esito verifica tensione nel lembo teso (inferiore) della soletta (t0) σ1t,t0 / fctd = 0.63 → OK
Esito verifica tensione nel lembo teso (inferiore) della soletta (tinf) σ1t,tinf / fctd = 0.06 → OK
Carico permanente
Esito verifica tensione nel lembo compresso (superiore) della soletta (t0) σ1C,t0 / fcd = 0.07 → OK
Esito verifica tensione nel lembo compresso (superiore) della soletta (tinf) σ1C,tinf / fcd = 0.05 → OK
Esito verifica tensione nel lembo teso (inferiore) della soletta (t0) σ1t,t0 / fctd = 0.28 → OK
Esito verifica tensione nel lembo teso (inferiore) della soletta (tinf) σ1t,tinf / fctd = 0.03 → OK
VERIFICA TRAVE LEGNO: riassunto delle verifiche sul controllo delle tensioni massime di progetto (SLU) su trave lignea
(effettuate nelle due condizioni di media durata e Carico permanente).
Trazione uniforme (baricentrica): σ2 = – MSd⋅γ2⋅E0,mean⋅a2/(EJ)ef
Trazione per flessione pura: σm,2 = – MSd⋅0,5⋅E0,mean⋅H/(EJ)ef
Esito in verifica tenso-flessione retta: |σ2|/ft,0,d + |σm,2|/fm,y,d <= 1(OK);
Tensione di taglio agli appoggi: τ2, max = VSd⋅0,5⋅E0,mean⋅[H/2 + a2]2/(EJ)ef
Esito verifica taglio su appoggi: τ2, max/fv,d <= 1 (OK);
Media durata
Esito verifica in tenso-flessione (t0) |σ2|/ft,0,d + |σm,2|/fm,y,d = 0.67 → OK
Esito verifica in tenso-flessione (tinf) |σ2|/ft,0,d + |σm,2|/fm,y,d = 0.69 → OK
Esito verifica taglio sugli appoggi (t0) τ2, max / fv,d = 0.22 → OK
Esito verifica taglio sugli appoggi (tinf) τ2, max / fv,d = 0.22 → OK
Carico permanente
Esito verifica in tenso-flessione (t0) |σ2|/ft,0,d + |σm,2|/fm,y,d = 0.4 → OK
Esito verifica in tenso-flessione (tinf) |σ2|/ft,0,d + |σm,2|/fm,y,d = 0.41 → OK
Esito verifica taglio sugli appoggi (t0) τ2, max / fv,d = 0.13 → OK
Esito verifica taglio sugli appoggi (tinf) τ2, max / fv,d = 0.13 → OK
VERIFICA CONNETTORI: controllo delle tensioni massime di progetto (SLU) su connettori:
Tensione di progetto su connettore: FSd max = γ1⋅E1A1a1seqVSd/(EJ)ef
Tensioni caratteristiche di rottura (connettore-legno) 1 piano di taglio con piastra spessa:
● Resistenza meccanismo I: R1k = fh,k⋅lw⋅d
● Resistenza meccanismo II:
● Resistenza meccanismo III:
Resistenza minima: Rk = min[Rk1; Rk2; Rk3]
Resistenza di progetto connettore: Rd = kmod⋅Rk/γm
Esito verifica connettore: FSd max/Rd <= 1 (ok)
Esito verifica resistenza connettore (t0 – media durata) FSd/Rd = 0.54
Esito verifica resistenza connettore (tinf – media durata) FSd/Rd = 0.53
Esito verifica resistenza connettore (t0 – Carico permanente) FSd/Rd = 0.24
Esito verifica resistenza connettore (tinf – Carico permanente) FSd/Rd = 0.24
Per il rinforzo di un solaio costituito da travi in acciaio portanti, si propone la realizzazione di una cappa collaborante a basso spessore mediante l’utilizzo di PLANITOP HPC FLOOR (malta cementizia ad elevatissime fluidità, ad elevatissime prestazioni meccaniche a ritiro compensato, fibrorinforzata e ad elevata duttilità da impiegarsi per il rinforzo estradossale di solai). Tale prodotto noto come “micro-calcestruzzo” HPFRC unisce gli elevati valori di resistenze meccaniche a compressione e flessione agli ottimali valori di duttilità e di trazione assicurate dalla presenza delle fibre di acciaio contenute all’interno del prodotto stesso.
La tecnica proposta ha come obiettivo l’incremento della capacità distributiva delle azioni, determinando un aumento di rigidezza nel piano. Il sistema risulta particolarmente efficace in quanto incrementa “limitatamente” il peso della struttura e consente di evitare l’utilizzo di reti metalliche di ripartizione. Tutto ciò consente di raggiungere vantaggi tra i quali:
- Minimizzare gli spessori applicativi garantendo condizioni di rinforzo migliorative rispetto ad interventi con calcestruzzo tradizionali.
- Minimizzare i carichi aggiuntivi gravanti sulla struttura.
- Eliminare la presenza di reti elettrosaldate, grazie alla presenza di fibre all’interno che consentono una elevata resistenza a trazione.
- Sfruttare la resistenza a trazione del materiale e la sua duttilità.
IL MAPEI STRUCTURAL DESIGN permette di dimensionare il rinforzo identificando lo spessore della cappa collaborante e il numero di connettori necessari.
Caratteristiche geometriche profilato metallico
Altezza della sezione trasversale - h [mm]: Altezza totale della sezione
Larghezza della sezione trasversale - b [mm]: Larghezza delle ali della trave
Spessore dell'anima - tw [mm]: spessore dell’anima della trave
Spessore delle ali - tf [mm]: Spessore delle ali della trave
Raggio di raccordo - r [mm]: raggio del raccordo fra ali e anima
Eventuale spessore della saldatura delle ali con l'anima - s [mm]: eventuale spessore della saldatura fra ali e anima
Lunghezza della trave – L [m]: Lunghezza della trave
Interasse di competenza – i [m]: Interasse fra le travi in acciaio
Nella seguente tabella sono riportate le dimensioni geometriche delle principali tipologie di sezioni di acciaio.
Classificazione della sezione
Tensione di snervamento dell'acciaio - fy [MPa]: resistenza di snervamento dell’acciaio
Tensione di rottura dell'acciaio – fu [MPa]: resistenza di rottura dell’acciaio
t < 40mm |
40mm < t < 100mm |
|||
fy (Mpa) |
fu (Mpa) |
fy (Mpa) |
fu (Mpa) |
|
S
235 |
235 |
360 |
215 |
360 |
S
275 |
275 |
430 |
255 |
410 |
S
355 |
355 |
510 |
335 |
470 |
Modulo elastico dell’acciaio – Es [MPa]: Modulo elastico dell’acciaio
Coefficiente parziale di sicurezza - γa [-]: Coefficiente di sicurezza dell’acciaio
Classificazione delle ali
Classificazione dell'anima
Caratteristiche della sezione composta soggetta a momento positivo
Spessore della soletta collaborante – hc [mm]: spessore della soletta collaborante realizzata con PLANITOP HPC FLOOR. Gli spessori necessari al rinforzo sono compresi fra 20 - 50 mm. Per spessori superiori si consiglia di posizionare una rete di contrasto.
Larghezza efficace della soletta – beff: Tale larghezza viene automaticamente assunta pari all’Interasse di competenza i introdotta nella “Sezione esistente”.
Azioni di progetto
Azioni permanenti peso proprio - Gk,1 [KN/m2]: Peso proprio del solaio. Le azioni permanenti gravitazionali associate ai pesi propri dei materiali strutturali sono derivate dalle dimensioni geometriche e dai pesi dell’unità di volume dei materiali con cui sono realizzate le parti strutturali della costruzione.
Azioni permanenti non strutturali - Gk,2 [KN/m2]: Carichi permanenti non strutturali.
Sono considerati carichi permanenti non strutturali i carichi presenti sulla costruzione durante il suo normale esercizio, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti, isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro, ancorché in qualche caso sia necessario considerare situazioni transitorie in cui essi non siano presenti.
Secondo NTC 2018 § 3.1.3. Carichi Permanenti Non Strutturali) Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e per uffici, il peso proprio di elementi divisori interni potrà essere ragguagliato ad un carico permanente uniformemente distribuito g2, purché vengano adottate le misure costruttive atte ad assicurare una adeguata ripartizione del carico. Il carico uniformemente distribuito g2 potrà essere correlato al peso proprio per unità di lunghezza G2 delle partizioni nel modo seguente:
- per elementi divisori con g2 1,00 kN/m : G2 = 0,40 kN/m²;
- per elementi divisori con 1,00 < g2 2,00 kN/m : G2 = 0,80 kN/m²;
- per elementi divisori con 2,00 < g2 3,00 kN/m : G2 = 1,20 kN/m²;
- per elementi divisori con 3,00 < g2 4,00 kN/m : G2 = 1,60 kN/m² ;
- per elementi divisori con 4,00 < g2 5,00 kN/m : G2 = 2,00 kN/m².
Carichi variabili - Qk [KN/m2]: Carichi variabili.
I sovraccarichi, o carichi imposti, comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera; i modelli di tali azioni possono essere costituiti da:
- carichi verticali uniformemente distribuiti qk
- carichi verticali concentrati Qk
- carichi orizzontali lineari Hk
I valori nominali e/o caratteristici di qk, Qk ed Hk sono riportati nella Tab. 3.1.II della NTC 2018. Tali valori sono comprensivi degli effetti dinamici ordinari, purché non vi sia rischio di rilevanti amplificazioni dinamiche della risposta delle strutture.
L’applicativo non considera i carichi orizzontali Hk e gli eventuali carichi concentrati devono essere opportunamente trasformati in carichi uniformemente distribuiti.
Coefficienti parziali di Sicurezza: coefficienti associati alle diverse azioni che coprono la variabilità delle rispettive grandezze e le incertezze relative alle tolleranze geometriche e alla affidabilità del modello di calcolo.
γG,SLU : coefficiente parziale dei carichi permanenti G1 per le verifiche agli SLU (1.35)
γQ,SLU : coefficiente parziale dei carichi variabili Q per le verifiche agli SLU (1.5)
γG,SLE : coefficiente parziale dei carichi permanenti G1 per le verifiche agli SLE (1)
γQ,SLES : coefficiente parziale dei carichi variabili Q per le verifiche agli SLE (1)
MATERIALE DI RINFORZO
Scelta della malta da utilizzare: Scegliere la tipologia di malta da utilizzare dall’elenco.
A favore di sicurezza ed in conformità al capitolo 4.3.3.1.2 delle NTC 2018, relativo alle prescrizioni calcestruzzo da utilizzare per sezioni miste acciaio-calcestruzzo, nei calcoli statici non può essere considerata una classe di resistenza del calcestruzzo superiore a C60/75. Pertanto, nei calcoli verranno utilizzati i seguenti valori di resistenza:
Resistenza cilindrica caratteristica fck = 60 MPa
Resistenza di progetto fcd = 60/1.5 = 40 MPa
Sollecitazioni agenti – SLU
Fase provvisionale
Il valore del carico nella combinazione di carico nella fase provvisionale è dato dalla:
Nella combinazione di carico nella fase provvisionale il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Fase definitiva
Il valore del carico nella combinazione di carico nella fase definitiva è dato dalla:
Nella combinazione di carico nella fase definitiva il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Coefficiente di forma del momento – Kc [-]: Valore che dipende dalle condizioni di vincolo e di carico da desumere dalle seguenti tabelle
Coefficienti di momento critico - C1 [-]: Valore che dipende dalle condizioni di vincolo e di carico da desumere dalle seguenti tabelle
Coefficienti di momento critico - C2[-]: Valore che dipende dalle condizioni di vincolo e di carico da desumere dalle seguenti tabelle.
Possibilità di modificare questo valore ma pre-impostare i valori:
Kc = 0.94
C1 = 1.127
C2 = 0.454
Fase definitiva (connessione a completo ripristino)
La posizione dell’asse neutro plastico è data dall’equilibrio alla traslazione:
Dove
è l’area della trave in acciaio esistente
è la base efficace della soletta collaborante
è la posizione dell’asse neutro
è la resistenza di progetto della malta impiegata
è lo spessore della soletta collaborante
è la resistenza a trazione di progetto della malta valutata come:
Nota la posizione dell’asse neutro, il momento resistente della sezione rinforzata è data dalla:
Il taglio resistente è dato dalla:
Fase definitiva (connessione a parziale ripristino)
Numero adottato di connettori – nf: numero di connettori effettivamente applicati.
VERIFICA RESISTENZA A TRAZIONE DEL RINFORZO
La verifica delle resistenze a compressione e trazione nella soletta di rinforzo è necessaria per l’eliminazione di possibili rotture fragili nel calcestruzzo a causa degli elevati sforzi di taglio che si concentrano in prossimità della connessione.
Come indicato nell’EC4 [#6.6] nel caso vengano utilizzati calcestruzzi tradizionali, deve essere progettata un’adeguata armatura trasversale per prevenire la rottura prematura per scorrimento o spaccatura longitudinale. Possibili superfici di rottura sono indicate nella seguente figura.
Nel caso in cui vengano utilizzate malte fibrorinforzate HPC, è possibile sfruttare la loro resistenza a trazione per evitare eliminare l’armatura integrativa. La verifica che deve essere effettuata ha la funzione di evitare possibili rotture fragili nel calcestruzzo a causa degli elevati sforzi di taglio che si concentrano in prossimità della connessione. Per questo motivo, affinché tale verifica sia soddisfatta, la sollecitazione di taglio agente lungo tali superfici critiche , deve risultare inferiore alla resistenza a scorrimento calcolato come il valore minore fra la resistenza a trazione del “tirante in HPC” e la resistenza delle bielle convenzionali in HPC.
La sollecitazione di taglio agente lungo tali superfici critiche è determinata, sulla base delle ipotesi di calcolo seguite per la definizione del momento resistente plastico della sezione, dalla forza di compressione massima sviluppata nella soletta. Per cui la sollecitazione di taglio per unità di lunghezza è ottenuta dalla:
Dove
è la distanza tra la sezione di
momento massimo o minimo e la sezione di momento nullo
è lo spessore della soletta in FRC
è la forza di taglio pari a
è la forza di scorrimento agente
nella soletta pari a
tiene conto del grado di connessione, per connessione a totale ripristino
Verifica dei puntoni
La resistenza del puntone è data dalla:
Dove
è l’inclinazione dei puntoni compressi, in favore di sicurezza
Verifica dei tiranti
La resistenza del puntone è data dalla:
Nel caso in cui la verifica non risulta soddisfatta, i connettori a taglio, dimensionati e verificati nei paragrafi precedenti, devono essere realizzati con barre continue di lunghezza pari alla larghezza del solaio.
Considerando che la cappa collaborante realizzata con PLANITOP HPC FLOOR presenta delle notevoli resistenze a trazione, è possibile effettuare la verifica andando a confrontare la con la fctd del sistema di rinforzo.
Verifica armatura a taglio minima della cappa collaborante
Considerando le elevate resistenze a trazione del rinforzo, la condizione imposta dalla norma italiana NTC 2018 e l’EC4 che prescrive un’armatura trasversale minima pari allo 0.2% dell’area del calcestruzzo trasversale è facilmente verificata e pertanto si giustifica l’utilizzo di malte fibrorinforzate HPC senza armatura in acciaio a patto che le due precedenti condizioni siano verificate.
L’intervento riguarda il rinforzo a flessione di una trave in acciaio mediante realizzazione di una soletta estradossale collaborante tipo PLANITOP HPC FLOOR 46.
L’elemento in acciaio da rinforzare ha una sezione trasversale:
· Altezza della sezione trasversale 140.0 mm
· Larghezza della sezione trasversale 73.0 mm
· Spessore dell'anima 4.7 mm
· Spessore delle ali 6.9 mm
· Raggio di raccordo 7.0mm
· Eventuale spessore della saldatura delle ali con l'anima 0.0 mm
La luce di calcolo della trave è 6.0 m e l’interasse è di 40.0 cm.
Le caratteristiche meccaniche dell’acciaio sono:
· Resistenza di snervamento fy 235.0 MPa
· Resistenza di rottura fu 300.0 MPa
· Modulo elastico E 210000.0 MPa
Classificazione della sezione:
· Classificazione dell’anima per flessione CLASSE 1
· Classificazione dell’anima per compressione CLASSE 1
· Classificazione delle ali per flessione CLASSE 1
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive è stato individuato il Livello di Conoscenza LC<VALORE LC> dei diversi parametri coinvolti nel modello e definito il correlato Fattore di Confidenza FC<VALORE FC> da utilizzare nelle verifiche di sicurezza.
Le caratteristiche meccaniche di progetto dell’acciaio esistente sono:
· Resistenza a trazione di progetto fyd 391.3 Mpa
· Modulo elastico E 210000.0 MPa
Per la valutazione della capacità degli elementi/meccanismi duttili si impiegano i valori medi delle proprietà dei materiali esistenti, direttamente ottenute da prove in situ e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza, in relazione al livello di conoscenza raggiunto (§ 8.7.2 delle NTC 2018).
I carichi agenti sulla trave in acciaio sono:
Peso proprio G1k 1.0 kN/m2
Carichi permanenti non strutturali G2k 0.0 kN/m2
Sovraccarico accidentale Qk 2.0 kN/m2
Allo Stato Limite Ultimo
Il valore del carico nella combinazione di carico nella fase provvisionale è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico nella fase definitiva è dato dalla:
Allo Stato Limite di Esercizio
Il valore del carico nella combinazione di carico nella fase provvisionale è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico di lungo termine nella fase definitiva è dato dalla:
Il valore del carico nella combinazione di carico di breve termine nella fase definitiva è dato dalla:
Allo Stato Limite Ultimo
Nella combinazione di carico nella fase provvisionale il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Nella combinazione di carico nella fase definitiva il momento agente e il taglio agente valgono rispettivamente:
Lo spessore della soletta collaborante hc è di 25mm.
Verifica fase provvisionale agli Stati Limite Ultimi
Il momento critico della sezione pre intervento è dato dalla:
Dove
, e dipendono dalle condizioni di vincolo e di carico
e sono
rispettivamente il modulo elastico normale e il modulo elastico a taglio
dell’acciaio
è il momento di inerzia attorno
all’asse debole
è il momento di inerzia settoriale o
costante di ingobbamento
è il momento di inerzia torsionale
è l’ordinata del carico rispetto al baricentro della sezione (generalmente pari alla metà dell’altezza della sezione)
Il momento resistente della sezione è dato dalla:
Il momento resistente di instabilità laterale è dato dalla:
Dove
è il modulo di resistenza plastico
attorno all’asse forte
è il coefficiente che tiene conto dell’instabilità
Essendo
Le verifiche risultano soddisfatte.
Il taglio resistente è dato dalla:
Essendo
La verifica risulta soddisfatta.
Il rinforzo con sistema FRC è costituito da:
· malta cementizia monocomponente <ad elevata fluidità/semifluida> ed elevatissime prestazioni meccaniche a ritiro compensato fibrorinforzata con fibre in acciaio e ad elevata duttilità tipo <ELENCO PRODOTTI FRC> della Mapei S.p.A..
Modulo elastico Ec 43200.0MPa
Resistenza cilindrica caratteristica fck 60 MPa
Resistenza di progetto fcd 40 MPa
Resistenza a trazione Fftuk 3.12 MPa
Resistenza a trazione di progetto Fftud 2.08 MPa
Spessore di applicazione hc 25.0 mm
In conformità al capitolo 4.3.3.1.2 delle NTC 2018, relativo alle prescrizioni calcestruzzo da utilizzare per sezioni miste acciaio-calcestruzzo, nei calcoli statici non può essere considerata una classe di resistenza del calcestruzzo superiore a C60/75.
Verifica fase definitiva agli Stati Limite Ultimi
Flessione
La posizione dell’asse neutro plastico è data dall’equilibrio alla traslazione:
Dove
è l’area della trave in acciaio
esistente
è la base efficace della soletta
collaborante pari a
è la luce di calcolo della trave
è l’interasse delle travi
è la posizione dell’asse neutro
è la resistenza di progetto della malta impiegata
Nota la posizione dell’asse neutro, il momento resistente della sezione rinforzata è data dalla:
Essendo
La verifica risulta soddisfatta.
Taglio
Il taglio resistente è dato dalla:
Essendo
La verifica risulta soddisfatta.
Progetto dei connettori a taglio
Connessione a completo ripristino
La connessione deve essere in grado di assorbire l’intera forza di compressione della soletta, tale forza è definita forza di scorrimento ed è data dalla:
Considerando una lunghezza della saldatura pari alla base dell’ala , una altezza della gola della saldatura pari a e una tensione di progetto della saldatura pari a
con , si ottiene una forza
Da cui la forza del singolo connettore punto
Il numero minimo di connettori è dato dalla:
Con un passo
Per impedire la separazione della soletta, i connettori a taglio dovrebbero essere progettati per resistere a una forza di trazione finale nominale, perpendicolare al piano della flangia in acciaio, di almeno 0,1 volte la resistenza al taglio finale di progetto dei connettori. A tal proposito una connessione chimica realizzata con EPORIP e QUARZO 1.2 svolge questa funzione di ancoraggio.
Verifica del puntone e del tirante
La verifica delle resistenze a compressione e trazione nella soletta di rinforzo è necessaria per l’eliminazione di possibili rotture fragili nel calcestruzzo a causa degli elevati sforzi di taglio che si concentrano in prossimità della connessione.
La sollecitazione di taglio agente lungo tali superfici critiche è determinata, sulla base delle ipotesi di calcolo seguite per la definizione del momento resistente plastico della sezione, dalla forza di compressione massima sviluppata nella soletta. Per cui la sollecitazione di taglio per unità di lunghezza è ottenuta dalla:
Dove
è la distanza tra la sezione di
momento massimo o minimo e la sezione di momento nullo
è lo spessore della soletta in FRC
è la forza di taglio pari a
è la forza di scorrimento agente
nella soletta pari a
tiene conto del grado di connessione, per connessione a totale ripristino
Verifica dei puntoni
La resistenza del puntone è data dalla:
Dove
è l’inclinazione dei puntoni compressi, in favore di sicurezza
La verifica risulta soddisfatta in quanto
Verifica dei tiranti
La resistenza del puntone è data dalla:
La verifica risulta soddisfatta in quanto
Poiché la verifica non risulta soddisfatta, i connettori a taglio, dimensionati e verificati nei paragrafi precedenti, devono essere realizzati con barre continue di lunghezza pari alla larghezza del solaio.
Verifica di deformazione agli Stati Limite di Esercizio
Fase provvisionale
La verifica di deformabilità si attua tenendo in conto dell’inerzia del solo profilo metallico:
Dove
è il modulo elastico normale
dell’acciaio
è il momento di inerzia attorno all’asse forte
Fase definitiva
Le caratteristiche meccaniche della sezione mista per carichi di lungo termine sono
La posizione dell’asse neutro dal lembo superiore è data dalla:
Il momento di inerzia rispetto al baricentro è dato dalla:
Lo spostamento verticale per carichi di lungo termine è dato dalla:
Le caratteristiche meccaniche della sezione mista per carichi di breve termine sono
La posizione dell’asse neutro dal lembo superiore è data dalla:
Il momento di inerzia rispetto al baricentro è dato dalla:
Lo spostamento verticale per carichi di breve termine è dato dalla:
Lo spostamento verticale complessivo della fase definitiva è dato dalla:
La verifica risulta soddisfatta in quanto
Lo spostamento così determinato è corretto unicamente se in fase provvisionale la trave in acciaio è puntellata e quindi è impedito lo spostamento verticale, nel caso in cui ciò non avvenga è necessario analizzare la fase incrementale:
Lo spostamento incrementale è dato dalla:
La verifica risulta soddisfatta in quanto
All’interno dell’applicativo è possibile eseguire interventi di rinforzo strutturali su elementi in c.a. utilizzando differenti tecniche nel seguito riassunte:
Muratura |
||
Colonna
|
Fasciatura di piano
|
Parete
|
FRP FRCM |
FRP FRCM |
FRCM CRM |
Gli interventi di rinforzo sono eseguiti nel rispetto delle seguenti normative internazionali:
- Italia
o D.M. Infrastrutture e Trasporti 17/01/2018 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2018).
o Circ. Min. Infrastrutture e Trasporti n.7 del 21/01/2019. Istruzioni per l'applicazione dell’«aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» di cui al D.M. 17 gennaio 2018
o CNR DT 200 R1 2013 (per interventi di rinforzo con sistemi FRP) “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati”
o CNR DT 215 R1 2018 (per interventi di rinforzo con sistemi FRCM) “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica”
- USA
o ACI 549 “Guide to Design and Construction of Externally Bonded Fabric-Reinforced Cementitious Matrix (FRCM) Systems for Repair and Strengthening Concrete and Masonry Structures”
La caratterizzazione meccanica della muratura esistente rappresenta una fase di fondamentale importanza prima di valutare la realizzazione di qualsiasi tipologia di rinforzo.
Tra le indagini sulle murature, quella più semplice ed anche più importante, è quella che si effettua osservando quali sono i costituenti fondamentali e come essi sono impiegati. Pertanto, si tratta di togliere l’intonaco in una porzione di muratura, se essa e intonacata, oppure osservarla direttamente e verificare a quale tipologia appartiene.
Nella seguente figura sono indicate alcune tipologie murarie che presentano prestazioni meccaniche molto diverse.
Le indagini sulle murature ci dicono se il paramento è realizzato con elementi artificiali o naturali, se è stata impiegata malta di calce o di cemento, se abbiamo murature a secco e fornisce molte altre informazioni utili. Successivamente va determinato lo spessore delle murature e verificato se è un muro a sacco oppure omogeneo.
L’indagine visiva, ancorché non fornisca valori numerici per la caratterizzazione meccanica, indica il tipo di intervento da eseguire, in quanto, in un muro a sacco ad esempio, è importante collegare i due paramenti esterni con dei diatoni, mentre nel caso di murature non connesse tra di loro bisogna intervenire per solidarizzarle.
Dopo aver esaminato i tipi di murature, si può anche scegliere quali indagini diagnostiche o quali prove eseguire su di esse. Tra le varie indagini sulle murature si può valutare l’utilizzo di:
· Analisi endoscopica. L’endoscopia è una metodologia di indagine che consiste nell’osservare con appositi strumenti cavità naturali o artificiali (appositamente create con carotatori o trapani). Questa prova sulla muratura consente la conoscenza della stratigrafia, tipologia, morfologia e stato di conservazione dei materiali attraversati.
· estrazione di carote per l’esame diretto della muratura nello spessore. Tale prova consiste nella realizzazione di un piccolo foro nella muratura, del diametro di 30-40 mm e infilare direttamente nel foro una sonda in grado di realizzare delle foto o delle immagini visive che possono essere esaminate e registrate. Attraverso questo esame e in grado di rilevare i materiali che costituiscono la muratura. La strumentazione e poco ingombrante e la realizzazione di piccoli fori, per ispezionare la muratura, rende la prova poco invasiva.
· indagini termografiche. Si impiega una telecamera sensibile all’infrarosso che legge il flusso di energia emesso da una superficie e lo elabora in immagine. Dal differente comportamento termico dei componenti è possibile identificare la tessitura muraria e le discontinuità nella tessitura. È una prova preliminare e molto utile nel progetto per lo svolgimento di ulteriori indagini diagnostiche per l’identificazione dei punti di indagine.
· Ultrasuoni. Utile per determinare lo stato di aggregazione di materiali all’interno della compagine muraria. Si stima il modulo elastico e resistenza a partire dalla misura della velocità di trasmissione e dell’intensità di ricezione delle onde elastiche all’interno della parete. La velocità di trasmissione aumenta con la densità del mezzo).
· Indagini georadar. Tale tecnica si basa sull’utilizzo di impulsi elettromagnetici ad alta frequenza che vengono inviati ad intervalli scadenzati di tempo. Le onde vengono generate da un’antenna posta sulla superficie della muratura da esaminare. Gli impulsi, viaggiando attraverso la materia, se incontrano uno strato di discontinuità, in parte vengono riflessi e in parte continuano il viaggio attraverso la materia per incontrare, eventualmente, altre discontinuità. Le discontinuità possono essere dovute a cambiamenti di densità, alla presenza di fessure o di materiali diversi. Leggendo i risultati delle onde riflesse si possono determinare le discontinuità presenti nell’apparato murario. Inoltre, scorrendo l’antenna sulla superficie del muro, si può ricostruire il modello bidimensionale e tridimensionale delle inclusioni presenti nel muro.
· prova con i martinetti piatti. Questa prova è una delle più significative per la caratterizzazione meccanica della muratura e tali prove possono eseguirsi con singolo o doppio martinetto. Nel caso di singolo martinetto si esegue la misura di zero, ossia si verifica la muratura nello stato iniziale. Successivamente si realizza un taglio orizzontale sulla muratura, la quale, sotto il peso della muratura sovrastante, tende a richiudersi. Nel taglio realizzato, si introduce una lamina piatta di acciaio.
La lamina viene alimentata da un tubo con acqua o
olio in pressione, in modo che la lamina metallica possa dilatarsi e riaprire la fessura
sulla muratura fino a riportarsi allo stato originario. Questa
condizione viene monitorata attraverso degli strumenti di misura. Quando la
muratura ritorna nella posizione precedente al taglio, si rileva la pressione e si
può determinare il valore della tensione sulla muratura in sito.
[AL2] Nel caso di doppio martinetto, si eseguono due tagli paralleli dove si alloggiano i martinetti. La distanza tra i tagli deve essere regolata in funzione dello spessore degli elementi murari, almeno 5 ricorsi nel caso di elementi aventi spessore di 10 cm e almeno 3 ricorsi in caso di altezze maggiori. Inoltre, tale distanza dipende molto anche dalla lunghezza L dei martinetti, dovendo collocarsi tra 1,5L e 2L.
Si misura quindi l’area di taglio, attraverso la lunghezza e la profondità e si inseriscono i martinetti. A questo punto si ha un elemento di muratura, quello tra i martinetti, che può essere sottoposto a compressione aumentando la pressione nei martinetti. Si aumenta quindi la pressione e si misura l’incremento di detta pressione Δp e l’incremento di deformazione Δe della muratura. La prova viene fatta per step successivi, ad ogni incremento di pressione si legge il relativo incremento di deformazione. Il tutto viene interrotto, per non pregiudicare la muratura, quando il predetto rapporto tende a diminuire in modo brusco, a testimonianza che la muratura sta attingendo condizioni prossime alla rottura.
Lo sforzo di compressione può determinarsi numericamente e in seguito si può tracciare il diagramma Δp–Δe e quindi determinare il modulo elastico della muratura.
Quando si esegue una prova con doppio martinetto, si può prima fare un solo taglio ed eseguire una prova con un solo martinetto in modo da capire quale sia lo stato tensionale in situ della muratura, successivamente si esegue il secondo taglio e con la prova con doppio martinetto si caratterizza la muratura.
I riferimenti normativi più significativi per la realizzazione di tali prove sono:
o ASTM C1196-04
o ASTM C1197-04
o ASTM D4729-04
o RILEM TC 76 LUM
· Prova di compressione diagonale. Tale prova può essere svolta in sito o in laboratorio. Nel secondo caso si deve considerare un elemento di apparato murario. Nel caso di prova in situ si deve avere disponibilità di una porzione di murature di lato 120 × 120 cm e spessore dai 25 ai 70 cm. La prova risulta distruttiva e nel caso di esame in situ, si deve garantire la sicurezza, in quanto il pannello di prova viene tagliato e si deve poi ripristinare la muratura utilizzata per la prova.
La forza viene impressa lungo la diagonale fino alla rottura del pannello. La prova fornisce la resistenza a taglio della muratura e il modulo elastico tangenziale G.
· Prova su singolo elemento. La resistenza caratteristica delle murature dipende dalla resistenza del singolo elemento (mattone, blocco, ecc.) e dal tipo di malta impiegata. Al fine di caratterizzare la muratura, spesso si possono estrarre dalla muratura alcuni elementi da sottoporre in laboratorio a prove di compressione. Successivamente si eseguono delle prove sulle malte in modo da poter avere valori utili per la caratterizzazione meccanica.
· Prove sulle malte. Per quanto riguarda le indagini sulle murature, non bisogna dimenticare quelle sulle malte. Sulle malte si possono eseguire prove penetrometriche o prove di rimbalzo. Nel primo caso si misura il numero di colpi, impressi ad energia costante, per fare avanzare una punta conica a perdere nella malta. Le prove di rimbalzo o sclerometriche consistono nel lanciare un elemento contro la malta e misurarne il rimbalzo. Attraverso delle tabelle, in funzione del rimbalzo, si determina la resistenza della malta.
È noto che una corretta valutazione della sicurezza strutturale degli edifici esistenti dipende dal processo di conoscenza che permette di individuare gli organismi strutturali resistenti e di definire le proprietà meccaniche dei materiali. Numerose ricerche sono state pubblicate nel corso degli anni su questo argomento, con l'obiettivo di fornire procedure per la valutazione della sicurezza degli edifici in muratura e la progettazione di interventi adeguati. Nell'EC8-3 viene proposta la procedura di valutazione basata sul cosiddetto "fattore di conoscenza”:
Sulla stessa linea, le norme tecniche Italiane e la circolare esplicativa, prevedono, all'interno del processo di conoscenza, la possibilità di effettuare prove sperimentali al fine di individuare direttamente i parametri meccanici della muratura. Tuttavia, l'esecuzione di prove sperimentali esaustive in situ può risultare spesso difficile sia per aspetti economici che esecutivi, soprattutto nel caso di edifici storici e monumentali. Per questo motivo, nel caso in cui non vengano eseguite prove sperimentali, le caratteristiche meccaniche possono essere dedotte dalla Tabella C.8.5.I, che fornisce i valori minimi e massimi di resistenza e deformabilità per tipologie di muratura tipiche del territorio italiano, con riferimento a specifiche condizioni: malta con caratteristiche modeste, assenza di marcapiani, assenza di collegamento trasversale, muratura non consolidata e così via. Se la muratura è in condizioni migliori, è possibile applicare i coefficienti di miglioramento della tabella C.8.5.II.
Tuttavia, frequentemente, le murature appartenenti ad aree territoriali omogenee (ad esempio, i territori regionali) si discostano dalla classificazione nazionale poiché le tecniche di costruzione sono fortemente influenzate da aspetti quali la disponibilità di materiali specifici, la tradizione costruttiva della zona, la disponibilità di committenti, e così via. Pertanto, i numerosi esperimenti che sono stati effettuati nel corso degli anni per la caratterizzazione dei diversi tipi di muratura forniscono informazioni importanti. In questo contesto, la Tabella C.8.5.I rappresenta un utile strumento di supporto per gli utenti nella fase preliminare del processo di conoscenza. Infatti, è stato sviluppato per completare la mancanza di specificità della caratterizzazione della muratura definita a livello nazionale e per considerare i tipi di muratura peculiari esistenti a livello locale. Il Tabella C.8.5.I può essere utilizzato liberamente da ricercatori e liberi professionisti direttamente attraverso il sito web.
Examples of masonry types:
a) Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari)
b) Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo
c) Muratura in pietre a spacco con buona tessitura
d) Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,)
e) Muratura in mattoni pieni e malta di calce
f) Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%)
Nella Tabella C8.5. della Circolare applicativa NTC 2018 sono riportati i valori di riferimento dei parametri meccanici della muratura, da usarsi nei criteri di resistenza di seguito specificati (comportamento a tempi brevi), e peso specifico medio per diverse tipologie di muratura. I valori si riferiscono a:
· fm = resistenza media a compressione,
· t0 = resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali (con riferimento alla formula riportata, a proposito dei modelli di capacità, nel §C8.7.1.3 Circolare applicativa NTC 2018)
· fv0 = resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali (con riferimento alla formula riportata, a proposito dei modelli di capacità, nel §C8.7.1.3 Circolare applicativa NTC 2018);
· E = valore medio del modulo di elasticità normale,
· G = valore medio del modulo di elasticità tangenziale
· w = peso specifico medio.
|
Tipologia di muratura |
fm |
to |
fv0 |
E |
G |
w |
|||||
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
kN/m3 |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
||
Muratura IRREGOLARE |
Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) |
1.00 |
2.00 |
0.018 |
0.032 |
0 |
0 |
690 |
1050 |
230 |
350 |
19 |
Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo |
2.00 |
2 |
0.035 |
0.051 |
0 |
0 |
1020 |
1440 |
340 |
480 |
20 |
|
Muratura in pietre a spacco con buona tessitura |
2.60 |
3.80 |
0.056 |
0.074 |
0 |
0 |
1500 |
1980 |
500 |
660 |
21 |
|
Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1.40 |
2.20 |
0.028 |
0.042 |
0 |
0 |
900 |
1260 |
300 |
420 |
15 |
|
Muratura REGOLARE |
Muratura a conci regolari di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
2.00 |
3.20 |
0.040 |
0.080 |
0.1 |
0.19 |
1200 |
1620 |
400 |
500 |
15 |
Muratura a blocchi lapidei squadrati |
5.80 |
8.20 |
0.090 |
0.120 |
0.18 |
0.28 |
2400 |
3300 |
800 |
1100 |
22 |
|
Muratura in mattoni pieni e malta di calce |
2.60 |
4.30 |
0.05 |
0.13 |
0.13 |
0.27 |
1200 |
1800 |
400 |
600 |
18 |
|
Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%) |
5.00 |
8.00 |
0.080 |
0.170 |
0.2 |
0.36 |
3500 |
5600 |
875 |
1400 |
15 |
La presente sezione dell’applicativo permette di calcolare il rinforzo di colonne in muratura esistente mediante la fasciatura con sistemi FRP o FRCM orientati sostanzialmente ad incrementare le prestazioni compressione centrata o in presenza di piccole eccentricità permette di aumentare la duttilità dell’elemento.
Salvo diverse indicazioni la trattazione di seguito esposta fa riferimento alle “Linee Guida per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo di interventi di rinforzo di strutture di C.A., e C.A.P. e murarie mediante FRP” (LG) approvate il 24/07/2009 dall’Assemblea Generale Consiglio Superiore LL.PP.
La cerchiatura delle colonne in muratura con materiali compositi ne migliora la resistenza a compressione attraverso il miglioramento delle caratteristiche meccaniche dello stesso. Le LG consentono di quantificare tale miglioramento valutandone l’incremento di resistenza a compressione che varia dal valore fmd della muratura non confinata al valore fmcd della muratura confinata.
In questa parte dell’applicativo (Sezione esistente) dovranno essere inserite i dati di input relativi alla sezione che si prende in esame.
Al termine di questa prima fase, saranno visualizzate le capacità strutturali della sezione esistente (pre-rinforzo).
Caratteristiche muratura
Nella Tabella C8.5. della Circolare applicativa NTC 2018 sono riportati i valori di riferimento dei parametri meccanici della muratura, da usarsi nei criteri di resistenza di seguito specificati (comportamento a tempi brevi), e peso specifico medio per diverse tipologie di muratura. I valori si riferiscono a:
· fm = resistenza media a compressione
· Peso specifico - [Kg/m3]: Peso specifico della muratura
Muratura IRREGOLARE |
Muratura REGOLARE |
|||||||||
Tipologia di muratura |
Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) |
Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo |
Muratura in pietre a spacco con buona tessitura |
Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
Muratura a conci regolari di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
Muratura a blocchi lapidei squadrati |
Muratura in mattoni pieni e malta di calce |
Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%) |
||
fm |
MPa |
Min |
1 |
2 |
2.6 |
1.4 |
2 |
5.8 |
2.6 |
5 |
Max |
2 |
2 |
3.8 |
2.2 |
3.2 |
8.2 |
4.3 |
8 |
||
w |
kN/m3 |
- |
19 |
20 |
21 |
15 |
15 |
22 |
18 |
15 |
Fattore di confidenza - FC: coefficiente che riduce le resistenze medie ottenute dalle indagini in situ. Tale coefficiente dipende dal numero delle prove eseguite e nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1.
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
|
LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Coefficiente di sicurezza muratura - γm [-]: Come previsto nel capitolo C8.7.1.3.1.1 Pareti murarie , nel caso di analisi elastica con il fattore q (analisi lineare statica ed analisi dinamica modale con fattore di comportamento), i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza e per il coefficiente parziale di sicurezza dei materiali (in accordo a quanto indicato al § C8.5); nel caso di analisi non lineare, i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza.
Resistenza di progetto |
|
Analisi elastica con fattore di struttura q |
Analisi non lineare |
|
|
|
|
Nel caso di murature esistenti, al fine di è possibile fare riferimento alla tabella C8.5.I della Circolare applicativa del NTC 2018.
Secondo quanto previsto nella Circolare applicativa NTC 2018 nel capitolo C8.5 DEFINIZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO PER LE ANALISI, per gli edifici in muratura, anche considerate le conoscenze acquisibili, le verifiche nei riguardi di tutte le azioni possono essere eseguite utilizzando, quando previsto, un coefficiente γm non inferiore a 2 (Tab. 4.5.II in § 4.5.6.1 e §7.8.1.1 delle NTC).
Sezione: Scegliere la geometria del pilastro fra:
|
|
Pilastro rettangolare
Base - B Altezza - H |
Pilastro circolare
Diametro - D |
Sollecitazione
Sforzo normale - N [kN]: forza di compressione agente sul pilastro
Risultati
Resistenza sezione non confinata - NRc,d kN]: forza di compressione resistente del pilastro senza rinforzo. Tale resistenza non considera eventuali fenomeni di instabilità del pilastro.
La fasciatura di elementi sottoposti a compressione centrata o in presenza di piccole eccentricità permette di aumentare la duttilità dell’elemento ed aumentarne la capacità portante
attraverso il miglioramento delle caratteristiche meccaniche dello stesso.
La norma consente di quantificare tale miglioramento valutandone l’incremento di resistenza a compressione che segue la seguente relazione:
Dove:
· fmd rappresenta la resistenza a compressione della muratura non confinata;
· fmcd rappresenta la resistenza a compressione della muratura confinata;
· è un coefficiente di sicurezza
· è l’area della sezione di muratura
La resistenza a compressione della muratura deve subire in seguito al confinamento un incremento superiore al 10% affinché l’intervento possa ritenersi efficace dal punto di vista normativo; tale percentuale è infatti quella che si perde a causa del coefficiente di sicurezza γRd presente nella formula:
Tali interventi di rinforzo strutturale possono essere realizzati mediante l’utilizzo di sistemi FRP o FRCM.
Selezione tipologia di rinforzo:
|
|
|
Continuo
|
Discontinuo |
Elica |
Larghezza tessuto bf [mm]: larghezza del tessuto applicato attorno alla colonna nel caso di rinforzo discontinuo o elicoidale
Interasse tessuto pf [mm]: interasse fra i tessuti applicati attorno alla colonna nel caso di rinforzo discontinuo o elicoidale
Strati di rinforzo n [-]: Numero di strati in cui viene applicato il rinforzo.
Raggio di curvatura (rc): Negli interventi di rinforzo a confinamento di pilastri in muratura è opportuno procedere ad un preventivo arrotondamento degli spigoli degli elementi rinforzati, allo scopo di evitare pericolose concentrazioni di tensione ivi localizzate, che potrebbero provocare una rottura prematura del composito. Così come previsto al punto 4.8.2.2 (2) il raggio di curvatura rc dell’arrotondamento deve essere almeno pari a 20 mm.
Esposizione: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
L’applicativo in forma automatica individua i diversi fattori di conversione per FRP in funzione del tipo di fibra e della condizione di esposizione individuata.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
L’applicativo in forma automatica individua i diversi fattori di conversione per FRCM in funzione del tipo di fibra e della condizione di esposizione individuata.
Fattori di conversione ambientale per sistemi FRCM
|
||
Condizione di esposizione |
ηa |
|
Interna |
0.9 |
|
Esterna |
0.8 |
|
Ambiente aggressivo |
0.7 |
|
Risultati
Resistenza sezione non confinata - NRc,d [kN]: forza di compressione resistente del pilastro senza rinforzo. Tale resistenza non considera eventuali fenomeni di instabilità del pilastro.
Resistenza della sezione confinata - NRcc,d [kN]: forza di compressione resistente del pilastro con rinforzo.
L’elemento in muratura da rinforzare è un pilastro e ha una sezione trasversale di 40.0cm x 45.0 cm.
Le caratteristiche meccaniche della muratura esistente sono:
· Resistenza media a compressione fm 3.2MPa
· Peso specifico gm 2000.0 kg/m3
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive è stato individuato il Livello di Conoscenza LC2 dei diversi parametri coinvolti nel modello e definito il correlato Fattore di Confidenza FC=1.2 da utilizzare nelle verifiche di sicurezza.
Applicando un coefficiente parziale di sicurezza γm pari a 2.0, le caratteristiche meccaniche di progetto della muratura esistente sono:
· Resistenza media a compressione fmd 1.33MPa
· Peso specifico medio gm 2000 kg/m3
Le sollecitazioni agenti allo S.L.U. sono:
Sforzo normale agente NEd,SLU 320.0 kN
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
Sforzo normale resistente NRd,SLU 240.0kN
Il rinforzo con sistema FRP è costituito da un tessuto in fibra di carbonio tipo MAPEWRAP C UNI-AX 300:
· Spessore equivalente tf 0.164 mm
· Tensione caratteristica di rottura ff,uk 3400.0 MPa
· Modulo elastico Ef 225000.0 MPa
· Deformazione ultima εfk 1.5 %
· Numero di strati nf
· Raggio di curvatura rc 20 mm
· Tipologia di rinforzo continuo
· Coefficiente di sicurezza FRP ϒf 1,10
· Coefficiente di sicurezza FRP ϒf,d 1,15
CONFINAMENTO
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Sforzo normale ultimo dell’elemento confinato è dato dalla:
dove:
è il
coefficiente parziale di sicurezza pari a 1.10
è l’area
della sezione trasversale dell’elemento confinato
è la resistenza di progetto della muratura confinata ed è pari a
dove:
è la pressione efficace di confinamento ed è pari a
un coefficiente (adimensionale) di incremento della resistenza pari a
Con la densità di massa della muratura espressa in kg/m3
ed e coefficienti ai quali cautelativamente può essere
attribuito il valore 1,0
è un
esponente al quale, in mancanza di comprovati risultati sperimentali, può
essere assegnato il valore 0,5
è la tensione di progetto della muratura non confinato
Nel caso di confinamento di pilastri con sezione trasversale circolare, si definisce la seguente quantità adimensionale corrispondente alla percentuale geometrica
della fasciatura esterna:
dove:
è
lo spessore del rinforzo
è
l’altezza delle strisce che formano la fasciatura discontinua
è
il diametro esterno della sezione trasversale
è il passo delle strisce (misurato in asse)
In condizione di equilibrio limite, la pressione di confinamento può essere calcolata con la relazione che segue:
dove:
è
il modulo di elasticità normale del materiale in direzione delle fibre
è la deformazione ridotta di calcolo del composito fibrorinforzato ed è pari a
dove:
è
il fattore di conversione ambientale
è la deformazione ultima del composito fibrorinforzato
Il coefficiente di efficienza orizzontale è pari a 1. Lo stesso accade per il coefficiente di efficienza verticale ma solo nel caso di fasciatura continua.
Nel caso invece di fasciatura discontinua, realizzata con strisce di altezza disposte ad interasse si ha una riduzione del volume confinato per effetto della diffusione tensionale schematizzabile mediante una legge parabolica con angoli di attacco pari a 45°. Il coefficiente di efficienza verticale può essere calcolato mediante la relazione:
dove:
è la distanza netta tra le strisce
L’interasse non deve essere maggiore di
Nel caso di confinamento di pilastri con sezione trasversale quadrata o rettangolare, in assenza di adeguate prove sperimentali, che ne comprovino l’efficacia, non va considerato l’effetto del confinamento esterno su sezioni rettangolari per le quali , ovvero .
La pressione di confinamento può essere calcolata con la relazione che segue nel caso di fasciatura continua:
La pressione di confinamento può essere calcolata con la relazione che segue nel caso di fasciatura continua:
dove:
è
il modulo di elasticità normale del materiale in direzione delle fibre
è la deformazione ridotta di calcolo del composito fibrorinforzato ed è pari a
dove:
è
il fattore di conversione ambientale
è la deformazione ultima del composito fibrorinforzato
Per una sezione rettangolare confinata solamente da una fasciatura esterna, si può ritenere che l’area di muratura effettivamente confinata sia solo una parte di quella complessiva per l’instaurarsi di un “effetto arco” dipendente dal raggio di curvatura con cui sono stati arrotondati i vertici della sezione.
Il competente coefficiente di efficienza orizzontale è fornito dal rapporto tra l’area confinata e quella totale:
Se la fasciatura di cui al punto è discontinua un analogo fenomeno si instaura anche in sezione verticale. Il competente coefficiente di efficienza verticale vale:
Nel caso invece di fasciatura continua il coefficiente è assunto unitario
L’interasse deve soddisfare la relazione:
SFORZO NORMALE ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Lo sforzo normale ultimo della sezione confinata è dato dalla:
La verifica allo S.L.U. risulta .
L’intervento riguarda il confinamento di un pilastro in muratura mediante reti in fibra di vetro A.R. alcali resistente, pre-apprettata, tipo MAPEGRID G 220 della Mapei S.p.A. applicate con malta cementizia premiscelata bicomponente, a base di leganti a reattività pozzolanica, fibrorinforzata ad elevata duttilità, tipo PLANITOP HDM MAXI della Mapei S.p.A..
Mapegrid G220 + Planitop HDM Maxi
Resistenza a compressione a 28 gg fc,mat 25.0 MPa
Modulo elastico a 28 gg Ec 67000.0 MPa
Spessore equivalente tf 0.047 mm
Resistenza a trazione σu,f 880.0 MPa
Deformazione a rottura εu,f 1.37 %
Spessore del rinforzo FRCM 15.0 mm
Numero di strati 1
Esposizione interna
CONFINAMENTO
DIMENSIONAMENTO DEL RINFORZO ALLO S.L.U.
Sforzo normale ultimo dell’elemento confinato è dato dalla:
dove:
è l’area
della sezione trasversale dell’elemento confinato
è la resistenza di progetto della muratura confinata ed è pari a
dove:
è la pressione efficace di confinamento ed è pari a
un coefficiente (adimensionale) di incremento della resistenza pari a
Con la densità di massa della muratura espressa in kg/m3
ed e coefficienti ai quali cautelativamente può essere
attribuito il valore 1,0
è un
esponente al quale, in mancanza di comprovati risultati sperimentali, può
essere assegnato il valore 0,5
è la tensione di progetto della muratura non confinato
Nel caso di confinamento di pilastri con sezione trasversale circolare, la pressione efficace di confinamento è data dalla:
dove:
è
il coefficiente di efficienza orizzontale, da assumersi per le colonne
circolari rivestite con continuità pari a 1
è la pressione di confinamento ed è pari a
dove:
è
il numero di strati
è lo spessore equivalente
è
il modulo di elasticità normale del materiale in direzione delle fibre
è la deformazione ridotta di calcolo del composito fibrorinforzato ed è pari a
dove:
è la deformazione ultima della rete ed è pari a
è il coefficiente adimensionale di efficacia del confinamento che tiene conto della presenza della matrice inorganica ed è pari a
Con
lo
spessore complessivo del rinforzo FRCM
può essere assunto pari a 1.81
Nel caso di confinamento di pilastri con sezione trasversale quadrata o rettangolare, con e , la pressione efficace di confinamento è data dalla:
dove:
è il coefficiente di efficienza orizzontale, da assumersi per le colonne circolari rivestite con continuità pari a
Con
è la pressione di confinamento ed è pari a
dove:
è
la diagonale della sezione quadrata o rettangolare
è
il numero di strati
è lo spessore equivalente
è
il modulo di elasticità normale del materiale in direzione delle fibre
è la deformazione ridotta di calcolo del composito fibrorinforzato ed è pari a
dove:
è il coefficiente adimensionale di efficacia del confinamento che tiene conto della presenza della matrice inorganica ed è pari a
Con
è
la diagonale della sezione quadrata o rettangolare
lo
spessore complessivo del rinforzo FRCM
può essere assunto pari a 1.81
SFORZO NORMALE ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Lo sforzo normale ultimo della sezione confinata è dato dalla:
Il ribaltamento semplice di pareti esterne degli edifici dovute all’azione del sisma rappresenta una situazione di danno tra le più frequenti e pericolose. Questa si schematizza come una rotazione rigida di porzioni di parete attorno ad una cerniera cilindrica orizzontale posta alla base; la rotazione è attivata da sollecitazioni fuori dal piano.
Tale situazione si verifica quando il muro investito dall’azione sismica risulta libero in sommità e non ammorsato alle pareti ad esso ortogonali. Anche se queste ultime hanno una qualità insoddisfacente, il collasso si manifesta per primo nella parete normale all’azione sismica. Le condizioni di vincolo che rendono possibile tale meccanismo sono quindi l’assenza di connessioni nel martello murario ed assenza di dispositivi di collegamento, come cordoli o catene, in testa alla tesa ribaltante.
Se l’edificio ha subito l’azione di un sisma questo tipo di meccanismo è facilmente individuabile da lesioni verticali presenti in corrispondenza dell’incrocio tra la tesa ribaltante e le pareti ad essa ortogonali oppure dall’avvenuto sfilamento di travi dall’incastro con il muro.
La parete si considera investita dall’azione sismica con direzione ortogonale al proprio piano: essa è quindi soggetta ad un sistema di forze verticali ed orizzontali, comprendente i pesi e le forze orizzontali instabilizzanti ad essi proporzionali. La rotazione monolitica della parete avviene attorno alla cerniera arretrata rispetto al filo esterno del muro in seguito a parzializzazione della sezione e concentrazione degli sforzi.
Imponendo l’equilibrio dei momenti stabilizzanti (quelli che si oppongono al cinematismo) e ribaltanti (quelli che si favoriscono il cinematismo) si ottiene il valore del moltiplicatore di collasso α ovvero il valore dell’accelerazione sismica che attiva il cinematismo.
Tale valore viene inoltre opportunamente ridotto per tener conto del livello di conoscenza e della massa partecipante al moto.
La massa partecipante al cinematismo, M*, può essere valutata considerando gli spostamenti virtuali dei punti di applicazione dei diversi pesi, associati al cinematismo, come una forma modale di vibrazione:
dove:
- n+m è il numero delle forze peso Pi applicate le cui masse, per effetto dell'azione sismica, generano forze orizzontali sugli elementi della catena cinematica;
- δx,i è lo spostamento virtuale orizzontale del punto di applicazione dell’i-esimo peso Pi.
L’accelerazione sismica spettrale a* si ottiene moltiplicando per l’accelerazione di gravità il moltiplicatore a e dividendolo per la frazione di massa partecipante al cinematismo.
L’accelerazione spettrale di attivazione del meccanismo vale quindi:
Dove g è l’accelerazione di gravità ed:
L’accelerazione spettrale di attivazione del meccanismo dovrà verificare le condizioni dettate dalle equazioni C8A.4.9 e C8A.4.10, riportate nella Circolare Esplicativa 617 del MIT:
Caratteristiche dell’edificio
Numero di piani
Geometria dell’edificio: in questa sezione sarà possibile definire le geometrie dell’edificio:
· Altezza della parete h
· Lunghezza della Parete L
· Spessore della Muratura t
· Area APERTURE
Tipologia muratura: Scegliere la tipologia di muratura serve a definire la larghezza della zona di diffusione delle tensioni di aderenza b.
Nella Tabella C8.5. della Circolare applicativa NTC 2018 sono riportati i valori di riferimento dei parametri meccanici della muratura, da usarsi nei criteri di resistenza di seguito specificati (comportamento a tempi brevi), e peso specifico medio per diverse tipologie di muratura. I valori si riferiscono a:
· fm = resistenza media a compressione,
· t0 = resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali (con riferimento alla formula riportata, a proposito dei modelli di capacità, nel §C8.7.1.3 Circolare applicativa NTC 2018)
· fv0 = resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali (con riferimento alla formula riportata, a proposito dei modelli di capacità, nel §C8.7.1.3 Circolare applicativa NTC 2018);
· E = valore medio del modulo di elasticità normale,
· G = valore medio del modulo di elasticità tangenziale
· w = peso specifico medio.
|
Tipologia di muratura |
fm |
to |
fv0 |
E |
G |
w |
|||||
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
kN/m3 |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
||
Muratura IRREGOLARE |
Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) |
1.00 |
2.00 |
0.018 |
0.032 |
0 |
0 |
690 |
1050 |
230 |
350 |
19 |
Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo |
2.00 |
2 |
0.035 |
0.051 |
0 |
0 |
1020 |
1440 |
340 |
480 |
20 |
|
Muratura in pietre a spacco con buona tessitura |
2.60 |
3.80 |
0.056 |
0.074 |
0 |
0 |
1500 |
1980 |
500 |
660 |
21 |
|
Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1.40 |
2.20 |
0.028 |
0.042 |
0 |
0 |
900 |
1260 |
300 |
420 |
15 |
|
Muratura REGOLARE |
Muratura a conci regolari di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
2.00 |
3.20 |
0.040 |
0.080 |
0.1 |
0.19 |
1200 |
1620 |
400 |
500 |
15 |
Muratura a blocchi lapidei squadrati |
5.80 |
8.20 |
0.090 |
0.120 |
0.18 |
0.28 |
2400 |
3300 |
800 |
1100 |
22 |
|
Muratura in mattoni pieni e malta di calce |
2.60 |
4.30 |
0.05 |
0.13 |
0.13 |
0.27 |
1200 |
1800 |
400 |
600 |
18 |
|
Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%) |
5.00 |
8.00 |
0.080 |
0.170 |
0.2 |
0.36 |
3500 |
5600 |
875 |
1400 |
15 |
Fattore di confidenza - FC: coefficiente che riduce le resistenze medie ottenute dalle indagini in situ. Tale coefficiente dipende dal numero delle prove eseguite e nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1.
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
|
LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Coefficiente di sicurezza muratura - γm [-]: Come previsto nel capitolo C8.7.1.3.1.1 Pareti murarie , nel caso di analisi elastica con il fattore q (analisi lineare statica ed analisi dinamica modale con fattore di comportamento), i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza e per il coefficiente parziale di sicurezza dei materiali (in accordo a quanto indicato al § C8.5); nel caso di analisi non lineare, i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza.
Resistenza di progetto |
|
Analisi elastica con fattore di struttura q |
Analisi non lineare |
|
|
|
|
Nel caso di murature esistenti, al fine di è possibile fare riferimento alla tabella C8.5.I della Circolare applicativa del NTC 2018.
Secondo quanto previsto nella Circolare applicativa NTC 2018 nel capitolo C8.5 DEFINIZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO PER LE ANALISI, per gli edifici in muratura, anche considerate le conoscenze acquisibili, le verifiche nei riguardi di tutte le azioni possono essere eseguite utilizzando, quando previsto, un coefficiente γm non inferiore a 2 (Tab. 4.5.II in § 4.5.6.1 e §7.8.1.1 delle NTC).
AZIONI AGENTI
In questa sezione sarà possibile inserire:
· Azione Normale agente sulla sommità del pannello ND [kN]
· Azione orizzontale agente sulla sommità del pannello ND(H) [kN]
· Distanza orizzontale del punto di applicazione di ND dal bordo esterno XNDi [m]
· Spinte Verticale di Archi, Volte o Solai Kvi [kN]
· Spinte Orizzontali di Archi, Volte o Solai Koi [kN]
· Quota della spinta di archi, volte o solai rispetto al piano su cui insiste [m]
· Distanza orizzontale del punto di applicazione di Spinte verticali dal bordo esterno XNDi [m]
Inoltre, al fine di effettuare il calcolo sarà necessario inserire:
· Fattore di struttura q
· Coefficiente di amplificazione topografica ST
· Categoria suolo di fondazione
· PGA di riferimento ag (PVR) [g]
· Fattore di amplificazione massima dello spettro F0
· Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro TC*
· Fattore di smorzamento h;
La verifica deve soddisfare la seguente condizione:
È necessario verificare che la forza necessaria ad evitare il ribaltamento della parete, sia sopportabile dal rinforzo che si intende eseguire.
Nel caso di una fasciatura in tessuto composito, la massima forza esplicabile dal rinforzo si calcola facendo riferimento alle CNR DT 200/2013-R1 nel caso di rinforzi con FRP e alla CNR DT 215 nel caso di rinforzo con sistema FRCM.
Dati sezione
Tipologia muratura: Le tipologie di murature introdotte dalla nuova Circolare 2019 possono essere suddivise in murature irregolari (prime quattro righe in tabella evidenziate in giallo) e regolari (ultime quattro righe in tabella evidenziate in rosso) come ti mostro nell’immagine seguente.
Tipologia elemento: la tipologia dell’elemento rappresenta un parametro per la definizione dell’energia specifica di frattura . Nello specifico permettere di definire il valore kg varia (secondo opportuna calibrazione sperimentale:
· per murature di laterizio, un valore medio di 0.093 mm ed un frattile al 5% di 0.031 mm.
· per murature di tufo, un valore medio di 0.157 mm ed un frattile al 5% di 0.048 mm;
· per murature di calcarenite o pietra leccese, un valore medio di 0.022 mm ed un frattile al 5% di 0.012 mm.
Dove il valore di calcolo di b può essere determinato sommando la quantità bf (larghezza del tessuto in FRP) con la larghezza della zona di diffusione delle tensioni di aderenza, bd.
Dimensione del blocco in direzione ortogonale al rinforzo [mm]: Nel caso in cui la muratura sia regolare, tale parametro permette di calcolare il parametro bd utile alla definizione dell’energia specifica di frattura.
Diametro medio delle pietre [mm]: Nel caso in cui la muratura sia irregolare, tale parametro permette di calcolare il parametro bd utile alla definizione dell’energia specifica di frattura.
Distanza tra i giunti di malta nella direzione del rinforzo - bd [mm]: distanza che fra i giunti di malta nella direzione del rinforzo. Nel caso in cui il rinforzo sia applicato verticalmente, tale distanza sarà uguale all’altezza media del blocco che costituisce la muratura. In caso di applicazione orizzontale, invece, tale distanza sarà considerata pari alla larghezza del blocco.
Muratura irregolare e regolare
Resistenza media a compressione dei blocchi che costituiscono la muratura - fbm [MPa]: Resistenza media a compressione dei blocchi (dichiarata dal fabbricante o desunta da opportune prove in cantiere) che costituiscono la muratura.
Resistenza media a trazione dei blocchi che costituiscono la muratura - fbtm [MPa]: in mancanza di dati sperimentali, l’applicativo considera automaticamente una resistenza media a trazione dei blocchi pari a 0.10 fbm.
Scelta del materiale: In questo caso il rinforzo può essere eseguito mediante l’utilizzo di un tessuto MAPEWRAP in fibra di carbonio o vetro o mediante un sistema MAPEGRID. Tale rinforzo po' essere effettuato mediante la cerchiatura dell’edificio totale o parziale dell’edificio in muratura.
Cerchiatura completa dell’edificio: In caso di cerchiatura completa, la verifica al distacco del rinforzo di FRP dalle pareti ortogonali è ritenuta superflua secondo il § 5.4.1.1.1 Verifica per ribaltamento semplice del CNR DT 200 R1 2013. Pertanto, in tal caso viene condotta solo una verifica a trazione del rinforzo di FRP.
Cordolatura parziale o completa dell’edifico
In assenza di cerchiatura completa, il composito FRP deve essere esteso sulle pareti ortogonali per una lunghezza sufficiente ad evitare la formazione di un meccanismo a cuneo del tipo in Figura che contenga l’intero sistema di rinforzo. La verifica può essere condotta avvalendosi dell’analisi limite e trascurando, a vantaggio di sicurezza, il contributo delle tensioni coesive nella muratura. Il meccanismo di collasso ipotizzato in Figura identifica le superfici di rottura nei piani passanti per la cerniera cilindrica e per le due sezioni terminali del rinforzo.
Schema di calcolo per il meccanismo di collasso di ribaltamento semplice
Nel caso in cui venga realizzato un rinforzo con sistema FRCM è indispensabile che la cerchiatura venga effettuata attorno a tutto il perimetro del’edificio.
Esposizione - ηa: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale FRP al fine di ridurne le prestazioni.
Fattore di conversione ambientale per varie condizioni di esposizione e vari sistemi FRP |
||
Condizione di esposizione |
Tipo di fibra / resina |
ηa |
Interna |
Vetro/Epossidica |
0.75 |
Arammidica / Epossidica |
0.85 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.95 |
|
Esterna |
Vetro/Epossidica |
0.65 |
Arammidica / Epossidica |
0.75 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
|
Ambiente aggressivo |
Vetro/Epossidica |
0.5 |
Arammidica / Epossidica |
0.7 |
|
Carbonio / Epossidica |
0.85 |
L’applicativo in forma automatica individua i diversi fattori di conversione per FRCM in funzione del tipo di fibra e della condizione di esposizione individuata.
Fattori di conversione ambientale per sistemi FRCM
|
||
Condizione di esposizione |
ηa |
|
Interna |
0.9 |
|
Esterna |
0.8 |
|
Ambiente aggressivo |
0.7 |
|
Larghezza del rinforzo - bf: In questo caso il rinforzo può essere eseguito mediante l’utilizzo di una rete della linea MAPEGRID o un tessuto MAPEWRAP in fibra di carbonio o vetro mediante la cerchiatura dell’edificio totale o parziale dell’edificio in muratura.
Numero strati di rinforzo: numero di strati di tessuto o rete di rinforzo applicati.
Spessore matrice singolo strato [mm]: Nel caso di rinforzo con FRCM è richiesto anche lo strato di malta da utilizzare
Lunghezza di ancoraggio reale - lb: Rappresenta la lunghezza di ancoraggio effettivamente realizzabile mediante tessuto MAPEWRAP, lungo la direzione ortogonale alla cordolatura. Nel caso in cui non sia possibile eseguire il rinforzo a completo avvolgimento dell’edificio, tale
Nel caso in cui la lunghezza di ancoraggio reale fosse stata minore della lunghezza ottimale led, è necessario ridurre la tensione di distacco secondo la formula seguente:
In presenza di cerchiatura completa con un'adeguata sovrapposizione la verifica di distacco del rinforzo dalle pareti ortogonali è superflua, in accordo al punto 5.4.1.1.1 CNR DT 200 R1/2013
Coefficiente per verifica distacco intermedio - α [-]: (Rif. Punto 5.3.3 CNR DT 200 R1/2013): Al fine di considerare anche le modalità di collasso dell’FRP per distacco intermedio, in assenza di determinazioni più precise, tale verifica si effettua limitando la tensione nel rinforzo di FRP al valore di progetto utilizzando un coefficiente variabile da 1 e 2. In particolare, se la distanza dell’estremità libera è minore di e 3le , si può porre α =1.5.
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN permette di individuare anche la quota del composito rispetto al piano su cui è applicato.
In relazione alla Figura si analizzi la parete delle seguenti dimensioni:
L = 5 m
h = 4 m
h1= 3 m
t = 0,40 m
ND= 30 kN
N1 = 10 kN
ND(H)= 6 kN
La muratura ha le seguenti caratteristiche:
W = 20 kN/mq
fm = 5MPa
L.C. = 1 - F.C. = 1,35
γm = 2
Il peso proprio della parete in muratura è:
Con Af area totale dei vuoti.
Nell’ipotesi di muratura con resistenza a compressione finita, considerando una distribuzione triangolare delle tensioni, la cerniera intorno alla quale avviene il ribaltamento dista dal lembo esterno della muratura di:
Distribuzione delle tensioni alla base del pannello murario
I momenti stabilizzanti MS, valutati rispetto al centro di rotazione sopra determinato, sono i seguenti:
Nella precedente equazione il peso proprio P del pannello e la forza N1 si considerano applicati a metà dello spessore della parete (t/2).
Nel medesimo modo è possibile calcolare il valore del momento ribaltante, ricordando che α rappresenta il valore dell’accelerazione che, applicato alle masse in caso di evento sismico, attiva il cinematismo.
Uguagliando i valori dei due momenti è possibile trovare il più basso valore di α oltre il quale si attiva il cinematismo.
La massa partecipante al cinematismo, M*, può essere valutata considerando gli spostamenti virtuali dei punti di applicazione dei diversi pesi associati al cinematismo, come una forma modale di vibrazione:
Considerando la rotazione virtuale della parete attorno alla cerniera cilindrica di base ed assumendo lo spostamento virtuale orizzontale del punto di applicazione del carico ND come punto di spostamento unitario è semplice ricavare le espressioni degli spostamenti virtuali orizzontali δx,i dei punti di applicazione di tutti i carichi:
Da cui deriva:
L’accelerazione spettrale di attivazione del meccanismo vale quindi:
Il valore dell’accelerazione spettrale che attiva il meccanismo deve essere confrontato con quello relativo all’accelerazione sismica funzione del periodo di riferimento ag(PVR) riportata nella equazione C8A.4.9 della suddetta circolare 617.
Nel caso in oggetto i parametri dell’accelerazione sismica sono i seguenti:
Con tali parametri risulta:
A seguito di tali calcoli la parete non risulta verifica a ribaltamento.
Si inseriscono i parametri della muratura di base:
La condizione di verifica imposta dalla normativa non risulta soddisfatta per cui per evitare che si inneschi il cinematismo è possibile inserire nella parte sommitale della parete un vincolo che eserciti un’azione stabilizzante. Tale vincolo può essere realizzato con una fasciatura in FRP o in FRCM. In entrambi i casi l’effetto di tale intervento viene computato introducendo nell’equazione dei momenti stabilizzanti il contributo del rinforzo, come forza applicata ad una certa quota prestabilita.
È necessario verificare che la forza di 24 kN, necessaria ad evitare il ribaltamento della parete, sia sopportabile dal rinforzo che si intende eseguire.
Nel caso di una fasciatura in tessuto composito, la massima forza esplicabile dal rinforzo si calcola facendo riferimento alle CNR DT 200/2013-R1 o al CNR DT 215.
Nel caso dell’FRP si assume di utilizzare un tessuto unidirezionale in carbonio ad alta resistenza del tipo MAPEWRAP C UNI-AX 600 con le seguenti caratteristiche meccaniche:
IIn accordo al CNR DT 200 R1/2013 la forza esplicabile dal FRP è data dal minimo valore tra la resistenza a trazione dell’FRP e valore di distacco del rinforzo dalla parete ortogonale, nel caso in cui non è effettuata una fasciatura completa dell’edificio, come nel caso in esame.
VERIFICA DI RESISTENZA A TRAZIONE
γf è il coefficiente di sicurezza del materiale pari a 1,1 in accordo al punto 3.4.1 del CNR DT200/R1-2013.
La deformazione di progetto del sistema FRP è data dalla:
La tensione di trazione di progetto del sistema FRP è data dalla:
La massima forza esplicabile dal sistema FRP è data dalla:
Il valore della massima tensione tangenziale di aderenza è dato dalla:
Dove:
è il
valore ultimo dello scorrimento tra FRP e supporto, che, in assenza di dati
sperimentali diretti, può essere posto pari a 0.4 per murature di laterizio o
di tufo, ovvero pari a 0.3 mm per murature di calcarenite o pietra leccese
è il valore di progetto dell’energia di frattura e pari a
Con:
e sono rispettivamente il valore medio della resistenza
a compressione e di quella a trazione dei blocchi che costituiscono la
muratura; in mancanza di dati sperimentali, la resistenza media a trazione dei
blocchi può essere assunta pari a
è un coefficiente correttivo di tipo geometrico ed è pari a:
con determinato sommando la quantità con la larghezza della zona di diffusione delle
tensioni di aderenza
è un coefficiente correttivo da porsi pari a 0,031 mm per una muratura di laterizio, pari a 0,048 per una muratura di tufo e pari a 0,012 per una muratura di calcarenite o pietra leccese
La resistenza di progetto alla delaminazione è data dalla:
Nel caso di incollaggio su murature con giunti di malta ad una distanza inferiore alla lunghezza ottimale di ancoraggio, la tensione di progetto nel rinforzo deve essere ridotta all’85% del valore fornito dalla formula precedente
La lunghezza efficace di calcolo è pari a:
Nel caso di lunghezze di ancoraggio minori di quella ottimale la tensione di progetto deve essere opportunamente ridotta in accordo con la relazione:
La massima forza esplicabile dal sistema FRP è data dalla:
Il moltiplicatore di collasso è:
MOLTIPLICATORE a0 |
||||
Ribaltamento dei piani: |
Moltiplicatore orizzontale dei carichi a0 |
Massa partecipante M* [kN] |
Frazione massa partecipante e* |
Accelerazione spettrale a0* [m/sec2] |
1 |
0.421 |
17.065 |
0.91 |
3.364 |
Le verifiche risultano:
Ribaltamento dei piani: |
Baricentro
delle linee di vincolo |
y(Z) = Z/H |
ag (PVR) ⸱ S / q |
Se (T1) ⸱ψ (z) ⸱ ϒ / q |
Accelerazione
spettrale |
|
1 |
0.0 |
0.0 |
1.48 |
0.0 |
3.3641 |
true |
Il valore della "Massima Forza Esplicabile dall' FRP" è quello di entrambi i risvolti sulle pareti ortogonali alla facciata
Nel caso dell’FRCM si assume di utilizzare un sistema costituito da:
· reti in fibra di vetro A.R. alcali resistente, pre-apprettata, tipo MAPEGRID G 220 della Mapei S.p.A.;
· malta cementizia premiscelata bicomponente, a base di leganti a reattività pozzolanica, fibrorinforzata ad elevata duttilità, tipo PLANITOP HDM MAXI della Mapei S.p.A..
La deformazione di progetto del sistema FRCM è data dalla:
La tensione di trazione di progetto del sistema FRCM è data dalla:
La massima forza esplicabile dal sistema FRCM è data dalla:
In questa sezione verranno presentate le modalità di rinforzo di pareti in muratura esistenti.
Il dimensionamento del rinforzo dovrà avvenire a seguito di un’adeguata indagine sullo stato di fatto dell’elemento strutturale e di opportuni calcoli preliminari, eseguibili manualmente o con opportuni software, che identifichino le sollecitazioni agenti nelle diverse sezioni dell’elemento.
Le informazioni fondamentali da raccogliere prima di effettuare una verifica con il presente software sono:
· Prestazioni meccaniche dei materiali (muratura) derivanti da un’attenta indagine diagnostica al fine di determinare le resistenze meccaniche medie della muratura. A tal scopo si rimanda alle sezioni dell’applicativo che fanno riferimento alle specifiche normative internazionali;
· Geometria dell’elemento strutturale (base, altezza e spessore della parete);
· Sollecitazioni agenti nella sezione di verifica.
Tali calcoli preliminari utili alla definizione delle sollecitazioni agenti dovranno prendere in considerazione le seguenti informazioni:
· Carichi agenti sulla struttura in conformità alle norme vigenti,
· Condizioni di vincolo ed ipotesi progettuali di varia natura.
Una volta aver individuato le sezioni in cui le sollecitazioni agenti (, , e ) risultino superiori alla loro capacità (, , e ), sarà possibile eseguire il calcolo e dimensionare il rinforzo affinché le seguenti relazioni siano soddisfatte.
Rinforzo a compressione:
Rinforzo a flessione nel piano:
Rinforzo a flessione fuori piano:
Rinforzo a taglio:
Tipologia di muratura esistente
Tipologia muratura:
Di seguito si riporta la tabella C8.5.I della Circolare 7/2019 nella quale vengono riportati i parametri meccanici delle più diffuse tipologie di muratura nel territorio nazionale. Tali valori sono riferiti a murature con malte di qualità scadenti, assenza di ricorsi, paramenti semplicemente accostati o mal collegati, connessioni scadenti tra pareti ortogonali e non consolidate. La tabella deve essere sempre presa in considerazione ai fini della valutazione dei parametri meccanici della muratura.
Le tipologie di murature introdotte dalla nuova Circolare 2019 possono essere suddivise in murature irregolari (prime quattro righe in tabella) e regolari (ultime quattro righe in tabella) come mostrato nell’immagine seguente.
Nella Tabella C8.5. della Circolare applicativa NTC 2018 sono riportati i valori di riferimento dei parametri meccanici della muratura, da usarsi nei criteri di resistenza di seguito specificati (comportamento a tempi brevi), e peso specifico medio per diverse tipologie di muratura. I valori si riferiscono a:
· fm = resistenza media a compressione,
· t0 = resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali (con riferimento alla formula riportata, a proposito dei modelli di capacità, nel §C8.7.1.3 Circolare applicativa NTC 2018)
· fv0 = resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali (con riferimento alla formula riportata, a proposito dei modelli di capacità, nel §C8.7.1.3 Circolare applicativa NTC 2018);
· E = valore medio del modulo di elasticità normale,
· G = valore medio del modulo di elasticità tangenziale
· w = peso specifico medio.
|
Tipologia di muratura |
fm |
to |
fv0 |
E |
G |
w |
|||||
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
N/mm2 |
kN/m3 |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
||
Muratura IRREGOLARE |
Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) |
1.00 |
2.00 |
0.018 |
0.032 |
0 |
0 |
690 |
1050 |
230 |
350 |
19 |
Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo |
2.00 |
2 |
0.035 |
0.051 |
0 |
0 |
1020 |
1440 |
340 |
480 |
20 |
|
Muratura in pietre a spacco con buona tessitura |
2.60 |
3.80 |
0.056 |
0.074 |
0 |
0 |
1500 |
1980 |
500 |
660 |
21 |
|
Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1.40 |
2.20 |
0.028 |
0.042 |
0 |
0 |
900 |
1260 |
300 |
420 |
15 |
|
Muratura REGOLARE |
Muratura a conci regolari di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
2.00 |
3.20 |
0.040 |
0.080 |
0.1 |
0.19 |
1200 |
1620 |
400 |
500 |
15 |
Muratura a blocchi lapidei squadrati |
5.80 |
8.20 |
0.090 |
0.120 |
0.18 |
0.28 |
2400 |
3300 |
800 |
1100 |
22 |
|
Muratura in mattoni pieni e malta di calce |
2.60 |
4.30 |
0.05 |
0.13 |
0.13 |
0.27 |
1200 |
1800 |
400 |
600 |
18 |
|
Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%) |
5.00 |
8.00 |
0.080 |
0.170 |
0.2 |
0.36 |
3500 |
5600 |
875 |
1400 |
15 |
Per tutte le tipologie di muratura riportate nella tabella della Circolare 2019 si assumono delle ipotesi di base, ovvero che la muratura sia costituita da un doppio paramento con un nucleo di modesto spessore. Un nucleo può essere ritenuto di modesto spessore quando il suo spessore è di molto inferiore a quello di ciascuno dei due paramenti.
Le ulteriori ipotesi riportate nella Circolare 2019 sono le seguenti:
· malta di calce di modeste caratteristiche (resistenza media a compressione fm stimabile tra 0,7 e 1,5 N/mm2);
· assenza di ricorsi (listature);
· paramenti semplicemente accostati o mal collegati;
· tessitura (nel caso di elementi regolari) a regola d’arte;
· muratura non consolidata.
I parametri meccanici riportati in tabella hanno senso solo se il pannello murario è in grado di comportarsi come un elemento unico nei confronti delle sollecitazioni taglianti e degli sforzi normali.
Fra i parametri meccanici proposti dalla nuova tabella della Circolare 2019 compaiono fv0 e τ0. Entrambi questi parametri hanno lo stesso significato, rappresentano la resistenza a taglio in assenza di sforzo normale. Il parametro τ0 è riportato per tutte le tipologie di muratura in tabella, il parametro fv0 invece è presente solo per le murature regolari, è assente invece per le murature irregolari.
Questi due parametri entrano in gioco per il calcolo della resistenza a taglio della muratura in presenza di fessurazione diagonale.
· Nel caso di muratura a tessitura irregolare, la rottura avviene per trazione diagonale e il parametro che governa tale resistenza è il parametro τ0.
· Nel caso di murature a tessitura regolare la fessurazione può essere a scaletta attraverso i giunti di malta e governata dal parametro fv0, oppure diagonale attraverso gli inerti della muratura e governata dal parametro fv,lim.
Livello di conoscenza
Fattore di confidenza - FC: coefficiente che riduce le resistenze medie ottenute dalle indagini in situ. Tale coefficiente dipende dal numero delle prove eseguite e nel capitolo 8 delle NTC2018 sono definiti tre Livelli di Conoscenza per le costruzioni esistenti con conseguenti Fattori di Confidenza FC:
· LC1: richiede l’esecuzione di indagini limitate e prove limitate. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,35
· LC2: richiede l’esecuzione di indagini estese e prove estese. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1,2
· LC3: richiede l’esecuzione di indagini esaustive e prove esaustive. Il corrispondente fattore di confidenza è FC=1.
A titolo informativo nel seguito è riportata la tabella C8.5.IV riportata all’interno della CIRCOLARE ESPLICATIVA delle NTC 2018 che individua i Livelli di conoscenza in funzione delle informazioni disponibili e i conseguenti metodi di analisi ammessi e i valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio.
Livello di conoscenza |
Geometrie (carpenterie) |
Dettagli strutturali |
Proprietà dei materiali |
Metodi di analisi |
FC |
LC1 |
Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione; in alternativa rilievo completo ex-novo |
Progetto simulato in accordo alle norme dell’epoca e indagini limitate in situ |
Valori usuali per la pratica costruttiva dell’epoca e prove limitate in situ |
Analisi lineare statica o dinamica |
1.35 |
LC2 |
Elaborati progettuali incompleti con indagini limitate in situ; in alternativa indagini estese in situ |
Dalle specifiche originali di progetto o dai certificati di prova originali, con prove limitate in situ; in alternativa da prove estese in situ |
Tutti |
1.2 |
|
LC3 |
Elaborati progettuali completi con indagini limitate in situ; in alternativa indagini esaustive in situ |
Dai certificati di prova originali o dalle specifiche originali di progetto, con prove estese in situ; in alternativa da prove esaustive in situ |
Tutti |
1 |
Coefficiente di sicurezza muratura - γm [-]: Come previsto nel capitolo C8.7.1.3.1.1 Pareti murarie , nel caso di analisi elastica con il fattore q (analisi lineare statica ed analisi dinamica modale con fattore di comportamento), i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza e per il coefficiente parziale di sicurezza dei materiali (in accordo a quanto indicato al § C8.5); nel caso di analisi non lineare, i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza.
Resistenza di progetto |
|
Analisi elastica con fattore di struttura q |
Analisi non lineare |
|
|
|
|
Nel caso di murature esistenti, al fine di è possibile fare riferimento alla tabella C8.5.I della Circolare applicativa del NTC 2018.
Secondo quanto previsto nella Circolare applicativa NTC 2018 nel capitolo C8.5 DEFINIZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO PER LE ANALISI, per gli edifici in muratura, anche considerate le conoscenze acquisibili, le verifiche nei riguardi di tutte le azioni possono essere eseguite utilizzando, quando previsto, un coefficiente γm non inferiore a 2 (Tab. 4.5.II in § 4.5.6.1 e §7.8.1.1 delle NTC).
Coefficienti correttivi muratura esistente
Le caratteristiche meccaniche della muratura, in uno stato di fatto migliore di quello indicato nella Tabella C8.5.I, possono ottenersi applicando (indicativamente e salvo più dettagliate valutazioni) i coefficienti migliorativi di Tabella C8.5.II.
I coefficienti migliorativi sono funzione dei seguenti fattori:
· malta di buone caratteristiche: il coefficiente indicato in Tabella C8.5.II, diversificato per le varie tipologie si può applicare sia ai parametri di resistenza (f, τ0 e fv0), sia ai moduli elastici (E e G);
· presenza di ricorsi (o listature): il coefficiente di tabella si può applicare ai soli parametri di resistenza (f e τ0); tale coefficiente ha significato solo per alcune tipologie murarie, in cui si riscontra tale tecnica costruttiva;
· presenza sistematica di elementi di collegamento trasversale tra i paramenti: il coefficiente indicato in tabella si può applicare ai soli parametri di resistenza (f, τ0 e fv0).
|
Malta buona |
Ricorsi e listature |
Connessione trasversale |
|
Muratura IRREGOLARE |
Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) |
1.5 |
1.3 |
1.5 |
Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo |
1.4 |
1.2 |
1.5 |
|
Muratura in pietre a spacco con buona tessitura |
1.3 |
1.1 |
1.3 |
|
Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1..5 |
1.2 |
1.3 |
|
Muratura REGOLARE |
Muratura a conci regolari di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1.6 |
- |
1.2 |
Muratura a blocchi lapidei squadrati |
1.2 |
- |
1.2 |
|
Muratura in mattoni pieni e malta di calce |
(***) |
- |
1.3 (****) |
|
Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%) |
1.20 |
- |
- |
Tabella C8.5.II - Coefficienti correttivi massimi da applicarsi sulla muratura esistente
I suddetti coefficienti migliorativi possono essere applicati in combinazione tra loro, in forma moltiplicativa, considerando la concomitanza al più dei due effetti che hanno i coefficienti moltiplicativi più alti. Quindi nel caso di tre caratteristiche migliorative presenti in contemporanea, andranno considerati solo i due coefficienti più alti.
La corretta applicazione delle prescrizioni della Circolare non si limita alla sola lettura di dati da tabelle, ma è necessario tenere presente tutte le prescrizioni contenute nel testo e nelle note alle tabelle al fine di evitare errori di interpretazione. Infatti, oltre ai coefficienti esplicitati nella precedente tabella, nel software vengono poi considerate anche le seguenti condizioni:
· Per la muratura a conci sbozzati (seconda riga in tabella) i valori delle resistenze vanno amplificati per 1.2 in presenza di zeppe profonde in pietra che migliorano i contatti e aumentano l’ammorsamento fra gli elementi lapidei.
· Per la muratura in mattoni pieni e malta di calce (penultima riga in tabella), in presenza di giunti di spessore maggiore di 13 mm, le resistenze vanno ridotte mediante un coefficiente pari a 0.7 e i moduli elastici mediante un coefficiente pari a 0.8.
Valori di riferimento dei parametri meccanici secondo: Circolare 2 febbraio 2019
In questa sezione vengono riportati in forma tabellare i valori delle prestazioni della muratura a seguito dell’applicazione del Fattore di confidenza LC, del coefficiente di sicurezza e dei coefficienti correttivi relativi allo stato di fatto della muratura.
Parametri geometrici della muratura
Altezza del pannello di muratura – H [m]: Altezza del maschio murario
Larghezza del pannello di muratura - L [m]: larghezza del maschio murario
Rapporto fra altezza e larghezza del pannello di muratura - b
Spessore del panello di muratura - t [m]: Spessore del maschio murario
Peso proprio muratura W [KN]: Peso proprio del maschio murario
Sollecitazioni agenti
Azione assiale agente (comprensiva il peso proprio) - NEd [kN]: Azione assiale verticale agente sul maschio murario
Sforzo assiale agente - σo [N/mm2]: tensione normale media riferita all’area totale della sezione
Massima resistenza a compressione - NMax [kN]:
Il massimo sforzo normale sopportabile dalla sezione in assenza di momento può essere calcolato come:
dove:
è la lunghezza complessiva della parete (comprensiva della zona tesa);
è lo spessore della zona compressa della parete;
è la resistenza a compressione di progetto della muratura.
Momento agente nel piano - MED,in-plane [kNm]: Momento agente nel piano del maschio murario. Tale valore deve essere derivato da un opportuno software o calcolo manuale che consideri i carichi agenti sulla struttura.
Momento agente fuori piano - MEd, out-of-plane [kNm]: Momento agente nel piano del maschio murario. Tale valore deve essere derivato da un opportuno software o calcolo manuale che consideri i carichi agenti sulla struttura.
Taglio agente - VEd [KN]: Taglio nel piano agente in testa al maschio murario. Tale valore deve essere derivato da un opportuno software o calcolo manuale che consideri i carichi agenti sulla struttura.
Coefficiente di deformabilità delle fasce di piano
In funzione delle condizioni di vincolo valutate in base alla presenza di elementi resistenti a trazione nelle fasce di piano (architravi in c.a., legno o acciaio, catene o tiranti, cordoli di piano, solaio ben ammorsato alla parete) è possibile individuare un comportamento del maschio murario a mensola (fasce di piano deformabili) o a doppio incastro (fasce di piano rigide), la scelta del comportamento avviene mediante assegnazione di un valore compreso tra 1 e 2 al coefficiente k. Per k = 1 la fascia di piano è deformabile, per k = 2 la fascia di piano è rigida.
Risultati
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN restituisce i diagrammi di resistenza relativi a:
· Dominio a pressoflessione nel piano N-Min plane, ipotizzando che le lunghezze di ancoraggio siano rispettate
· Dominio a pressoflessione fuori dal piano N-Mout of plane ipotizzando che le lunghezze di ancoraggio siano rispettate
· Dominio di capacità a taglio e azione assiale N-V
In funzione dei valori di sollecitazioni agenti il MAPEI STRUCTURAL DESIGN visualizza i valori puntuali delle resistenze in funzione del valore dello sforzo normale agente.
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN permette di seguire due diversi approcci di calcolo basati su:
· Approccio tabellare in conformità alla norma italiana prevista all’interno della Circolare Esplicativa alle NTC 2018 e del documento CNR DT 215;
· Approccio analitico in conformità al documento CNR DT 215, Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica.
L’utente è in grado di scegliere fra i due diversi approcci di dimensionamento anche in funzione della tecnica di rinforzo da utilizzare.
Coefficienti correttivi muratura rinforzata
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN implementa quanto previsto dalla tabella C8.5.II della Circ. n° 7/2019 (NTC 2018), dal documento CNR DT 215 (tabella 4.1) e da prove sperimentali che riportano dei coefficienti migliorativi relativi ad alcuni specifici interventi di consolidamento, definiti nel seguito:
Consolidamento con iniezioni di miscele leganti: Il coefficiente indicato in tabella, diversificato per le varie tipologie murarie, può essere applicato ai valori sia dei parametri di resistenza (f, τ0 e fv0), sia dei moduli elastici (E e G); i benefici conseguibili dipendono in modo sensibile dalla qualità originaria della malta, risultando tanto maggiori quanto più questa è scadente. È bene ricordare che gli effettivi benefici delle iniezioni sono funzione della reale possibilità delle malte iniettate di riempire lacune esistenti nella trama muraria e di aderire ai materiali esistenti; in ogni caso, è raccomandabile l’esecuzione di saggi, preventivi e di verifica, per valutare i risultati effettivamente conseguiti.
L’iniezione di boiacca è indicata per riaggregare piccoli inerti, come ad esempio nel riempimento di muri a sacco o in murature in pietrame sbozzato. Per evitare la formazione di zone contigue con diversa rigidezza e diversa capacità resistente, l’intervento deve essere eseguito su tutta la parete.
Consolidamento con intonaco armato o sistema CRM: La Tabella C8.5.II della Circ. n° 7/2019 propone dei coefficienti per calcolare l’effetto di questa tipologia di consolidamento, diversificato per le varie tipologie, applicabile ai valori sia dei parametri di resistenza (f, τ0 e fv0), sia dei moduli elastici (E e G). In tal caso non si applicano i coefficienti relativi alla connessione trasversale della muratura non consolidata e alla ristilatura armata.
Si rileva che il consolidamento con intonaco armato non ha alcuna efficacia in assenza di sistematiche connessioni trasversali e la sua efficacia è ridotta quando realizzato su un solo paramento. Nell’adozione degli eventuali coefficienti migliorativi si deve tenere conto delle caratteristiche delle malte utilizzate (cementizie o a calce) e delle armature (metalliche o in fibra). Infine, si segnala la necessità di una preventiva verifica che il paramento non evidenzi un’eccessiva disgregazione o presenza di vuoti, tale da rendere inefficace l’accoppiamento con l’intonaco armato; in questi casi è opportuno accoppiare l’intervento con iniezioni.
Consolidamento con intonaco armato o sistema CRM applicato solo da un lato: il coefficiente indicato in tabella, diversificato per le varie tipologie, è ridotto rispetto a quello proposto dalla Circolare applicativa NTC 2018 per tener conto dell’applicazione monolato, esso è applicabile ai valori sia dei parametri di resistenza (f, τ0 e fv0), sia dei moduli elastici (E e G).
Sistema FRCM applicato su entrambi i paramenti con connessioni passanti: L’effetto di questa tipologia di consolidamento è stato stimato attraverso opportune valutazioni basate su prove sperimentali che evidenziano come i coefficienti elencati nella tabella possono essere applicati anche su questa tipologia di rinforzo ai valori di resistenza (f, τ0 e fv0). Tali coefficienti, in forma conservativa, non amplificano i moduli elastici (E e G) in quanto considerando il basso spessore di applicazione l’inerzia della muratura non viene cambiata in maniera significativa.
Il sistema di connessione verrà realizzato mediante l’applicazione di opportuni connettori denominati MAPEWRAP FIOCCO di opportuno diametro e quantità (da 2 a 4 pz/m2).
In base a una serie di sperimentazioni scientifiche, il coefficiente amplificativo della resistenza assume tipicamente valori superiori rispetto a quelli riportati in Tabella C8.5.II della Circ. n° 7/2019, riferito ad intervento con intonaco armato effettuato su entrambi i lati. Nonostante le prove sperimentali dimostrino maggiori incrementi, in forma conservativa, l’approccio seguito nel software utilizza gli stessi coefficienti previsti dalla Tabella C8.5.II della Circ. n° 7/2019.
Sistema FRCM applicato su un solo paramento con connessioni:
Nel caso di applicazione di sistema FRCM su un solo lato, di applicazione i coefficienti correttivi sono opportunamente ridotti rispetto a quanto proposto in normativa del 50%. Inoltre, tale coefficiente verrà applicato solo ad alcune resistenze meccaniche (τ0 e fv0).
Diagramma tensioni-deformazioni
Confronto fra muratura esistente (in nero),
Muratura rinforzata con FRCM su 2 lati con connessione trasversale (in rosso)
Muratura rinforzata con FRCM su 1 lati con connessione (in giallo)
Sistema FRCM applicato su 2 lati senza connessione trasversale:
Nel caso di applicazione di sistema FRCM su 2 lati senza connessione passante, i coefficienti correttivi sono quelli proposti dalla Tabella C8.5.II della Circ. n° 7/2019, ma sono applicati solo ad alcune resistenze meccaniche a taglio (τ0 e fv0).
Diagramma tensioni-deformazioni
Pannelli non rinforzati (in nero)
Pannelli rinforzati con Rete in fibra di basalto Mapegrid B250 e Planitop HDM Restauro su 2 lati (in rosso) senza connessione trasversale
Sistema PLANITOP INTONACO ARMATO applicato su 2 lati senza connessione trasversale: Nel caso di applicazione di PLANITOP INTONACO ARMATO su 2 lati senza connessione passante, i coefficienti correttivi sono quelli proposti e opportunamente ridotti dalla Tabella C8.5.II della Circ. n° 7/2019, ma sono applicati solo ad alcune resistenze meccaniche a taglio (τ0 e fv0).
Curve tensioni-deformazioni
Pannelli non rinforzati (in nero)
Pannelli rinforzati con PLANITOP INTONACO ARMATO su entrambi i lati (in rosso)
Ristilatura armata e connessione dei paramenti: Il coefficiente indicato in tabella, diversificato per le varie tipologie murarie, può essere applicato ai valori sia dei parametri di resistenza (f, τ0 e fv0), sia dei moduli elastici (E e G), in quest’ultimo caso in misura ridotta del 50%.
|
Iniezione di miscele leganti |
Intonaco armato tradizionale o sistema CRM |
Intonaco armato tradizionale o sistema CRM applicato su un solo paramento |
Sistema FRCM applicato su entrambi i paramenti con connessioni passanti |
Sistema FRCM applicato su un solo paramento con connessioni |
Sistema FRCM applicato su entrambi i lati SENZA connessioni passanti |
PLANITOP INTONACO ARMATO |
Ristilatura armata con connessione dei paramenti |
Massimo coefficiente complessivo |
|
Muratura IRREGOLARE |
Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) |
2 |
2.5 |
1.75 |
2.5 |
1.75 |
1.5 |
1.5 |
1.6 |
3.5 |
Muratura a conci sbozzati, con paramenti di spessore disomogeneo |
1.7 |
2 |
1.5 |
2 |
1.5 |
1.5 |
1.5 |
1.5 |
3 |
|
Muratura in pietre a spacco con buona tessitura |
1.5 |
1.5 |
1.25 |
1.5 |
1.25 |
2 |
2 |
1.4 |
2.4 |
|
Muratura irregolare di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1.7 |
1.7 |
1.35 |
1.7 |
1.35 |
2 |
2 |
1.1 |
2 |
|
Muratura REGOLARE |
Muratura a conci regolari di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.,) |
1.5 |
1.5 |
1.25 |
1.5 |
1.25 |
2 |
2 |
1.2 |
1.8 |
Muratura a blocchi lapidei squadrati |
1.2 |
1.2 |
1.1 |
1.2 |
1.1 |
1.2 |
1.2 |
1 |
1.4 |
|
Muratura in mattoni pieni e malta di calce |
1.5 |
1.5 |
1.25 |
1.5 |
1.25 |
1.7 |
1.7 |
1.2 |
1.8 |
|
Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es,: doppio UNI foratura 40%) |
1.3 |
1.3 |
1.15 |
1.3 |
1.15 |
1.3 |
1.3 |
1 |
1.3 |
Tali coefficienti indicati in tabella per il consolidamento delle murature devono essere considerati essenzialmente un riferimento, in assenza di specifiche valutazioni sui valori da adottare per il caso in esame; nel caso di tecniche diverse da quelle indicate nella tabella, i valori riportati costituiscono un utile riferimento.
In presenza di più interventi, i coefficienti andranno applicati in forma moltiplicativa, assumendo come valore massimo quello riportato nell’ultima colonna della tabella C8.5.II denominata “Massimo coefficiente complessivo”.
Risultati
A seguito della scelta dei diversi interventi di rinforzo, l’applicativo ricalcola le resistenze meccaniche della muratura e le nuove capacità della parete in muratura rinforzata così come eseguito nel modulo “Sezione esistente”.
I rinforzi a pressoflessione incrementano il momento resistente di calcolo di una sezione del pannello solo se sono efficacemente ancorati. Si intendono efficacemente ancorati rinforzi prolungati almeno di 300 mm a partire dalla sezione di verifica oppure connessi alla muratura per mezzo di idonei dispositivi.
Sistema FRCM: In conformità alle recenti normative sui sistemi FRCM, vengono definiti i parametri meccanici delle diverse tipologie di rinforzo presenti nel menu a tendina.
Altezza rinforzo - hf [m]: Altezza per la quale viene applicato il rinforzo
Numero di superfici rinforzate – s [-]: permette di scegliere se il rinforzo è applicato su un solo lato o su due lati:
· s = 1, il rinforzo è applicato su un solo lato
· s = 2, il rinforzo è applicato su entrambi i lati
In presenza di rinforzo su un solo lato della parete, il MAPEI STRUCTURAL DESIGN riduce il contributo del 30% e durante la messa in opera devono essere applicati dei connettori che rendano solidale il rinforzo alla parete.
Strati di rinforzo n [-]: Numero di strati di rete in cui viene applicato il rinforzo su ogni lato.
Distanza tra lembo compresso muratura e lembo teso FRCM – df [m]: Distanza tra lembo compresso muratura e lembo teso FRCM, per rinforzo continuo il valore coincide con la lunghezza del maschio murario.
Esposizione - ηa: In funzione dell’esposizione e del tipo di fibra utilizzata, possono essere considerati degli opportuni fattori di conversione ambientale ηa che devono essere moltiplicati per la generica proprietà di resistenza o di deformazione di un materiale al fine di ridurne le prestazioni.
Fattori di conversione ambientale per sistemi FRCM
|
||
Condizione di esposizione |
ηa |
|
Interna |
0.9 |
|
Esterna |
0.8 |
|
Ambiente aggressivo |
0.7 |
|
La resistenza a taglio della parete rinforzata è calcolata come somma del contributo della muratura non rinforzata, valutato in accordo con la Normativa vigente per le pareti non rinforzate che vanno in crisi per taglio trazione, e di quello del rinforzo. Quest’ultimo è valutato con la relazione seguente:
dove:
· è un fattore parziale di modello cui si attribuisce valore pari a 2
· è il numero totale degli strati di rinforzo disposti sulle facce della parete
· è lo spessore equivalente di uno strato di rete con fibre disposte in direzione parallela alla forza di taglio
· è la dimensione di calcolo del rinforzo misurata ortogonalmente alla forza di taglio, ed in ogni caso non può essere assunta superiore alla dimensione della parete
· αt è un coefficiente che tiene conto della ridotta resistenza estensionale delle fibre quando sollecitate a taglio. In mancanza di comprovati risultati sperimentali, ad esso può essere assegnato il valore 0.80
· Il valore della è ricavato dalla per il tramite della dove dipende dalle condizioni ambientali
Il prodotto rappresenta l’area della sezione equivalente del rinforzo efficace a taglio, disposto in direzione parallela alla forza di taglio, che interseca una lesione a taglio inclinata di 45°. Di qui la limitazione
In presenza di fibre ortogonali alla direzione del taglio ed efficacemente ancorate deve essere altresì verificato che il taglio agente non superi il seguente valore di schiacciamento diagonale della muratura:
dove:
· è lo spessore della parete
· è la resistenza a compressione di progetto della muratura
· è la distanza tra l’estremo lembo compresso della muratura e l’estremo lembo teso del rinforzo FRCM (fibre ortogonali alla direzione del taglio).
Risultati
Il MAPEI STRUCTURAL DESIGN restituisce i diagrammi di resistenza relativi alla sezione rinforzata:
· Dominio a pressoflessione nel piano N-Min plane, ipotizzando che le lunghezze di ancoraggio siano rispettate
· Dominio a pressoflessione fuori dal piano N-Mout of plane ipotizzando che le lunghezze di ancoraggio siano rispettate
· Dominio di capacità a taglio e azione assiale N-V
In funzione dei valori di sollecitazioni agenti il MAPEI STRUCTURAL DESIGN visualizza i valori puntuali delle resistenze in funzione del valore dello sforzo normale agente.
L’elemento in muratura da rinforzare è un maschio murario ed ha una sezione trasversale di spessore 25.0 cm, lunghezza 250 cm e un’altezza di 275 cm.
La muratura esistente ricade nella tipologia di Muratura in mattoni pieni e malta di calce.
La muratura presenta le seguenti caratteristiche:
Resistenza media a compressione malta < 0,7 Mpa
Nucleo scadente e/o amplio
Pertanto, le caratteristiche meccaniche della muratura esistente sono:
· Resistenza media a compressione f 2.6 MPa
· Resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali τ0 0.05 Mpa
· Resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali fV0 0.13 Mpa
· Modulo di elasticità normale medio E 1500.0 MPa
· Modulo di elasticità tangenziale medio G 500.0 MPa
· Peso specifico medio w 18.0 kN/m3
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive è stato individuato il Livello di Conoscenza LC1 dei diversi parametri coinvolti nel modello e definito il correlato Fattore di Confidenza pari a 1.35 da utilizzare nelle verifiche di sicurezza.
Applicando un coefficiente parziale di sicurezza pari a 2.0, le caratteristiche meccaniche di progetto della muratura esistente sono:
· Resistenza media a compressione f 0.54 MPa
· Resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali τ0 0.01 Mpa
· Resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali fV0 0.02 Mpa
· Modulo di elasticità normale medio E 960.0 MPa
· Modulo di elasticità tangenziale medio G 320.0 MPa
· Peso specifico medio w 18.0 kN/m3
Il maschio murario ha dimensioni pari a quelle riportate nella tabella seguente:
Le sollecitazioni agenti allo S.L.U. sono:
Sforzo normale agente NEd,SLU 58.3kN
Momento massimo agente nel piano MEd,in plane 78.5 kNm
Momento massimo agente fuori piano MEd,out of plane 7.6 kNm
Taglio massimo agente VEd 25.6 kN
Dove sono state considerate le fasce di piano deformabili con coefficiente di deformabilità unitario.
Le caratteristiche resistenti allo S.L.U. della sezione esistente sono:
Sforzo normale agente NRd,SLU 286.48 kN
Momento massimo agente nel piano MRd,in plane 59.6 kNm
Momento massimo agente fuori piano MRd,out of plane 5.8 kNm
Taglio massimo agente VRd 23.38 kN
Le prestazioni del maschio murario tal quale sono:
Il maschio murario viene rinforzato con il sistema FRCM composto da Planitop HDM Maxi e Mapegrid G 220 applicato su 1 lato:
La geometria del rinforzo e l’esposizione ambientale sono riportati di seguito:
SFORZO NORMALE
Il massimo sforzo normale sopportabile dalla sezione in assenza di momento può essere calcolato come:
dove:
è la lunghezza complessiva della parete (comprensiva
della zona tesa);
è lo spessore della zona compressa della parete;
è la resistenza a compressione di progetto della muratura.
SFORZO NORMALE ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
RINFORZO A PRESSOFLESSIONE NEL PIANO (§4.1.2. della CNR DT 215/2018):
I rinforzi a pressoflessione incrementano il momento resistente di calcolo di una sezione del pannello solo se sono efficacemente ancorati. Si intendono efficacemente ancorati rinforzi prolungati almeno di 300 mm a partire dalla sezione di verifica oppure connessi alla muratura per mezzo di idonei dispositivi.
Il momento resistente, associato ad un assegnato sforzo normale di compressione, può essere calcolato assumendo come valide le seguenti ipotesi:
- conservazione della planarità delle sezioni rette;
- perfetta aderenza tra rinforzo FRCM e supporto.
Il legame costitutivo della muratura per stati tensionali mono-assiali può essere schematizzato come segue:
- trazione: resistenza nulla;
- compressione: comportamento lineare fino alla resistenza di progetto cui compete il valore della deformazione ; tensione nulla per deformazioni maggiori a quella ultima ; tensione costante, pari a , per deformazioni comprese nell’intervallo
Nel caso di crisi per raggiungimento della deformazione al lembo compresso e di asse neutro che taglia la sezione, il momento resistente di calcolo è:
essendo , e la distanza dell’asse neutro dal lembo compresso, data da:
Nel caso di crisi per raggiungimento della deformazione nel rinforzo e di asse neutro che taglia la sezione, se la deformazione massima della muratura soddisfa , il momento resistente di calcolo è:
essendo , e la distanza dell’asse neutro dal lembo compresso, data da:
Nel caso di crisi per raggiungimento della deformazione nel rinforzo e di asse neutro che taglia la sezione, se la deformazione massima della muratura soddisfa , il momento resistente di calcolo è:
essendo il modulo elastico della muratura e la distanza dell’asse neutro dal lembo compresso, data da:
MOMENTO ULTIMO NEL PIANO DELLA SEZIONE RINFORZATA
RINFORZO A TAGLIO (§4.1.1. della CNR DT 215/2018):
La resistenza a taglio della parete rinforzata è calcolata come somma del contributo della muratura non rinforzata, valutato in accordo con la Normativa vigente per le pareti non rinforzate che vanno in crisi per taglio trazione, e di quello del rinforzo. Quest’ultimo è valutato con la relazione seguente:
dove:
è un fattore parziale di modello cui si attribuisce
valore pari a 2
è il numero totale degli strati di rinforzo disposti
sulle facce della parete
è lo spessore equivalente di uno strato di rete con
fibre disposte in direzione parallela alla forza di taglio
è la dimensione di calcolo del rinforzo misurata ortogonalmente alla forza di taglio, ed in ogni caso non può essere assunta superiore alla dimensione della parete
Il prodotto rappresenta l’area della sezione equivalente del rinforzo efficace a taglio, disposto in direzione parallela alla forza di taglio, che interseca una lesione a taglio inclinata di 45°. Di qui la limitazione
Il valore della è ricavato dalla per il tramite della dove dipende dalle condizioni ambientali
Il coefficiente tiene conto della ridotta resistenza estensionale delle fibre quando sollecitate a taglio. In mancanza di compro-vati risultati sperimentali, ad esso può essere assegnato il valore 0.80.
In presenza di rinforzo su un solo lato della parete, il contributo deve essere ridotto almeno del 30% e devono essere applicati connettori che rendano solidale il rinforzo alla parete.
In presenza di fibre ortogonali alla direzione del taglio ed efficacemente ancorate deve essere altresì verificato che il taglio agente non superi il seguente valore di schiacciamento diagonale della muratura:
dove:
è lo spessore della parete
è la resistenza a compressione di progetto della
muratura
è la distanza tra l’estremo lembo compresso della muratura e l’estremo lembo teso del rinforzo FRCM (fibre ortogonali alla direzione del taglio).
TAGLIO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
RINFORZO A PRESSOFLESSIONE FUORI PIANO (§4.2. della CNR DT 215/2018):
Il momento resistente specifico può essere calcolato assumendo come valide le ipotesi già richiamate nel paragrafo della pressoflessione nel piano:
Essendo il momento specifico di progetto della sezione muraria non rinforzata dato da:
essendo l’asse neutro pari a
e quello della sezione rinforzata dato da:
Di seguito vengono riassunte le formule per il calcolo della posizione dell’asse neutro , della risultante specifica degli sforzi di compressione nella muratura , della risultante specifica degli sforzi di trazione nel sistema di rinforzo , e dipendono dalla modalità di rottura:
nel caso di rottura per schiacciamento della muratura a compressione
nel caso di rottura del rinforzo per trazione
è un fattore parziale di modello cui si attribuisce il valore 2.
Deve essere inoltre verificato che il valore del taglio sollecitante specifico, nella concomitante condizione di carico, non ecceda in alcuna sezione quello resistente:
essendo la resistenza di progetto a taglio della muratura non rinforzata, valutata in accordo con la Normativa vigente, in funzione della tensione normale media calcolata come rapporto tra il risultante degli sforzi di compressione e l’area della superficie compresa tra l’estremo lembo compresso e l’asse neutro.
MOMENTO ULTIMO FUORI PIANO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Verifica della sezione rinforzata
La verifica allo S.L.U. risulta soddisfatta.
VERIFICA S.L.U.: Momento ultimo nel piano della sezione rinforzata
La verifica allo S.L.U. risulta soddisfatta.
VERIFICA S.L.U.: Taglio ultimo della sezione rinforzata
La verifica allo S.L.U. risulta soddisfatta.
VERIFICA S.L.U.: Momento ultimo fuori piano della sezione rinforzata
La verifica allo S.L.U. risulta soddisfatta.
Il rinforzo con sistema CRM è costituito da:
· reti in fibra di vetro alcali resistente, pre-impregnata, tipo MAPENET EM30/EM40 o MAPENET EMR 33/66/99;
· malta fibrorinforzata, a elevate prestazioni meccaniche, a base di calce idraulica naturale, a bassissima emissione di VOC, tipo MAPEWALL INTONACA & RINFORZA oppure malta ad elevate prestazioni meccaniche, a base di calce idraulica naturale ed ECO-POZZOLANA, esente da cemento, tipo MAPE-ANTIQUE STRUTTURALE NHL
· connettori preformati a “L” in fibra di vetro alcali resistente e resina termoindurente di tipo vinilestere-epossidico MAPENET EM/EMR CONNECTOR
|
MAPEWALL INTONACA & RINFORZA |
MAPE-ANTIQUE STRUTTURALE NHL |
Resistenza a compressione a 28 gg |
>15 MPa |
>15 MPa |
Modulo elastico a 28 gg |
10.000 MPa |
10.000 MPa |
Adesione al supporto |
≥1 Modo di rottura (FP) = B |
≥0,7 Modo di rottura (FP) = A/C |
|
MAPENET EM 30 |
MAPENET EM 40 |
MAPENET EMR 33 |
MAPENET EMR 66 |
MAPENET EMR 99 |
Grammatura |
420 g/m2 |
270 g/m2 |
920 g/m2 |
450 g/m2 |
300 g/m2 |
Dimensione delle maglie |
30 x 30 mm |
40 x 40 mm |
33 x 33 mm |
66 x 66 mm |
99 x 99 mm |
Resistenza a trazione singola barra |
3,20 kN |
2,25 kN |
5 kN |
5 kN |
5 kN |
Modulo elastico a trazione |
33.000 MPa |
33.000 MPa |
25.000 MPa |
25.000 MPa |
25.000 MPa |
Deformazione a rottura |
4 % |
4 % |
2 % |
2 % |
2 % |
La muratura viene rinforzata mediante i seguenti interventi:
Iniezione di miscele leganti
Pertanto, le caratteristiche meccaniche della muratura rinforzata sono:
· Resistenza media a compressione f 0.81 MPa
· Resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali τ0 0.02 Mpa
· Resistenza media a taglio in assenza di tensioni normali fV0 0.04 Mpa
· Modulo di elasticità normale medio E 1440.0 MPa
· Modulo di elasticità tangenziale medio G 480.0 MPa
· Peso specifico medio w 18.0 kN/m3
SFORZO NORMALE
Il massimo sforzo normale sopportabile dalla sezione in assenza di momento può essere calcolato come:
dove:
è la lunghezza complessiva della parete (comprensiva
della zona tesa);
è lo spessore della zona compressa della parete;
è la resistenza a compressione di progetto della muratura.
SFORZO NORMALE ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Nei maschi murari i principali meccanismi di rottura nel piano sono:
· pressoflessione;
· taglio-scorrimento;
· taglio con fessurazione diagonale.
PRESSOFLESSIONE NEL PIANO (§7.8.2.2.1. delle NTC 2018):
La verifica a pressoflessione di una sezione di un elemento strutturale si esegue confrontando il momento agente di progetto con il momento ultimo resistente calcolato assumendo la muratura non reagente a trazione e un’opportuna distribuzione non lineare delle compressioni. Nel caso di una sezione rettangolare e diagramma delle compressioni rettangolare con valore della resistenza pari a 0.85 fd, tale momento ultimo può essere calcolato come:
dove:
è il momento corrispondente al collasso per
pressoflessione;
è la lunghezza complessiva della parete (comprensiva
della zona tesa);
è lo spessore della zona compressa della parete;
è la tensione normale media, riferita all’area totale
della sezione, , con forza assiale agente positiva se di compressione); se
è di trazione, ;
è la resistenza a compressione di progetto della muratura.
MOMENTO ULTIMO NEL PIANO DELLA SEZIONE RINFORZATA
TAGLIO-SCORRIMENTO per muratura regolare (§7.8.2.2.2. delle NTC 2018):
La capacità a taglio di ciascun elemento strutturale è valutata per mezzo della relazione seguente:
dove:
è lo spessore della parete;
è definito al § 4.5.6.1 e al § 11.10.3.3, calcolando la tensione normale media sulla parte compressa della sezione .
In caso di analisi statica non lineare, la resistenza a taglio può essere calcolata ponendo .
TAGLIO CON FESSURAZIONE DIAGONALE (C8.7.1.3.1.1. della Circolare alle NTC 2018):
La resistenza a taglio di calcolo per azioni nel piano del pannello può essere valutata con la relazione seguente:
dove:
e la lunghezza del pannello
e lo spessore del pannello
e la tensione normale media, riferita all’area totale
della sezione (, con forza assiale agente, positiva se di compressione)
è il valore di calcolo della resistenza a trazione
per fessurazione diagonale e della corrispondente resistenza a taglio di
riferimento della muratura
e un coefficiente correttivo legato alla distribuzione degli sforzi sulla sezione, dipendente dalla snellezza della parete. Si può assumere , comunque non superiore a 1,5 e non inferiore a 1, dove è l'altezza del pannello.
TAGLIO ULTIMO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Nei maschi murari il principale meccanismi di rottura fuori piano è:
· pressoflessione;
PRESSOFLESSIONE FUORI PIANO (§7.8.2.2.3. delle NTC 2018):
dove:
è il momento corrispondente al collasso per
pressoflessione;
è la lunghezza complessiva della parete (comprensiva
della zona tesa);
è lo spessore della zona compressa della parete;
è la tensione normale media, riferita all’area totale
della sezione, , con forza assiale agente positiva se di compressione); se
è di trazione, ;
è la resistenza a compressione di progetto della muratura.
MOMENTO ULTIMO FUORI PIANO DELLA SEZIONE RINFORZATA
Verifica della sezione rinforzata
VERIFICA S.L.U.: Sforzo normale
VERIFICA S.L.U.: Momento ultimo nel piano della sezione rinforzata
La verifica allo S.L.U. risulta non soddisfatta.
VERIFICA S.L.U.: Taglio ultimo
della sezione rinforzata
25.46
La verifica allo S.L.U. risulta non soddisfatta.
VERIFICA S.L.U.: Momento ultimo fuori piano della sezione rinforzata
La verifica allo S.L.U. risulta non soddisfatta.
In questa sezione è illustrato un modo semplice e intuitivo per verificare gli interventi di antiribaltamento delle tramezze partendo dalla sollecitazione sismica. È doveroso premettere che esistono metodi più precisi e studi più complessi e completi ma, vista l’entità delle forze in gioco, una buona conservatività del calcolo non produce particolari effetti sulla verifica finale.
Parametri di pericolosità sismica del sito
La normativa italiana NTC 2018 fornisce i valori di ag, Fo e TC* su tutto il territorio nazionale per 10751 punti di un reticolo di riferimento e per le isole. I valori sono forniti per 9 valori del periodo di ritorno TR: 30, 50, 72, 101, 140, 201, 475, 975 e 2475 anni.
La normativa specifica inoltre come interpolare i valori di riferimento per ottenere i valori di ag, Fo e TC* per qualunque sito del territorio nazionale e per qualunque valore del periodo di ritorno TR compreso nell’intervallo [30 -2475] (Allegati A e B delle NTC 2008). Tali parametri servono a determinare la forma spettrale da utilizzare nei calcoli in combinazione sismica.
Per valutare la domanda sismica che agisce sugli elementi non strutturali è necessario conoscere i valori di:
· Accelerazione orizzontale massima al sito -
· Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale -
Parametri geometrici e meccanici
Altezza della costruzione misurata a partire dal piano di fondazione
Quota del baricentro dell’elemento non strutturale misurata dal piano di fondazione
Altezza parete
Spessore parete
Lunghezza parete
Modulo elastico tamponatura
Peso specifico tamponatura
Fattore di comportamento dell'elemento in accordo alle NTC 2008 -
Caratteristiche sottosuolo
Coefficiente stratigrafico - Ss
Coefficiente topografico - ST
Coefficiente relativo alla categoria di sottosuolo e topografica – S:
Parametri dinamici
Il periodo fondamentale di vibrazione T1 della costruzione nella direzione considerata in accordo alle NTC 2008 vale
Dove a seconda del tipo di struttura il coefficiente C1 assume i valori:
· struttura a telaio in acciaio C1 = 0.085
· struttura a telaio in calcestruzzo C1 = 0.075
· qualsiasi altro tipo di struttura C1 = 0.050
Mentre è l’altezza della costruzione, in metri, dal piano di fondazione.
Il periodo fondamentale di vibrazione dell'elemento non strutturale Ta è pari a
Dove:
· è l’accelerazione gravitazionale pari a
· è il peso totale della tamponatura ed è pari a
· è lo sforzo normale critico pari a
Verifica pre intervento
L’accelerazione massima che subisce l’elemento non strutturale è data dalla
Dove:
· è il rapporto tra accelerazione massima del terreno su sottosuolo tipo A da considerare nello Stato Limite in esame e l’accelerazione gravitazionale
· è la quota del baricentro dell’elemento non strutturale misurata a partire dal piano di fondazione
· sono parametri definiti in accordo con il periodo fondamentale di vibrazione della costruzione
La domanda sismica sugli elementi non strutturali è pari a
Il momento ribaltante è
Il momento stabilizzante pre intervento è
Verifica pre intervento
Se il rapporto dovesse essere minore dell’unità, occorre applicare un sistema antiribaltamento tipo MAPEGRID G 120 + PLANITOP HDM MAXI oppure MAPEWRAP EQ NET + MAPEWRAP EQ ADHESIVE.
Il ribaltamento della parete in laterizio avviene intorno ad una cerniera cilindrica posta alla base del pannello. Affinché esso sia stabile se soggetto alle forze sismiche è dunque necessario verificare l’equilibrio alla rotazione intorno alla cerniera considerando l’effetto della forza sismica e della forza esercitata dal sistema di antiribaltamento. Il distacco può avvenire in corrispondenza dell’elemento strutturale o di quello non strutturale (vedi figura) e pertanto è necessario definire quali dei due valori della forza FAD di adesione al supporto è minore.
Inoltre, per il sistema FRCM, è necessario tener conto della rottura per taglio.
In base alla scelta del tipo di rinforzo si potrà scegliere se eseguire l’intervento di rinforzo su intonaco esistente o meno.
Rinforzo applicato direttamente su intonaco no
Numero lati rinforzo
Spessore FRCM
Altezza rinforzo FRCM
La forza di aderenza è pari al minimo tra i due valori
Dove:
· è la tensione di aderenza del sistema FRCM opportunamente ridotta del FC
· è la resistenza a taglio del sistema FRCM opportunamente ridotta del FC
· il fattore di confidenza – FC – assume il valore FC=1,35 per LC1, FC=1,20 per LC2 e FC=1,00 per LC3
Verifica post intervento
Il momento stabilizzante post intervento è
Verifica post intervento
Rinforzo applicato direttamente su intonaco si/no
Numero lati rinforzo
La forza di aderenza, in assenza di intonaco, è pari a
La forza di aderenza, in presenza di intonaco, è pari a
Il momento stabilizzante post intervento
Verifica post intervento
L’elemento in muratura da presidiare ha una sezione trasversale:
· Spessore s 20 cm
· Lunghezza L 400 cm
· Altezza h 300 cm
Le caratteristiche meccaniche della muratura esistente sono:
· Modulo di elasticità normale medio E 3000.0 MPa
· Peso specifico medio γ 12.0 kN/m3
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive è stato individuato il Livello di Conoscenza LC2 dei diversi parametri coinvolti nel modello e definito il correlato Fattore di Confidenza FC=1.2 da utilizzare nelle verifiche di sicurezza.
INSERIRE VALORI TIPICI DI E E GAMMA M
Dove è il fattore di comportamento dell’elemento che in accordo alle NTC 2008 assume i seguenti valori
Periodo fondamentale di vibrazione della costruzione nella direzione considerata (NTC 2008)
Dove:
vale 0,085 per
costruzioni con struttura a telaio in acciaio, 0,075 per costruzioni con
struttura a telaio in calcestruzzo armato e 0,050 per costruzioni con qualsiasi
altro tipo di struttura
è l’altezza della costruzione, in metri, dal piano di fondazione
Periodo fondamentale di vibrazione dell'elemento non strutturale
Dove:
è l’accelerazione
gravitazionale pari a
è il peso totale
della tamponatura ed è pari a
è lo sforzo normale critico pari a
Accelerazione massima
Dove:
è il rapporto tra
accelerazione massima del terreno su sottosuolo tipo A da considerare
nello Stato Limite in esame e l’accelerazione gravitazionale
è la quota del
baricentro dell’elemento non strutturale misurata a partire dal piano di
fondazione
sono parametri definiti in accordo con il periodo fondamentale di vibrazione della costruzione
Domanda sismica sugli elementi non strutturali
Momento ribaltante
Momento stabilizzante pre intervento
La verifica risulta non soddisfatta in quanto
Occorre pertanto progettare il presidio al ribaltamento
Caso di applicazione del Sistema EQ composto da un tessuto bidirezionale in fibra di vetro pre-apprettato tipo MAPEWRAP EQ NET della Mapei S.p.A. e da un adesivo monocomponente all’acqua pronto all’uso in dispersione poliuretanica tipo MAPEWRAP EQ ADHESIVE della Mapei S.p.A..
Il sistema EQ composto da MAPEWRAP EQ NET + MAPEWRAP EQ ADHESIVE è caratterizzato dalle seguenti prestazioni
Tensione di aderenza su laterizio e calcestruzzo σad 1,1 N/mm
Tensione di aderenza su intonaco σad 1,2 N/mm
Ed è applicato direttamente su intonaco su due lati.
Forza di aderenza
Momento stabilizzante post intervento
La verifica risulta soddisfatta in quanto
Caso di applicazione del Sistema FRCM composto da una rete in fibra di vetro A.R. alcali resistente, pre-impregnata, tipo MAPEGRID G 120 della Mapei S.p.A. e da una malta cementizia premiscelata bicomponente, a base di leganti a reattività pozzolanica, fibrorinforzata ad elevata duttilità, tipo PLANITOP HDM MAXI della Mapei S.p.A. Il fissaggio monolitico della rete al supporto avviene mediante l’impiego di connettori in fibra di vetro unidirezionali tipo MAPEWRAP G FIOCCO della Mapei S.p.A..
Il sistema FRCM composto da MAPEGRID G 120 + PLANITOP HDM MAXI + MAPEWRAP G FIOCCO è caratterizzato dalle seguenti prestazioni
Tensione di aderenza al supporto σad 1,0 MPa
Tensione tangenziale τ 0.15 MPa
Ed è applicato previa rimozione dell’intonaco su due lati per uno spessore complessivo di 1 cm e una altezza di 45 cm.
Forza di aderenza
Momento stabilizzante post intervento
La verifica risulta risulta soddisfatta in quanto